Capitolo 16

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-no tu adesso mi fai capire- stava urlando Blanca camminando avanti e indietro per la sua camera, quel giorno di certo non si era aspettata una chiamata da parte di Tamiel visto che era sempre lei quella che doveva chiamare il ragazzo per sapere qualcosa.

-guarda vorrei capire anch'io cos'è successo ieri- sussurrò Tamiel mentre preparava una torta al cioccolato. Dopo che era uscito dalla sua camera il suo corpo istintivamente lo aveva portato nella cucina che di solito usavano per allenarsi in accademia e si era messo a cucinare un dolce. Da quando aveva imparato a farli erano diventati la sua valvola di sfogo e in quel momento ne aveva proprio voglia.

-parti dall'inizio così vediamo di capire entrambi e posso aiutarti-

-ero andato ad una festa in discoteca che mi aveva detto Dakota-

-chi è Dakota adesso?- Tamiel rise immaginando il sorrisetto che era comparso sulle labbra della sua migliore amica a sentire un nome maschile.

-un ragazzo dell'ultimo anno dell'accademia di cucina che ci fa da tutor ogni tanto e che è etero quindi smettila di immaginarti roba- le spigò Tamiel immaginandosi anche il broncio che aveva appena messo su la bionda -comunque sono andato a quella festa solo che ero completamente da solo e circondato da coppiette quindi ho iniziato a bere un po' troppo e mi sono messo a flertare con gente a caso- Tamiel prese un profondo respiro -poi ho ricordi vaghi di questo bellissimo ragazzo che mi riporta al dormitorio e diventa improvvisamente possessivo nei miei confronti quando incontriamo Peter in ascensore-

-Peter il tuo ex stronzo?- chiese conferma Blanca.

-si proprio lui. Non mi ricordo bene cos'è successo in realtà in ascensore, so solo che il ragazzo con cui ero sembrava molto geloso. Poi mi accompagnato in camera e credo di aver continuato ad infastidirlo per fare sesso con lui-

-e ci sei andato a letto?-

-no- rispose sinceramente Tamiel -lui ha detto qualcosa come "ti voglio lucido" e non ha fatto niente a parte riempirmi di succhiotti e...-

-e?- domandò Blanca curiosa da morire. Il castano non poteva di certo lasciarla con il fiato sospeso in quel modo e soprattutto doveva assolutamente finire la frase.

-e mi ha fatto un pompino- sussurrò Tamiel chiudendo gli occhi.

-davvero? E tu?-

-e io niente! Credo di aver provato a ricambiare ma non me lo ha lasciato fare- sospirò Tamiel -vorrei davvero sapere chi è- concluse la sua spiegazione Tamiel.

-non è rimasto con te?-

-no Blanca- Tamiel scosse la testa anche se la ragazza non poteva vederlo dall'altro capo del telefono -mi ha chiuso dentro la camera e se ne è andato lasciando le chiavi al custode del dormitorio-

-ti ha chiuso dentro la tua stessa camera?- chiese sbigottita Blanca -perché? E poi non ha dato spiegazioni al custode?-

-ho chiesto ad Hugo infatti e mi ha detto che aveva paura che Peter potesse entrare nelle mia camera e approfittarsi di me, almeno quello gli aveva detto in ascensore lo stronzo-

-abbiamo un ragazzo ipergeloso quindi- ridacchiò Blanca.

-è geloso di me però non ha lasciato il suo nome ad Hugo!- sbottò Tamiel -da Hugo so che non è del dormitorio e probabilmente nemmeno del college e gli ha detto che tiene a me ma non ha senso perché io non conosco nessun altro ragazzo a parte quelli dell'accademia e del college-

-sicuro di non conoscere nessun altro?-

-sicurissimo!-

-qualcuno di qui forse- propose Blanca -è l'unica cosa che mi viene in mente-

-e chi? Nessuno li sa che sono gay-

-Bayron lo sa-

-Bayron mi trova disgustoso- le fece notare Tamiel -potrebbe rientrare nel ragazzo di un alto college ma di certo non tiene a me cosa più importante non mi bacerebbe mai e non mi farebbe nemmeno un pompino-

-su questo hai ragione- sbuffò Blanca -allora non so davvero cos'altro dirti. Perché questo ragazzo doveva fare proprio il misterioso con te?-

-non lo so, me lo sto chiedendo anch'io e credimi quando ti dico che sto impazzendo per colpa sua- Tamiel si morse leggermente il labbro inferiore prima di continuare -sai mentre ero al suo fianco, anche quando eravamo in ascensore con Peter, io...credo di essermi sentito davvero al sicuro. Era come se il mio corpo sapesse che non dovevo preoccuparmi di niente accanto a lui ed è strano visto che non mi sono mai sentito in quel modo se non con Bayron quando eravamo ancora migliori amici-

-hai trovato la tua anima gemella allora, è l'unica soluzione-

-non esistono le anime gemelle Blanca- rise Tamiel mentre dalla porta della cucina entrava un furioso Dakota -ti devo lasciare ti richiamo dopo- chiuse la chiamata mentre Dakota si avvicinava a lui. -tutto bene?-

-dovevi proprio dirlo a mia cugina?-

-dire a tua cugina cosa? Non so nemmeno chi è tua cugina- domandò confuso Tamiel. Di cosa stava parlando il moro?

-ieri sera al locale-

-non ricordo di aver parlato con una ragazza ma ero più ubriaco che altro quindi non so di che stai parlando- rispose sinceramente Tamiel mentre Dakota alzava gli occhi al cielo.

-ora capisco perché voleva sapere dov'era il dormitorio- borbottò -comunque hai detto a mia cugina che me la faccio anche con Hester-

-cos...scusa- sussurrò Tamiel davvero dispiaciuto -credimi non me lo ricordo proprio-

-ora mia cugina ha un modo per ricattarmi gratis a vita grazie a te- sbuffò Dakota mentre Tamiel ragionava su quello che aveva detto l'altro.

-aspetta un attimo perché dovevi dare l'indirizzo del dormitorio a tua cugina?-

-per farti riaccompagnare a casa- sbuffò Dakota -e se non ti ricordi nemmeno quello che è successo significa che stavi messo male-

-tua cugina mi ha riaccompagnato al dormitorio?-

-certo che no! Lei è la sua ragazza sono state tutto il tempo al locale visto che ha messo foto anche alle sei di mattina li dentro. Credo che ti abbia accompagnato il ragazzo che era con loro- rispose sinceramente Dakota con un alzata di spalle, aveva promesso alla cugina solo che non avrebbe fatto parola con Tamiel del fatto che lo aveva invitato alla festa perché le stava facendo un favore e non di tutto il resto.

-va bene, grazie Dakota- rispose Tamiel convinto a cercare la cugina di Dakota per arrivare al ragazzo che l'aveva accompagnato a casa.


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