Bruciamo tutto

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Max era la peggiore autista che Evelyn avesse mai visto, ma dal momento che non c'era niente di meglio doveva accontentarsi. Passò la maggior parte del viaggio a spostare il volante per correggere la traiettoria dell'auto. Di tanto in tanto però si voltava verso il lato posteriore nella speranza di vedere Steve di nuovo in sé.

"Eve!" gridò Dustin dietro di lei. "Si sta riprendendo!"

Evelyn tirò un gran sospiro di sollievo.

"Evelyn?" chiese Steve con voce confusa. Il suo sguardo si spostò da sinistra a destra fino a fermarsi su Mike.

"Ti sembro Evelyn?" disse quello infastidito. "Ve l'ho detto che era meglio lasciarlo a casa."

Steve cominciò ad agitarsi sempre di più. Non ricordava niente dopo i pugni presi da Billy. Provò a strizzare gli occhi e un dolore enorme si fece sentire su tutta la faccia.

"No, no, non toccare." Dustin avvicinò le sue mani a quelle di Steve e gliele spostò delicatamente dalla faccia. "Hai lottato come un leone. Ti ha fatto il culo, ma sei stato un leone."

Evelyn si girò verso i quattro ragazzi. Sorrise nel vedere il maggiore sveglio. Era molto più preoccupata di quello che dava a vedere. Steve contraccambiò il sorriso, anche se con po di difficoltà a causa di tutti quei tagli. Ma c'era qualcosa che non andava, pensò Steve. Se Evelyn era seduta dal lato destro e in quel momento lo stava guardando negli occhi, chi cavolo era alla guida.

"Dove devo andare?" gridò Max.

"Allora, continua dritto per mezzo miglio, poi a sinistra per il Mount Sinai." rispose prontamente Lucas senza spostare lo sguardo dalla cartina geografica.

Allora non stava impazzendo. Quella ragazzina fuori di testa stava veramente guidando, anche se il verbo guidare non era proprio adatto. Il suo era più un premere con forza il piede sull'acceleratore cercando di non sbandare troppo.

"Oh, mio Dio!" sbraitò all'ennesima accelerata.

"Non ti preoccupare." provò a tranquillizzarlo Dustin.

"Ha già guidato."

"Sì, in un parcheggio Evelyn." commentò Mike.

"Conta comunque." rispose la ragazza maggiore. "E poi non c'erano altre soluzioni."

Steve continuò a lamentarsi, mentre i tre ragazzi minori iniziarono a litigare e in poco tempo nella macchina regnò la confusione. Max, sempre più infastidita dalla situazione, accelerò bruscamente.

"Max!" urlò Evelyn. Sapeva di aver fatto una grandissima cavolata lasciandola guidare.

"Smettetela, basta! Devo concentrarmi!" urlò la rossa.

"Aspetta il Mount Sinai è a sinistra!" gridò Lucas.

"Che?"

"A sinistra!" sbraitò la maggiore. "Gira a sinistra, Max!"

La ragazzina girò velocemente il volante e per poco non andarono a schiantarsi contro una casa, evitata all'ultimo secondo grazie all'intervento decisivo di Evelyn. Poi continuarono in quella direzione fino ad arrivare al campo di zucche dove Hopper aveva scavato una buca.

"Cavolo!" sbraitò Steve.

"Incredibile!" disse Mike. Si intravedeva un piccolo sorriso sul volto.

"Ve l'ho detto." Max spalancò la portiera e l'aria fresca di novembre entrò nell'abitacolo. "Zoomer"

"Ricordami di non farti mai più guidare." Evelyn si rese conto di aver trattenuto il fiato fino a quel momento. Non riusciva a crederci, erano ancora tutti vivi nonostante la guida terribile di Max.

We can be heroes - Steve HarringtonWhere stories live. Discover now