Relazione (I)

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La stagione degli award show era appena agli inizi. Nel giro di due mesi i Nightmare Bloom sarebbero comparsi in quattro show diversi, con la speranza di vincere più volte il premio per il miglior nuovo gruppo. Ogni canale televisivo organizzava infatti una cerimonia in cui assegnava i premi ai migliori idol dell'anno. In un certo senso i vari award show facevano a gara non solo ad aggiudicarsi la partecipazione dei gruppi più famosi, ma anche a mettere in scena le esibizioni più spettacolari.

Non era previsto che i Nightmare Bloom si esibissero di nuovo da soli con la loro canzone, ma, come era usuale per dei rookie, avrebbero preparato delle performance in collaborazione con altri gruppi junior. Una delle performance più attese era quella con le Spicy Mayo, dato che non capitava tutti i giorni che ragazzi e ragazze si esibissero insieme.

Da giorni i due gruppi rookie della SoundGalaxy si incontravano quotidianamente per provare. Song PD voleva che quella esibizione fosse la prova che la loro agenzia non si reggeva sulle spalle dei Rubin Crow, ma che era una fucina di talenti. I Nightmare Bloom avevano già vinto un premio come miglior gruppo esordiente e la prima canzone delle Spicy Mayo era stata una hit estiva. La performance congiunta poteva essere l'occasione di lasciarsi una volta per tutte alle spalle l'etichetta di casa discografica di serie B.

Non era facile per i due gruppi amalgamarsi sul palco: non solo avevano stili di danza diversi, ma le ragazze non erano abituate a eseguire coreografie coordinate, mentre i ragazzi non se la cavavano troppo bene con le dance break individuali. Il remix che proponevano sul palco prevedeva sia coordinazione che esecuzione di assoli e il risultato era alquanto caotico.

«Forse dovremmo semplificare la parte centrale» propose Hajoon, l'unico che riusciva a stare al passo con le indicazioni del coreografo.

«Lee Hajoon, non pensare che mostrare al pubblico una performance banale sia meglio che commettere qualche imprecisione. L'importante è fare in modo che la ripresa non vi inquadri mai tutti insieme e soprattutto mai da un angolo che vi penalizzi ancora di più...» spiegò l'uomo.

Sebbene il coreografo avesse ragione, e una buona ripresa sarebbe riuscita a mascherare i problemi, sarebbero stati sotto gli occhi del pubblico: centinaia di fan avrebbero non solo assistito alla performance di persona, ma l'avrebbero ripresa con i loro cellulari da ogni possibile angolazione. Hajoon non se la sentì però di contraddire di nuovo l'insegnante.

«Possiamo almeno evitare questo passaggio?» intervenne Yongsun mettendo in pausa il video della prova che avevano appena concluso.

«Va bene» concesse infine l'altro.

Kim Yongsun era deliziato da Salt, che riusciva a comportarsi come si era comportata con lui fino a prima che si mettessero insieme. Gli rivolgeva la parola senza guardarlo negli occhi, arrossiva a ogni attenzione nei suoi confronti e usava senza problemi il linguaggio formale, cosa che a lui, invece, risultava alquanto difficile.

Chi non riusciva a essere spigliato attorno alle Spicy Mayo era Seon Wonbin. Per quanto nessuno sapesse che Lemon Juice gli avesse chiesto di uscire insieme, il maknae non riusciva a guardarla senza che le sue orecchie andassero in fiamme. Così, per paura di incrociare il suo sguardo, continuava a fissarsi la punta dei piedi, invece che lo specchio della sala danza.

«Che ne dite di cenare tutti insieme, stasera? Un po' di team building non vi farebbe male...» propose il manager delle Spicy Mayo.

Jisang rivolse un'occhiata perplessa ai suoi compagni e alle ragazze. Non era ben chiaro cosa intendesse l'uomo con team building, ma dato che anche manager Lee era entusiasta dell'idea e persino il coreografo voleva partecipare, finirono per accettare tutti.

Scelsero un ristorante che permetteva di prenotare delle stanze private e si spostarono con furgoncini separati anche se il posto era a due passi da lì, così da non dare troppo nell'occhio.

IDOL: SasaengWhere stories live. Discover now