Pausa (V)

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Kim Yongsun immaginava che frequentare l'università sarebbe stato difficile, con decine di fan sempre intorno. Pensava però che sarebbe stato come a scuola, dove era sempre attorniato da ragazze e ragazzi che cercavano di attirare la sua attenzione; e invece, quanto aveva sperimentato da trainee non era niente in confronto a quello che si trovava a fronteggiare ogni mattina dal momento in cui metteva piede fuori casa fino a quando non entrava in classe. C'erano Stem appostati fuori dal dormitorio a ogni ora del giorno e della notte, tanto che prese in considerazione di trasferirsi da un amico per qualche giorno. Anche frequentare Salt era più difficile del solito, perché l'agenzia era off limits e Yongsun non voleva rischiare che qualcuno lo seguisse fino all'appartamento di lei.

Ci vollero due settimane intere per escogitare un modo per entrare di nascosto nel condominio di lusso dove la ragazza viveva. Una sera che si trovava con degli amici in un ristorante, con la scusa di andare in bagno sparì nel retro e, indossata una tuta con il logo del locale e un casco, sgattaiolò all'esterno fingendosi uno dei fattorini che effettuava le consegne a domicilio.

«Grazie» disse allungando al proprietario una banconota. «Ti riporto il motorino domani mattina all'apertura.»

«Mi raccomando, fai attenzione» si limitò a raccomandargli l'altro prima di rientrare.

Yongsun non andava su un mezzo a due ruote da una vita, ma prese ben presto dimestichezza e sgusciò senza problemi tra le auto bloccate nel traffico. L'aria era particolarmente pesante quella sera, un anticipo di primavera gravato dalle polveri sottili nell'aria. Si pentì di non aver indossato una mascherina sotto il casco, ma al tempo stesso non era sicuro che sarebbe riuscito a respirare, dato che persino così boccheggiava. Non voleva però rischiare di essere riconosciuto, dunque si liberò del casco solo una volta che fu all'interno dell'appartamento di Salt e si fu richiuso la porta alle spalle.

La ragazza lo fissava divertita. «Potevi portarmi del pollo fritto, visto che c'eri!» esclamò guardando il gallo fucsia cucito sulla tuta gialla.

«Ma se da quando ci frequentiamo non ti ho mai visto mangiare qualcosa di fritto! Sei sempre a dieta... come tutti noi, d'altra parte» disse gettandosi a peso morto sul divano.

«Non mi saluti neanche? Non ci vediamo da giorni» aggrottò le sopracciglia l'altra.

Imbarazzato Yongsun scattò in piedi e le depose un bacio sulle labbra. «Perdonami, Salt-ssi. Sono davvero a pezzi. Penso di avere una carenza di ossigeno...» aggiunse sforzandosi di respirare a pieni polmoni.

Lei non sembrò per niente convinta da quella scusa. Il fatto che l'altro l'avesse salutata con così poco entusiasmo doveva averla ferita, perché invece che rimanere con lui disse che doveva fare una telefonata importante. «Fai come se fossi a casa tua, ci sono delle birre nel frigo» mugugnò senza neanche voltarsi.

Kim Yongsun prese un tè freddo perché non amava bere da solo e non sapeva se avrebbe dovuto guidare ancora quella sera. Si ricordò di non aver avvertito gli amici che se ne era andato, e mortificato registrò un messaggio vocale per scusarsi. Era sdraiato sul divano da una decina di minuti quando la sua attenzione fu attirata dalla vibrazione di un cellulare, che proveniva da un punto imprecisato della stanza. Se si fosse trattato di qualche squillo l'avrebbe ignorato, ma data l'insistenza pensò che dovesse trattarsi di una chiamata urgente e si alzò per avvertire Salt. La ragazza era ancora al telefono, così prese a rovistare alla ricerca dell'oggetto che continuava a vibrare incessantemente. Dopo un po' si rese conto che proveniva da uno zaino argentato e senza pensarci due volte lo aprì. Aveva appena estratto una felpa dall'aspetto familiare che Salt rientrò nel salone. «Cerchi qualcosa?» chiese la ragazza con un'espressione glaciale.

«Sì, volevo portarti il cellulare che vibra interrottamente da cinque minu-» Yongsun si interruppe rigirandosi la felpa tra le mani. «Questa non è mia?» chiese perplesso.

IDOL: SasaengWhere stories live. Discover now