Daesang (I)

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Seguite da uno scroscio di applausi le Spicy Mayo lasciarono il palco. Si erano appena esibite con un altro gruppo rookie, le Pencil & Girl, che si erano dimostrate più brave di loro sotto ogni aspetto. Durante gli award shows di solito i nuovi gruppi non avevano l'onore di calcare il palco da soli, ma lavoravano per settimane su performance congiunte con idol di altre agenzie. Sarebbe dovuto essere lo stesso anche per i Nightmare Bloom, ma un mese prima della cerimonia inaugurale era stato comunicato loro che avrebbero potuto performare Feed on Fears da soli. Non sapevano se considerarlo un buon auspicio o meno, ma in ogni caso avevano cercato di non illudersi. C'era un solo premio a cui potevano aspirare: quello per il miglior rookie group, ma quell'anno la competizione era alquanto serrata. Erano svariati i gruppi che avevano riscosso un discreto successo e le Pencil & Girl erano proprio uno di quelli.

I cinque Nighmare Bloom erano seduti attorno a un tavolino di cristallo, abbastanza lontani dalle telecamere perennemente puntate sugli idol nelle prime file: i Rubin Crow e gli altri gruppi sunbae venerati dal pubblico.

Yongsun tamburellava con una mano sul bracciolo della sedia. «Sarebbe stato meglio esibirsi prima del premio per cui siamo nominati.»

Lee Chanwook non aveva neanche sentito le parole del compagno perché tutta la sua attenzione era concentrata su Hajoon. Hajoon non stava bene. Non stava bene in generale: né fisicamente, perché l'aggressione di manager Gu lo aveva costretto a rimanere fermo quasi due mesi, né mentalmente, perché da giorni era strattonato da una parte all'altra dall'agenzia e dagli avvocati. Song PD continuava a insistere affinché accettasse di patteggiare, sebbene ciò avrebbe significato una pena molto meno severa per l'ex manager. Chanwook osservò con apprensione gli occhi lucidi e il volto lievemente rosso di Hajoon. Sembrava accaldato, ma dal momento che faceva alquanto freddo in quell'arena nuova di zecca, il suo aspetto non poteva che significare due possibilità: che stesse male o che fosse...

«Hai bevuto?» sibilò Chanwook in un orecchio di Hajoon mentre la musica ripartiva.

Hajoon lo guardò spaesato, ma a Chanwook era bastato avvicinarsi per essere travolto da un odore dolciastro, purtroppo familiare. 

Hajoon avrebbe voluto evitare che anche gli altri ragazzi se ne rendessero conto, ma Jisang gli aveva lanciato già un paio di occhiate indagatrici e anche Yongsun se ne sarebbe presto accorto, non appena avesse smesso di salutare gli Stem che continuavano a urlare il suo nome. Wonbin, invece, tanto per cambiare era nel suo mondo e si guardava intorno poco o niente.

Il presentatore annunciò la pubblicità e molti ragazzi si alzarono per sgranchirsi le gambe. Chanwook afferrò discretamente Hajoon per un polso e lo trascinò in direzione dei bagni, sperando che fosse almeno in grado di camminare diritto. Per un attimo ebbe l'impressione che stesse per sbilanciarsi ed ebbe paura che cadessero rovinosamente al suolo entrambi, sotto le decine di telecamere puntate su di loro in quel momento. E invece, con la coda dell'occhio, Chanwook vide Jisang affiancarli e fare scudo con il suo corpo, in modo che Hajoon non fosse visibile dagli spalti.

«Sto bene, state esagerando.» Fu la prima cosa che disse Hajoon quando furono all'aperto, lontano da orecchie indiscrete.

«Sei in grado di esibirti?» gli chiese duro Jisang.

«Sì» biascicò Hajoon.

«Facci vedere» gli intimò ancora il leader.

Hajoon considerò davvero di accennare la coreografia, ma fu colto da un senso di nausea improvviso e si catapultò nel bagno, che fortunatamente era a pochi passi da lì.

Jisang rivolse un'occhiata preoccupata a Chanwook, chiedendogli silenziosamente di andare a controllare il compagno.

«Sta così male?»

IDOL: SasaengWhere stories live. Discover now