capitolo 9

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Mi sveglio dalla luce della finestra guardo l'orologio sul comodino di Sara ore 6:30 mi alzo di fretta.

"SARAAAAA SVEGLIAAAAA DOBBIAMO ANDARE A SCUOLA" grido a Sara che si tappa le orecchie.

"Ancora 5 minutiii" mi prega esasperata.

"NO ALZATI ORA" dico aprendo le finestre, vedendo che non si decide ad alzarsi mi butto su di lei.

"AHHHHH" grida per lo spavento lei.

"Alzatiiiiii" salto sul letto mentre lei cerca di farmi cadere dal letto.

Ci riesce e io cado per terra sbattendo il sedere.

"Ahi" dico massaggiandomi il sedere mentre lei ride, le terzo dito e mi rialzo.

"Ora muoviti" dico andando in cucina e incontrando sua madre.

"Buongiorno hai dormito bene?" Mi chiede.

"Molto" rispondo prendendo dei biscotti sul tavolo.

"Wow sei tutto l'opposto delle altre "amiche" di Sara" dice mimando le virgolette con le dita.

Non rispondo e continuo magiare i biscotti.

"Li hai cucinati tu?" Gli chiedo non preoccupandomi di darle del lei.

"Si ti piacciono?" Chiede.

"Sono i migliori che abbia mai mangiato" dico io.

"Grazie" mi ringrazia.

"Ciao mamma" entra in cucina Sara.

"Ciao tesoro io ora vado a lavoro per pranzo cucina tu ok? Ci vediamo stasera" dice sua madre uscendo.

"Si ciao" dice Sara mentre versa del latte nel bicchiere.

Finiamo di fare colazione e andiamo in bagno, Sara si trucca io mi limito a guardarla mentre fa disastri con il mascara.

"Dai truccati anche tu" mi implora.

"No te lo scordi" dico uscendo dal bagno per prendere i vestiti.

"Ehm Sara non è che mi presti dei vestiti?" Chiedo io.

"Te li sei dimenticati vero?" Chiede come se sapesse già la risposta, io quando ho preparato lo zaino ho messo solo i libri di scuola e il pigiama e non potevo mettere quelli di ieri perché erano sporchi di pizza e cibo che avevamo mangiato.

"Guarda nel mio armadio" dice indicando un grande armadio.

Lo apro ed è pieno di vestiti ma nessuno del mio stile sono tutte gonne o top o magliette strettissimi o leggins insomma tutto tranne cose belle per me.

Prendo gli unici dei jeans che a lei stanno stretti ma a me stanno larghissimi data la differenza di altezza e una maglietta completamente nera a maniche corte e sopra ci metto la camicia che avevo anche ieri fortunatamente pulita perché l'avevo tolta subito, e indosso le mie solite vans.

Vado in bagno dove c'è ancora Sara che ha finito di truccarsi e si sta piastrando i capelli.

"Guarda che non devi fare una sfilata di moda" dico io guardandola male.

"Si invece e anche tu dovresti visto che sono popolare ora lo sarai anche tu" dice orgogliosa, deglutisco ed esco dal bagno.

Mi siedo sul letto e guardo i messaggi visto che ieri non ho neanche guardato il telefono.

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