1. "sono nat* per questo"

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L I L I T H

<<Giuro che se non alzi quel culo floscio ti porto a scuola in pigiama!>> Urla mio fratello James nervoso come a suo solito.
<<Devo andare a ritirare il documento falso! Cazzo!>>urlo cadendo giù dal letto. <<Ti prego James dimmi che è Alex che sta guardando porno e non mamma e papà che scopano. Di nuovo.>>
<<Lo vorrei.>> A quel punto mi alzo e indosso dei jeans strappati e un top nero. Eyeliner che ormai mi esce al primo tentativo, spazzolata di capelli. Devo uscire da questa gabbia di matti o divento ancora più pazza.
<<Mi accompagni? Devo andare da Theia, mi deve portare il documento.>> Appena sente quel nome si fionda davanti a me. <<Hai ancora una cotta per lei?! È fidanzata lo sai!>> Rido a crepapelle. È da quando siamo piccoli, ma non gli do torto è una grandissima bona.
<<Io la amo è diverso!>>diceva così pure con la ragazza del mese scorso e del mese scorso ancora.
Scendo le scale seguita da mio fratello che parla e parla.
<<Aisha pacco di Winston. Yasmin Zaino. Alex caricatore. Dafne penna e Julia caramelle alla ciliegia!>> Aisha mi passa le sigarette, Yasmin lo zaino, Alex il caricatore, Dafne la penna nera e Julia il lecca-lecca alla ciliegia. Io e James usciamo di casa e andiamo difronte a un bar dove appoggiata alla parete c'è Theia con il suo ragazzo, Luke.
<<Jones!>> La saluto dandole una pacca sul sedere sodo.
<<Williams!>> Passa la sigaretta a Luke e mi dà un pugno nella spalla.
<<Theia come te la passi?>> Chiede mio fratello.
<<Prima che ti vedessi bene.>>
<<Grazie, tanto lo so che sono il tuo Williams preferito. Comunque se ti dovessi lasciare con questo -lo squadra- io sono libero, soprattutto per te.>> Le fa l'occhiolino.
<<Tranquillo che non ci lasciamo, continua a fare sogni sereni.>>
<<Lasciate stare questa testa di cazzo. T hai il documento?>>
<<Ovvio, da questo momento hai diciassette anni. Spera che nessuno sappia la tua età.>> Mi passa il documento falso che infilo in tasca.
<<Grazie T, sei la migliore.>>
<<Amico, falla soffrire e ti taglio il cazzo. Parola di assassino.>> Ruba un bacio sulla guancia a Theia e dopo questo le sue labbra non toccheranno niente per le prossime 24h.
<<Sei un coglione come facciamo a essere fratelli!>> Mi lamento seguendolo. Saluto T.J e il suo ragazzo, sono una bella coppia, si amano davvero.

<<Quindi, dobbiamo uccidere: Damon Anderson e Emily Ferrè?>> Chiedo controllando il trucco dall' iphone.
<<Si, non sarà facile, Damon è il nostro vicino, anche lui assassino e Emily Ferrè è la sua amica?>>
<<L'ho spio da un mese, Emily Ferrè è una compagna di scopate, abitano vicino, per questo si vedono spesso ed è figlia di un avvocato.>> Mi aggiusto il rossetto e qualche attimo dopo la macchina di mio fratello si ferma nella scuola.
<<Damon va ancora a scuola?>> Chiede stupidamente mio fratello come se non sapesse che ha venticinque anni.
<<No, deve uccidere Danny David Miller.>> Scendo dall'auto, con lo zaino in spalla, controllo ci sia il coltello, quando lo vedo faccio un sospiro di sollievo e cammino insieme a mio fratello verso il giardino dove tutti i giorni alle sette e quarantacinque ci sono Damon ed Emily insieme a qualche altra troia e il suo migliore amico Steve.

Mi siedo accanto a Emily con un sorriso falso, falsissimo.
<<Ciao, io sono Emily.>> La biondina mi sorride incurvando le labbra dipinte di rosa in un sorriso smaliante.
<<Steve.>> Si presenta il migliore amico di Damon.
<<Ciao, mi chiamo Lilith, sono nuova.>> Sento lo sguardo di Damon fisso su di me,  i capelli mori, gli occhi verdi, è sempre stato particolarmente sexy, fin da ragazzino, ammetto che a dodici anni mi affacciavo alla finestra e lo guardavo, che ci posso fare, stolker si nasce.
<<Io sono suo fratello James.>> James le fa l'occhiolino, le guance della ragazza si colorano di un leggero rosso. Ha colpito l'obbiettivo, lui dovrà imbrogliare Emily e io Damon, che sappia la mia identità non importa, sono o no l'assassina migliore della mia famiglia?
<<Lui è Damon.>> Lo presenta l'insopportabile ragazza.
<<Ho la lingua, posso presentarmi da solo.>> Butta il fumo mentre mi guarda con così tanto odio da sentirmi eccitata.
<<Allora perché non ti sei presentato?>>
<<Ci conosciamo già.>> Intervengo a costo di fare zittire questa cazzo di oca.
<<Davvero?>>
<<Si, in un locale.>> Lì ci siamo conosciuti realmente, ci conoscevamo già, ma non c'eravamo mai visti faccia a faccia, io facevo la stripper e lui mi guardava incantato. Non lo biasimo, avevo un tacco dodici, un bodi nero in pelle che copriva a mala pena il culo.
I miei genitori dicono che sono nata per questo, per prostituirmi e per uccidere, forse gli credo, non so fare altro.
<<Che locale?>> Chiede Steve.
<<Non ricordo.>> Scuoto la testa.
<<Io si, in uno strip club.>> Stronzo, mi sta mettendo in cattiva luce. La bionda si affoga con la sua stessa saliva.
<<Si, purtroppo in quel periodo non potevamo permetterci neanche un pezzo di pane e sono stata costretta...>> Abbasso il viso sforzandomi a far diventare gli occhi lucidi. Manipolatrice professionista, potrei anche decidere di fare innamorare una ragazza omofoba e ci riuscirei.
<<Oh, mi dispiace, ora come va?>>
<<Ora va molto meglio, è stato un paio di anni fa.>> Tiro su con il naso e mi asciugo la lacrima che mi rigava il viso. Che stupida.
<<Meglio così. Ora che lezione avete?>> Cambia discorso in imbarazzo.
<<Matematica.>> Risponde mio fratello.
<<Fantastico anche noi, ci sederemo insieme!>> Damon sbuffa rumorosamente. Quest'odio mi farà impazzire, non c'è niente di meglio di essere odiata in questo modo così potente.
Camminando nel corridoio ecco altri componenti della famiglia: Eleonor, Sasha e Jacop.
<<Damon!>> Le due gemelle corrono verso il fratello guardando stranite me e mio fratello.
<<Dam, che ci fai insieme a loro.>> Jacob ci guarda con disprezzo. Puro disprezzo, che goduria. Lo guardo facendogli l'occhiolino.
<<Emily.>> La incolpa subito.
<<Ragazzi, da quanto non ci vediamo, che piacere.>> fingo.
<<Mhmh. Che piacere.>>sorride Sasha così falsamente da farmi ridere.
<<Lilith, James da quanto.>> Eleonor trattiene un' espressione schifata verso di me, ma quando incontra gli occhi di mio fratello noto come stringe le cosce, ancora di più quando le fa un occhiolino. Eccitata da morire.
<<Mi siete mancati troppo.>> Jacob invece finge in modo quasi perfetto, ma fra tutta la famiglia il bugiardo migliore è Damon. Ma per me è un libro aperto.
<<Noi andiamo in classe, spero di vedervi!>> O magari mai.
<<James quindi ora te la fai con le sedicenni. Quando vi siete visti l'ultima volta?>> Gli do una gomitata.
<<Me la faccio da quando ne ha quindici per tua informazione e ci siamo visti ieri notte.>> Mi sussurra per non farsi sentire da Damon.
<<Hai 24 anni e lei 16!>> Lo rimprovero. Otto anni di differenza e non è nemmeno manggiorenne!
<<James siediti vicino a me.>>
<<Subito bellezza.>> James si siede vicino a Emily e io accanto a Damon che mi guarda schifato.
<<Con tutto questo odio mi lusinghi.>> Gli sussurro all' orecchio gemendo.
<<Non ti voglio sentire.>>
<<Sicuro?>> Gli rivolgo un sorriso perverso e un occhiataccia piena di eccitazione, mi piace provocarlo.
<<Buongiorno ragazzi, per oggi farò da supplente alla professoressa di matematica.>> Ed ecco entrare mia madre, i capelli le cadono sulle spalle in dei morbidi boccoli. Dei fischi aleggiano nell'aria, siamo sempre in una classe di diciasettenni arrappati.
<<Esigo rispetto!>> Batte la mano nella cattedra facendo calare il silenzio mentre io me ne frego e continuo a ridere, incrocio lo sguardo di mio fratello, non possiamo guardarla normalmente dopo averla sentita trombare.
<<Oggi avete due nuovi studenti, Lilith Williams e James Williams venite.>> Io e mio fratello sbuffiamo all'unisono. Mi alzo adorando la sensazione di avere tutti gli occhi addosso, mi appoggio alla parete masticando la gomma.
<<Williams la gomma, buttala.>> La sputo sgraziatamente nel cestino.
<<Parlate un po' di voi.>>
<<Mi chiamo James, ho diciannove anni, faccio boxe, amo le moto. Basta?>>
<<Mi chiamo Lilith, ho diciotto anni, faccio anch'io boxe, amo le moto, le feste e leggere.>> Torno al mio posto con gli occhi di tutti addosso, come calamitati da me, un ragazzo in particolare mi fissa.
<<Che cazzo guardi?>> Gli faccio cenno con il mento e si gira subito. Torno a sedere ridacchiando.

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