Un altro portale

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Le note di 'Girls on film' dei Duran Duran riempivano il silenzio nell'auto. Evelyn tamburellava le dita sul volante al ritmo di musica e le sue labbra si muovevano appena, mentre canticchiava il ritornello.

"Non per vigliaccheria, ma posso restare in auto, stavolta? So già che andrà di schifo."

Evelyn spostò leggermente lo sguardo verso la sua destra e poté giurare di aver visto gli occhi di Nancy alzarsi al cielo.

"Andrà tutto bene." ripose a Robin, che si lasciò cadere sul sedile posteriore sbuffando sonoramente. E anche Evelyn la imitò. Erano ore che Nancy ripeteva quella dannata frase. Lo aveva detto la sera precedente, quando erano tornati a casa dei Wheeler e quella mattina durante la colazione. E no, non stava andando niente per il verso giusto.

"Non ce la faccio a vedere la speranza spegnersi nuovamente negli occhi di Eddie." continuò imperterrita la bionda.

"Tranquilla, Rob." biascicò Steve, seduto nel bagagliaio insieme a Dustin. Si portò alla bocca l'ennesima patatina e continuò: "Almeno si ubriacherà e starà meglio."

"Facciamo una prova, ok?" domandò Robin e senza aspettare alcuna risposta proseguì: "Ehi, Eddie, prima le buone notizie. Ti abbiamo portato del cibo spazzatura e le birre che volevi, e abbiamo trovato Vecna, ma la cattiva notizia è che è in quella dimensione più oscura e spaventosa della quale ti abbiamo parlato. Il portale è chiuso, siamo tagliati fuori e tu sei fregato. E... no, no, lo so che lo eri già, ma ora sei doppiamente, triplamente fregato."

Fantastico, pensò Evelyn. Adesso Robin era entrata nella 'modalità tragedia' e nessuno poteva farla tranquillizzare, o almeno farla stare zitta.

"Magari non mettiamogliela così." le disse Lucas. "Insomma, è già abbastanza nei casini, no?"

Nancy alzò la mano, facendo segno agli altri di zittirsi. "Siamo un po' più vicini a Vecna." disse lentamente e con voce ferma, da vera leader. "Gli diremo questo. È la cosa importante."

"Visto, Robin? Essere positivi fa la differenza." la prese in giro Steve, prima di ficcarsi un'altra patatina in bocca.

L'atmosfera nella macchina si era fatta di nuovo più tranquilla, eppure Evelyn non si sentiva affatto meglio. Era dalla sera prima, da quando si era quasi svenuta nella casa dei Creel che si sentiva così. Il Sottosopra si stava facendo sempre più forte. Vecna era sempre più forte. Ne era sicura. Riusciva a percepirlo. E più si avvicinavano al nascondiglio di Eddie più lo sentiva vicino.

Prese un bel respiro e alzò il volume della radio. L'assolo di chitarra elettrica riecheggiò nella vettura, senza che nessuno si lamentasse. Solo la musica riusciva a tranquillizzarla.

Svoltò a destra e poi proseguì dritta. Ormai erano a pochi metri dalla casa di Rick, quando si trovò davanti ad uno spettacolo che sperava di non dover mai vedere.

"Oh, cazzo." borbottò.

Fermò l'auto e scese velocemente, subito seguita da tutti gli altri. Il luogo era gremito di giornalisti, persone curiose e... la polizia. Evelyn vide davanti a sé lo sceriffo Powell, intento a spiegare cosa fosse successo. Si avvicinò ancora di più per poter sentire.

"La centrale della contea di Roanne ha ricevuto una chiamata, poco dopo mezzanotte, che segnalava un omicidio, qui al lago." disse lo sceriffo. "L'agente Callahan e io siamo stati i primi ad arrivare sulla scena. Ci siamo diretti verso la riva del Lover's Lake, a circa nove metri dalla casa alla mie spalle. Ed è stato lì che abbiamo rinvenuto la vittima, un ragazzo di 18 anni della Hawkins High, Patrick McKinney. I suoi arti e il suo corpo erano sfigurati in maniera molto simile alle altre vittime."

We can be heroes - Steve HarringtonWhere stories live. Discover now