CAPITOLO17

1.1K 118 9
                                    

Sparkle fece un salto indietro e cercò disperatamente di ricomporsi.

"Bene, bene, bene..."

Georgina fece il suo ingresso in cucina e Kaleb si voltò di scatto. Sparkle voleva allontanarsi il più possibile da Kaleb e da quella donna. Così si rifugiò nell'angolo più lontano della stanza e restò in piedi, le mani tremanti dietro la schiena.

"Ciao, Georgina," l'accolse Kaleb con sorriso gelido. "Che ci fai qui?"

"In realtà, ero passata a portarti il regalo di Natale."

Gli presentò una scatola splendidamente confezionata, che un attimo dopo, lasciò cadere con un tonfo sul bancone della cucina.

Per la prima volta da quando Sparkle l'aveva conosciuta, l'elegante Georgina indossava un paio di jeans dal taglio perfetto, mocassini in cuoio marrone e un maglione di cachemire bianco, infilato nei jeans. I capelli non erano raccolti, ma le ricadevano in una morbida nuvola bionda sulle spalle.

Squadrò Sparkle con disgusto. Poi incrociò le braccia e si voltò a fronteggiare Kaleb.

"Avrei dovuto immaginare che ci fosse una ragione perché tu mi sbattessi fuori di casa!"

Gli occhi di Kaleb divennero due fessure.

"Tu puoi immaginare tutto quello che desideri, Georgina. Sei libera di farlo... Ma non più in questa casa..." rispose con voce calma e modulata, a dispetto della sua espressione glaciale.

Ancora nell'angolo dove si era rifugiata, Sparkle si sentì completamente esclusa da quanto stava accadendo tra loro. Era la spettatrice di una scena che in realtà, doveva vederla protagonista.

Se ci fosse stato il modo di uscire dalla cucina, se ne sarebbe andata, ma non c'era. Non senza passare in mezzo a loro due... e quella era l'ultima cosa che desiderava fare.

"Come hai potuto, Kal?!"

Georgina avanzò di qualche passo.

"Io pensavo che..."

"Che cosa? Che cosa pensavi, Georgina?"

"Noi ci conosciamo da tanto tempo, Kal..."

A quelle parole, Sparkle provò un'invidia struggente e irrazionale. Li immaginò crescere insieme, andare alle stesse feste, giocare con gli stessi amici. Allo stesso livello...

Chissà com'era stato passare il tempo accanto ad un giovane Kaleb... Uno che di sicuro aveva passato i suoi giorni tra feste di compleanno sfarzose, tra cavalcate nelle tenute di famiglia e costose vacanze all'estero.

E lei? Be'... La sua infanzia era stata felice, ma tutte le sue torte di compleanno erano fatte in casa. Aveva sempre trascorso le vacanze in Inghilterra e indossato uniformi scolastiche di seconda mano.

Adesso capiva quello che Georgina le aveva spiegato l'altra sera. Era ridicolo credere che lei e Kaleb potessero stare insieme... Non avevano niente in comune.

"Sì, hai ragione. Ed è l'unico motivo per cui sto ancora qui a parlare con te, Georgina. Non devo giustificarmi per le mie azioni né con te, né con nessun altro."

Anche se la sua voce non tradiva alcuna emozione, vibrò in quella frase una velata nota intimidatoria. Il suo autocontrollo era qualcosa d'incredibile. Sparkle era quasi sicura che i due avessero dimenticato la sua presenza, ma stava seriamente valutando l'ipotesi di scivolare nello sgabuzzino e nascondersi lì.

"Io pensavo che quando hai accettato di farmi vivere qui..."

"Fammi indovinare... Che avessi in mente qualcos'altro? Che volevo offrirti molto più di una momentanea ospitalità?"

UN NATALE PER RICOMINCIAREOù les histoires vivent. Découvrez maintenant