CAPITOLO 13

1.3K 116 14
                                    

 La breve vacanza di Natale era stata organizzata fino nei minimi dettagli. Conoscendo la mania di Kaleb di controllare tutto, la cosa non l'aveva meravigliata. Sarebbero partiti la mattina della vigilia e sarebbero tornati il giorno dopo la festa di Santo Stefano.

Sparkle non riusciva a entusiasmarsi. La prospettiva di passare così tanto tempo a stretto contatto con Kaleb la spaventava da morire, specialmente dopo quello che era successo ultimamente tra loro due. Per giorni girò avanti e indietro, cercando una scusa valida per mandare a monte quel viaggio, ma venne irrimediabilmente sabotata da sua nipote.

Si trovava nella stanza di Mira, spolverando libri e giocattoli, mentre Kaleb, seduto sul letto, commentava la recita di Natale, fatta e finita in quaranta minuti dopo settimane di prove estenuanti. Ogni tanto sbirciava verso padre e figlia. Mira sorrideva contenta a Kaleb, che non finiva mai di elogiarla per la sua interpretazione di pochi minuti nel ruolo di un elfo.

"Allora, Mira, dove ti piacerebbe passare il Natale?" lo sentì chiedere a un tratto e Sparkle smise di respirare per qualche secondo.

Sparkle chiuse gli occhi e si morse la lingua, vietando a sé stessa di girarsi verso Kaleb e fulminarlo con lo sguardo. Poteva essere più odioso e manipolatore di così?

"Be'... L'anno scorso siamo andati dal papà e dalla mamma di Sophie..."

"Ed è stato molto bello, non è vero, cucciola?" intervenne Sparkle allegra, mentre sistemava i libri sullo scaffale senza perdere di vista la conversazione.

"Oh, ma quello è stato l'anno scorso," insistette Kaleb. "Quest'anno è diverso... Ora siamo in tre perché voi siete venute ad abitare qui, e a me non piacerebbe festeggiare il Natale da solo. Babbo Natale si dimenticherebbe della mia casa, se non riuscissi a convincere una bellissima bimba di quasi otto anni a farmi compagnia."

"Sono assolutamente sicura..." intervenne sarcastica Sparkle alle sue spalle, "che Babbo Natale non farebbe mai una cosa simile... ammesso che tu sia stato bravo tutto l'anno."

Kaleb la ignorò.

"Sai, Kaleb... Ho sentito certi discorsi a scuola e... Non sono sicura di credere più a Babbo Natale..." gli confidò Mira, abbassando la voce. "Voglio dire... insomma... Come può volare in tutto il mondo in una notte? Cioè dodici ore... E poi è abbastanza grasso per passare dalla canna fumaria... Tu non trovi?"

Lui si voltò verso Sparkle, dubbioso.

"Sono sicuro che la tua brava zia abbia una risposta alla tua domanda."

Le rivolse un ghigno di nascosto.

"Che cosa ne pensi, Sparkle?"

Lei lo fulminò con lo sguardo e gli rivolse un sorriso freddo. Poi si girò verso la nipotina e le si avvicinò.

"Be', cucciolina mia, io credo che si tratti di... di magia," tentò di cavarsela Sparkle.

"Ma no, zia Sparks!" Mira esclamò e fece un ampio sorriso. "Anche se, pensandoci bene, qualcosa dentro mi dice che Babbo Natale esiste veramente!" continuò la piccola, tenendo il piede in due staffe, pensando ai regali di Natale.

"Sai, Mira... Stavo pensando... Non sarebbe bello se ci prendessimo tutti e tre una piccola vacanza e andare in campagna?" chiese Kaleb, riportando il discorso nella carreggiata che interessava a lui. "Io ho una bella casa a Warwickshire, circondata da un grandissimo parco. C'è anche un paio di cavalli. Sono vecchiotti, d'accordo, ma non tanto vecchi da non reggere il nostro peso per una cavalcata."

'Okay, il signor Brantley non conosce molto la parola fair-play...' pensò Sparkle.

Visto la passione di Mira per gli animali, specialmente per i cavalli, serviva altro per convincerla a dire di sì?

UN NATALE PER RICOMINCIARETempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang