❀ 𝚂𝚑𝚘𝚘𝚝𝚒𝚗𝚐 𝚜𝚝𝚊𝚛𝚜 ❀

773 110 210
                                    

Avevo fatto di tutto per cancellare dalla mia testa San Valentino

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Avevo fatto di tutto per cancellare dalla mia testa San Valentino.

Non sapevo cosa mi fosse preso, tanto da avere quasi un esaurimento nervoso a causa di due stupidi biscotti, ma non ci tenevo a scoprirlo. La risposta mi avrebbe spaventato, ne ero certo.

Le cose stavano iniziando a farsi strane e non ero solo io a percepirlo, dato che sentivo costantemente lo sguardo di Jimin su di me, come a controllare qualcosa.

Anche in questo caso, ero scappato.

Sembrava non riuscissi a fare altro che ignorare e mentire.
Non mi piaceva la persona che stavo diventando, ma non avevo idea di come fermarmi, senza sentirmi terrorizzato.

Sospirando, lasciai scorrere lo sguardo fuori dalla finestra dell'aula, non prestando troppa attenzione al professore di Storia dell'arte contemporanea, senza preoccuparmene troppo, essendo lui il tipo di persona da citare per filo e segno il libro.

I miei occhi si posarono sul cortile del campus, catturati dalla luce del sole di fine febbraio, immaginando la bella sensazione di potermi rilassare sotto uno di quegli alberi, facendo qualche schizzo.
Senza pensieri.

Era da un po' che non prendevo in mano una matita senza lo scopo di completare un compito o un progetto, solo per puro divertimento. Mi mancava.

Avrei potuto ritrarre la neve che si andava sciogliendo sopra i rami, gli alberi spogli, il cielo ingrigito ma, in qualche modo, caldo, grazie a sottili raggi di sole che spuntavano dalle nuvole, Jungkook intento a girovagare per il campus.

Eh?
Jungkook?

Sbattei le palpebre, non essendomi nemmeno reso conto di aver spostato la mia attenzione proprio sul corvino, impegnato ad osservare con minuzia ogni edificio della SNU, con la fotocamera sempre appesa al collo.
Ma che stava facendo?

Fortunatamente per la mia curiosità, il professor Bae terminò la lezione, ricordandoci di studiare il capitolo 7 per la prossima lezione.
Raccattai, quindi, velocemente le mie cose, salutando alcuni miei compagni e scappando poi fuori dalla classe, alla ricerca di quel ragazzo tanto peculiare.

Perso con lo sguardo verso l'alto, non si sarebbe dovuto accorgere della mia presenza, ma quando mi avvicinai, posando il mento sulla sua spalla e sussurrando un leggero "hey", non si scompose nemmeno un po'.

«Hey a te» rispose, osservando per altri secondi l'edificio davanti a lui, voltandosi poi con il capo verso di me. «Volevi farmi prendere un colpo?»

«Ma se non ti sei nemmeno spaventato» sbuffai, incredulo, notando come le sue labbra si stessero curvando immediatamente verso l'alto.

«In qualche modo ti avevo sentito arrivare»

Alzai un sopracciglio, come a volergli chiedere una spiegazione silenziosa; d'altro canto, lui ignorò la mia reazione, girandosi completamente verso di me, lasciando solo un filo d'aria a dividerci.

Partners in Crime // KooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora