La maledizione di Vecna

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"E poi Vickie ha riso."

Evelyn passò l'ennesima videocassetta a Steve e lo osservò sorridendo. Avevano passato almeno due ore a riordinare tutto il negozio. O meglio, lei e Steve riordinavano il negozio. Robin si limitava semplicemente a descrivere ogni azione, anche la più banale, compiuta da Vickie la sera prima.

"E non era una di quelle risatine finte." sospirò innamorata. "Sembrava una risata così genuina."

Steve prese dalle mani della sua ragazza un'altra videocassetta e ridacchiò divertito. "Ovviamente, Rob. La mia battuta sui Muppet era esilarante."

Robin non fece troppo caso alle sue parole e continuò: "Ma il punto è che Vickie ha riso. Ed è stato tutto così..."

"Perfetto?"

"Sì, Eve." confermò la bionda. "Estremamente perfetto."

"Ma..." continuò l'amica, facendo voltare subito Steve verso di sé.

"Non c'è nessuno ma."

Evelyn sospirò. "Con Robin c'è sempre un ma."

"Ma ho questo problema, cioè, è come se io sapessi di dovermi zittire. Ho già detto tutto ciò che avevo da dire, ma divento nervosa. Le parole mi escono dalla bocca ed è come se il mio cervello fosse più veloce della bocca, anzi è la bocca a essere più veloce del cervello, e così mi scavo la fossa da sola e anche se voglio smettere di scavare, non ci riesco." disse tutto d'un fiato Robin, facendo scoppiare a ridere i due amici. Li guardò con sguardo interrogativo e chiese: "Lo sto facendo anche adesso, vero?"

"Sì." risposero in coro i due.

Robin andò dietro il bancone e si lasciò cadere con molta drammaticità sulla sedia. "Oh" mormorò, "sono senza speranza."

"Ma no." provò a tranquillizzarla Evelyn. Le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla. "Devi solo avere più fiducia in te stessa."

Robin continuò a tenere lo sguardo fisso sul tavolo pieno zeppo di film. Ne prese uno in mano e sorrise. "Ho trovato il nostro film di oggi." esclamò entusiasta, sventolando la cassetta sotto gli occhi dei due.

"Il dottor Zivago" lesse la mora sulla copertina.

A Steve bastò sentire il titolo per farlo correre dietro al bancone e togliere la videocassetta dalle mani della ragazza. "Non ci pensare neanche." disse allontanando la cassetta il più possibile da Robin. "Odio il film in due parti."

Lei lo guardò negli occhi e mormorò: "Ma parla dell'amore impossibile." Spostò lo sguardo da Evelyn a Steve. "Riesco a immedesimarmi nel personaggio."

"Io no." disse Steve sorridendo. "Sto con la ragazza migliore del mondo." Prese Evelyn per i fianchi e se la portò il più vicino possibile, per poi poggiare un dolce bacio sulle sue labbra.

"Siete disgustosi!" gridò Robin, facendoli allontanare e scoppiare a ridere. Erano adorabili insieme, certo, ma non potevano giocare alla coppia felice mentre lei soffriva per amore.

Prese il telecomando della televisione tra le mani e lo puntò verso lo schermo.

"Potevamo guardare la bellissima Julie Christie." continuò la bionda. "È la creatura più bella che abbia mai visto in vita mia."

Steve aprì la bocca per dire qualcosa, ma venne subito interrotto da Robin. "Non dire niente di sdolcinato, Steve." lo minacciò. "Non provare neanche a dire che Eve è più bella, o cose così."

Steve la guardò stupito. Da quando riusciva a leggergli nel pensiero? O, forse, erano talmente palesi le cose mielose che stava per dire sulla sua ragazza da farlo capire anche alla sua migliore amica. In ogni caso Robin aveva ragione, da quando si era innamorato di Evelyn era diventato estremamente sdolcinato. Lo Steve di qualche anno prima gli avrebbe riso in faccia per i suoi pensieri. Invece adesso l'unica cosa che riusciva a fare era guardare Evelyn con gli occhi a cuoricino, senza provare alcuna vergogna.

We can be heroes - Steve HarringtonWhere stories live. Discover now