Prologo

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Il rimbombo del vento tra le tegole si mescolava allo strepito dei rami degli alberi che colpivano le finestre. Erano giorni ormai che eravamo costretti a rimanere chiusi in casa, due estranei che condividevano uno spazio limitato. L'isolamento forzato sembrava amplificare ogni contrasto tra noi, come se fossimo destinati a vivere vite distinte in mondi paralleli.

Avevo sempre affrontato la vita con determinazione e gratificazione. Le sfide mi avevano plasmato e il desiderio di raggiungere i miei obiettivi mi aveva spinto a lottare senza sosta. In quel momento, però, mi ritrovavo in una situazione a cui non sapevo rispondere bene, a condividere i miei spazi personali con una ragazza dalla bellezza enigmatica e dagli occhi pieni di tristezza.

Daphne. Il suo nome era come un canto che riecheggiava tra i miei pensieri. Aveva gli occhi del colore della foresta, profondi, arcani. Ma dietro quella maschera di ghiaccio, intravedevo una fragilità nascosta, una sofferenza, come se il suo cuore stesse tormentandosi da tempo. Chiusa a riccio, era come un fiore che si rifiutava di sbocciare.

Inizialmente, provavo solo rancore, un pizzico di frustrazione per essere costretto a sopportare la sua frigida presenza. Ma, con il passare dei giorni, sentii che c'era molto di più in lei di quanto potessi immaginare.

Lì, mentre la tempesta si abbatteva furiosa sul nostro appartamento, sentivo che qualcosa stava cambiando. C'era qualcosa in lei che mi attirava irresistibilmente.

Era la nostra storia, nata sotto la neve, destinata a cambiare le nostre vite per sempre.

Allo sciogliersi della neveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora