Capitolo 20 ... Una lettera di speranza

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Rachel

Trovai il diario della zia Danielle sul tavolo di legno, in bella mostra, aperto sulle ultime pagine dove era riportato un breve scritto per me.

"Cara Rachel,

ti lascio il mio diario, perché non avrò più occasione di scrivere. Desidero che tu lo legga e che comprenda perché ho deciso di seguire il grande capo dei Lakota, Hehaka Kangi, fino al villaggio di Tašunke Witko (Cavallo Pazzo). Non so se domani sarò ancora viva, ma so che sarò con lui. Di a Jack e Alice che li saluto, essi saranno sempre nel mio cuore e nelle mie preghiere e spero che io e il mio sposo saremo nelle vostre. Quando conoscerai la verità, spiega tutto a Jack e soprattutto digli che padre Richard ha conosciuto Wanapeya ed è rimasto conquistato da lui. Non aveva mai conosciuto un indiano che intende la bibbia meglio di molti cristiani! Ci ha sposati, cara Rachel ed io non riesco ad esprimerti la mia gioia immensa per questo. Il nostro futuro è incerto, ma siamo e saremo insieme.

Ti voglio bene, spero di rivedervi tutti.

Tua zia Danielle

Portai il diario a mio padre e gli raccontai di aver visto quel capo indiano il giorno prima insieme alla zia Danielle e della promessa fatta di non rivelare la sua presenza fino alla mattina successiva.

Leggemmo insieme il diario della zia, seduti intorno al focolare, tristi perché non era con noi, ma lieti che essa fosse felice. Non ebbi più sue notizie per quattro anni, ma papà e Alice si informavano spesso sulle alterne vicende della guerra indiana e soprattutto del capo Cavallo Pazzo perché sapevamo che la zia si trovava nel suo villaggio. Quando il popolo sioux fu sconfitto e decimato, i miei persero ogni speranza di rivederla viva: ella col suo sposo avevano condiviso la sorte dei pellerossa sconfitti, la maggior parte dei quali era morta e i pochi sopravvissuti confinati nelle riserve. Nonostante le notizie negative, io non smisi mai di credere ch'ella fosse ancora in vita e che un giorno l'avremo rivista.

"Cari Jack, Alice e Rachel,

posso venire a trovarvi? Vi ho scritto varie volte ma non ho ricevuto risposta e temo che le mie lettere non vi siano pervenute a causa della guerra. Ora finalmente godo di un po' di tranquillità! Perciò spero che questo mio scritto vi giunga in tempo, prima che io arrivi in paese. Wanapeya ha trovato lavoro come mandriano in un grosso ranch e sono molto contenti di lui; gli affidano i cavalli da domare perché è molto bravo e il padrone lo tiene in così grande considerazione da fargli dono di una piccola abitazione ch'era del fratello ora morto. Io ho ripreso a insegnare da poco e mi sto ambientando qui a ***, ma mi mancate molto e desidero da tanto tempo rivedervi. Rachel sarà cresciuta e diventata una bella ragazza, già era bella allora, quando sono andata via. Con noi vivono anche Tacicala e Manišni che adesso ha sette anni ed è un vero monello, conosce l'inglese meglio dello zio e purtroppo ama le armi, è un genio con l'arco e col pugnale!

Carissimi, ho ancora qualcuno da presentarvi ...

Non vedo l'ora di rivedervi, fatemi avere vostre notizie al più presto.

Con affetto

Danielle"

"Cara Danielle,

è la prima lettera che ci arriva da quattro anni. Essa ci ha riempiti di gioia, temevamo fossi morta. Siamo contenti di rivederti, ti aspettiamo con ansia.

Tuo Jack"

- Woof! Woof! - L'abbaiare concitato di Black, il nostro cucciolo di pastore tedesco di tre mesi, mi fece correre ansiosa alla finestra, sollevai la tendina bianca e vidi i quattro cavalieri che avanzavano verso il ranch; tra essi subito individuai la zia Danielle.

WANAPEYA, HO AMATO UN INDIANOWhere stories live. Discover now