Primo amore (III)

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Jisang guardava perplesso i volti sorridenti di Yongsun e Chanwook, in parte coperti dalla cascata di emoticon, dichiarazioni d'amore e domande nella chat di Instagram. «Avranno avuto il permesso dell'agenzia?» commentò a voce alta.

«No» rispose Hyorin sedendosi accanto a lui. Si trovavano nel parchetto dietro casa di lei, sull'unica panchina lontano dalla luce dei lampioni. Avevano una visuale perfetta sulla strada, dunque sarebbe stato impossibile non accorgersi se qualcun altro avesse attraversato l'ingresso. Non avevano di certo intenzione di fare chissà cosa, cercavano solo un angolino tranquillo all'aperto, perché era stufi di stare rintanati nel retro del negozio dei genitori di Jisang.

«Sai più tu del mio gruppo che io» sbottò Jisang.

«Perché sono una delle Stem più appassionate. Ho iniziato a seguire i Nightmare Bloom per te, ma ti confesso che ho finito per affezionarmi anche agli altri...»

«A Chanwook soprattutto» corrugò la fronte Jisang.

«Chanwook-i è uno dei miei migliori amici, oppa. É arrivato il momento che tu te ne faccia una ragione...»

L'altro storse la bocca. «Devo essere geloso?»

Lei scoppiò a ridere. «Lee Chanwook è-» si fermò, perché non era giusto rivelare a Jisang qualcosa che Chanwook non aveva ammesso neanche davanti a lei. Che l'amico non fosse interessato alle ragazze per Hyorin era ovvio, ma decise di tenerselo per sé. «Chanwook è solo un amico, puoi stare sereno» disse invece.

Yongsun e Chanwook stavano leggendo le domande dei fan, ma invece che rispondere direttamente provavano a indovinare cosa avrebbe risposto l'altro.

«È un'idea carina...» commentò Hyorin.

«Quindi non hanno chiesto il permesso? Non capisco perché Chanwook si sia prestato a una cosa simile... scommetto che è un'idea di Yongsun...»

«E invece no! È stata un'idea di Chanwook! Stanno cercando di mantenere alto l'engagement con i fan per evitare che questa pausa vi porti allo scioglimento... hanno deciso di prendere in mano la situazione, oppa, e secondo me hanno fatto bene.»

«Già 30.000 persone connesse?» si stupì il ragazzo.

«Abbiamo fatto circolare la voce non solo tra gli Stem coreani, ma anche tra i fan internazionali e tra le fanbase di altri gruppi... sai, visto che Yongsun...»

«Sì, lo so che ha tanti fan che non seguono i Nightmare Bloom, ma che seguono solo lui» ribatté l'altro senza riuscire a mascherare una punta di acidità nella voce.

Hyorin lo accarezzò dolcemente sulla testa. «Non sono abituata a vederti piagnucolare. Qui eri sempre il più ammirato di tutti, non deve essere stato facile ritrovarsi nel gruppo una vera e propria calamita umana» ridacchiò.

«Non ne hai idea» arrossì il ragazzo, imbarazzato che Hyorin avesse colto la sua gelosia. «Forse dovrei preoccuparmi di Yongsun, non di Chanwook...»

«Non devi preoccuparti di nessuno, Park Jisang. Sono tua e tua soltanto» lo rassicurò lei.

Jisang lasciò perdere la diretta Instagram dei compagni e strinse a sé Hyorin per baciarla. Lo fece con talmente tanto trasporto che l'altra non riuscì a respingerlo come faceva ogni volta che erano all'aperto. Era buio pesto e il loro villaggio si assopiva subito dopo cena, dunque essere visti da qualcuno era improbabile. Sarebbero dovuti essere davvero sfortunati perché qualcun altro passeggiasse nel parchetto proprio quella sera e li riconoscesse.

«Mi sembra un sogno» commentò Jisang poco dopo.

«Già, soprattutto perché non siamo a Seul, ma a casa. Nei luoghi dove ci siamo conosciuti e innamorati.»

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