CAPITOLO 19

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Dopo che i signori Brantley ebbero lasciato la stanza, Kaleb si sedette sul divano accanto a Sparkle.

Lei non riusciva a parlargli... a guardarlo. Aveva davvero raccontato ai suoi genitori che intendeva sposarla? Lo aveva detto veramente? No... Non lo aveva detto... No, lei aveva capito male! O forse si trattava di un divertente gioco in voga nell'alta società?

Kaleb aveva invitato gentilmente i suoi genitori ad andare nella loro stanza per riposare, spiegando che lui aveva bisogno di parlare da solo con Sparkle. Era successo solo cinque minuti prima, ma sembravano passate ore da quel straordinario annuncio.

'È successo davvero? L'uomo che amo ha detto di volermi sposare?'

C'era circa mezzo metro tra loro e lei si sentiva come una star del cinema in bianco e nero, che tentava di mantenere un atteggiamento decoroso nel bel mezzo di una turbinante tempesta di intense emozioni.

"Allora, splendore?" le chiese Kaleb, appoggiandosi con la schiena alla spalliera e allungando le braccia dietro al divano. "Non hai niente da dire? Prima eri un fiume in piena e adesso...? Mentre parlavi con la mamma, mio padre ti guardava con ammirazione. Anche io, se è per questo."

"Kaleb, io... Io ho perso le parole," replicò Sparkle.

"Devo prenderlo come un no alla mia proposta?"

Lo disse senza guardarla. Fissava un punto lontano della stanza e tamburellava con le dita contro il retro del divano.

"Perché?"

"Perché... cosa?"

Lui la guardò finalmente.

"Kaleb..."

"Mi stai chiedendo perché con un tono così strano... Sparkle, ti stai comportando come se la mia proposta di matrimonio fosse inverosimile tanto quanto un invito a prendere un aperitivo sulla luna!"

"Non è questo che intendo, Kaleb, e tu lo sai benissimo!" sbottò Sparkle, impaziente. "L'altra sera ero con te e Georgina in cucina... E, se ricordo bene, le hai detto chiaro e tondo che non vuoi prendere impegni di questo genere. Che non desideri sposarti. Quindi ora non capisco tutto questo..."

"Però, ha senso, non lo credi anche tu?"

"Che cosa ha senso, Kaleb?"

"Noi, splendore... Tu ed io..."

Kaleb alzò le spalle e distolse lo sguardo per un momento.

"Personalmente credo che Mira ha bisogno di una famiglia unita e noi possiamo dargliela. Io sono il padre naturale di Mira e tu sei la sua amata zia Sparks... Che cosa potrebbe esserci di meglio?"

Già, che cosa?

"Vi ho viste insieme, Sparkle. Voi avete un legame... un legame naturale, unico, indissolubile. Sarebbe difficile, se non impossibile, trovare qualcun altro in grado di darle tutto quello che le dai tu."

"Oh... Vediamo se ho capito bene... La tua proposta è più che altro una proposta d'affari, non è così?"

Sparkle sentì montare la rabbia.

"Tu hai attentamente considerato i pro e i contro e pensando solo a Mira, hai deciso che sarei la candidata ideale per il matrimonio?"

Lei si alzò di scatto e cominciò a misurare la stanza a grandi passi nervosi, aprendo e chiudendo ritmicamente i pugni.

"Perché no? Come se non andassimo d'accordo!" disse lui.

"Come se non fossimo già andati a letto insieme, vuoi dire!"

UN NATALE PER RICOMINCIAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora