Musica (V)

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Jisang fu svegliato da Hajoon, Yongsun e Wonbin che scherzavano con l'autista. Gli ci volle un po' per capire cosa facesse ridere tanto i suoi compagni: Yongsun stava provando a imitare con scarsi risultati il satoori del conducente del furgoncino che li stava portando all'albergo. Il sole era appena sorto sul mare di Busan e Jisang abbassò il finestrino per respirare la brezza mattutina.

«Hanno svegliato anche te?» domandò Chanwook.

«Non mi ero neanche reso conto di essermi appisolato, manca molto?»

«Non ne ho idea. È la prima volta che vengo a Busan» rispose l'altro.

«A quanto pare c'è qualcosa che Yongsun non sa fare bene...» commentò Jisang all'ennesimo scoppio di risa.

L'albergo dove li scaricò il pulmino aveva un'aria datata, ma d'altra parte un gruppo rookie come il loro non aveva un budget molto alto per l'alloggio e non potevano di certo lamentarsi. Come Song PD ci aveva tenuto a precisare ben tre volte quando aveva dato loro l'annuncio: erano fin troppo fortunati a fare uno showcase in un'altra città, non capitava tanto spesso che un gruppo ricevesse una tale opportunità prima di aver compiuto un anno. I ragazzi erano esaltati all'idea di esibirsi di fronte a dei fan di un'altra provincia, ma era aver lasciato Seul per qualche giorno a renderli tanto di buon umore. Nelle ultime settimane l'attenzione completa della capitale era stata rivolta allo scandalo delle spycam negli spogliatoi delle agenzie. I giornalisti erano ovunque e tutti avevano i nervi a fior di pelle.

Con il passare dei giorni era stato confermato che non circolavano video dei Nightmare Bloom e i ragazzi avevano potuto tirare un sospiro di sollievo. Non potevano dire lo stesso i Rubin Crow, anche se i sunbae-nim avevano preso la faccenda con una calma stoica. Persino Chanwook si era ritrovato a complimentarsi per il modo in cui avevano saputo gestire la stampa. La polizia aveva confermato che molti video privati su di loro erano stati venduti sul sito, ma chi li aveva comprati evidentemente preferiva rimanere nell'ombra, perché nessuno aveva visto niente. A parte la polizia.

«Quanta gente pensate che ci sarà?» domandò Wonbin.

«Abbiamo venduto tremila biglietti...» rispose Jisang, stupendosi che il maknae non lo sapesse. D'altra parte Wonbin era sempre nel suo mondo e raramente si faceva le domande in anticipo, ma solo quando ormai si trovava a un passo dall'evento in questione.

«Tremila?» esclamò l'altro sorpreso.

«Da quando abbiamo cominciato a usare con più frequenza il fancafé e Instagram c'è stato un incremento esponenziale nel numero dei fan...» continuò il madhyung.

«Chissà cosa diranno quando sentiranno in anteprima il nostro nuovo singolo...» disse Chanwook tra sé e sé.

Furono raggiunti da Manager Choi e notarono che il tirocinante che era con lui aveva tirato fuori una telecamera.

«Non siamo truccati» obiettò Hajoon.

«Tanto siamo in penombra» lo rassicurò Chanwook.

«Parli bene tu, che hai la pelle di un bebè...» ribatté l'altro con una punta di invidia.

«Sapevate che avremmo girato un documentario dei dietro le quinte dello showcase... potevate sisemarvi, se è un problema farvi vedere struccati!» alzò gli occhi al cielo il manager. «Allora,» riprese quando furono tutti raccolti nella hall, «ci sono due stanze doppie e una singola...»

«Vuoi prendere tu la singola, hyung?» si rivolse subito Chanwook al più grande.

«Oppure potremmo fare un'estrazione. O meglio ancora un gioco.... sapete che gli Stem si divertono quando rendiamo anche le decisioni più semplici... avvincenti...» suggerì Yongsun. E tutti furono d'accordo.

IDOL: SasaengWhere stories live. Discover now