CAPITOLO 14

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Sparkle si sentì percorrere da un brivido di eccitazione. Era nervosa, confusa... sentì il panico stringerle la gola. Non voleva questo... L'altra volta era sotto l'effetto di due forti gin and tonic, ma questa volta non aveva scuse.

Voleva che Kaleb la lasciasse in pace...

Voleva correre a rifugiarsi nella sua stanza...

Non voleva che la toccasse...

Non voleva sentire il sangue scorrerle nelle vene come impazzito!

"Kaleb... Io..."

La bocca di Kaleb fu sulla sua con tanta rapidità che Sparkle non ebbe più il tempo di finire il suo pensiero. Mentre la baciava, qualunque tipo d'insulto, qualunque parola di rabbia che aveva occupato la sua mente poc'anzi, si dissolsero in un leggero gemito di piacere.

Lottò fino a quando lui fu costretto a lasciarle le braccia, ma, anziché usarle per allontanarlo, gliele passò dietro la nuca, stringendolo più forte contro di sé. Ogni muscolo del suo corpo, ogni nervo le fece capire senza ombra di dubbio che questo era quello che bramava, quello di cui aveva bisogno...

Voleva Kaleb con ogni cellula del suo corpo! Lo voleva così tanto da star male!

Si rese conto di aver passato giorni combattendo con quel desiderio, talmente forte e totale da rendere vano ogni tentativo di resistenza.

"Vieni..." sussurrò lui.

La tirò su dalla sedia e l'avvicinò ancora di più, rivelando tutta la sua eccitazione ed invitandola ad indietreggiare fino a quando non entrò in contatto con la parete alle spalle.

L'atmosfera era carica di erotismo. Kaleb le accarezzò il collo, sollevandole il mento con un dito. I loro visi erano a pochi centimetri di distanza, così vicini da condividere la stessa aria. I loro respiri vennero amplificati dal silenzio che regnava nella stanza.

"Non sono esattamente il tuo tipo," si sentì sussurrare, sostenendo lo sguardo verde e profondo di Kaleb.

Lui le accarezzò con una mano il viso, poi, le slacciò i bottoni della camicia e l'aprì delicatamente, passandole i palmi delle mani sui seni coperti ancora dal suo intimo.

Sparkle percepì il rapido alzarsi e abbassarsi del petto e inarcò istintivamente la schiena, spingendo i seni verso di lui perché lui potesse liberarli. Kaleb le tolse la camicia e poi le slacciò il reggiseno.

"Lo so, ed è proprio per questo che mi sento così attratto da te," le sussurrò, guardandola e toccandola con una passione che le bruciò la pelle. "Sparkle... Ti desidero così tanto che non riesco più a pensare lucidamente."

'È follia! Pura follia...'

"Forse... dovremmo fermarci..." disse lei piano, anche se i suoi pensieri erano totalmente l'opposto a quello che aveva appena detto.

Kaleb le cinse il viso con le mani, obbligandola a guardarlo profondamente negli occhi.

"Vuoi veramente che mi fermi, Sparkle?" domandò e il suo tono sciolse anche l'ultimo dei suoi dubbi. "Ti voglio con tutto me stesso," la rassicurò, spingendo il bacino contro il suo per farle capire quanto la desiderava, "ma se vuoi mettere fine a tutto questo, lo capirò... L'ultima parola spetta a te... Sei tu che devi decidere..."

Non sapeva cosa sarebbe successo il giorno dopo... e non le importava saperlo. Il desiderio le aveva offuscato la ragione e tutto quello che sapeva era che lo voleva disperatamente.

UN NATALE PER RICOMINCIAREWhere stories live. Discover now