Trentasei || Epilogo

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N/A: ciao a tutte ragazze!! vorrei chiedervi per favore di non uccidermi per favore, so che vi ho fatto aspettare incredibilmente tanto per questo nuovo capitolo, ma non volevo mi dispiace.

è un po' più corto dl solito, ma ci ho messo davvero tanto a scriverlo, spero che vi piaccia ;)


*Alex*

 

Non posso credere di essermi aperta con Luke, di avergli finalmente detto quello che provavo per lui e...e...e lui non mi ha detto niente. È stato lì, zitto ammutolito e impassibile. Non ha detto nulla.

Corsi fuori dalla nostra cabina e mi precipitai in sul pontile, le lacrime ormai stavano bagnando le mi guance scendendo silenziose e veloci. Mi sedetti sul bordo alla fine lasciando penzolare le gambe e sfiorando l'acqua fresca con le dita dei piedi.

La leggera brezza mi asciugò le lacrime e ne fui grata perché decisi di non farne scendere altre, di lacrime. Ero stanca, stanca di sentirmi usata e di essere il giocattolino degli altri, ero stanca di sentirmi sempre una distrazione per tutti mentre nessuno provava davvero i miei stessi sentimenti.

Ero caduta nel suo gioco, ci ero cascata di nuovo. Congratulazioni Alex, hai fatto proprio quello che si aspettava lui. cosa ti aspettavi che sarebbe successo, vediamo? Che forse lui ti avrebbe confessato il suo amore? Che avreste vissuto insieme felici e contenti? Non sei in una favola della WaltDisney signorina, cerca di aprire gli occhi.

Avrei dovuto dare ascolto a quella vocina che fino a poco fa avevo considerato stupida e ignobile. Aveva ragione. Aveva solo ragione, su Luke, su Mason su tutto. Io ero la vittima e e sono stata al suo gioco, fin dall'inizio.

Eppure sembrava così sincero, lo è sempre sembrato con me. Sembrava così sincero quella sera in strada – ed era ubriaco quindi è molto probabile che lo fosse davvero – sembrava così sincero alla festa e lo è sempre sembrato. E se mi stessi sbagliando di nuovo?

La verità è che per quanto sono arrabbiata ora, io sono sempre stata sincera, forse avrò sbagliato, ma in ogni caso lo amo. È così e non posso farci niente, non si sceglie di chi innamorarsi  non è un sentimento che i può cancellare così, solo perché lo si vuole.

"Alex!" quanto avrei voluto non amarlo in quel momento, perché se non l'avessi amato non mi sarei voltata a suono della sua voce – che forse non avrei nemmeno riconosciuto "Alex io...io – m-mi dispiace non so che cosa mi sia preso prima"

"vattene Luke" mi odiai di nuovo in quel momento, la mia voce ra debole e tremante ed esponeva la mia completa debolezza "voglio stare sola, non voglio parlare"

"ti prego Alex, ti prego solo di ascoltarmi" si inginocchiò di fianco a me cercando i miei occhi. Mi ci volle tutta la forza di volontà che avevo in corpo per non girare il volto per cercare i suoi occhi cristallini.

"no!" sbottai guardando finalmente verso di lui "mi hai ferita troppe volte Luke, voglio solo stare da sola. Non ha idea di quanto mi sia costato dire quelle parole e tu...tu-mi hai ferita di nuovo. Io..io non posso più sopportarlo ok? Voglio solo stare da sola" senza che me accorgessi le lacrime avevano ricominciato a scendere lungo le mie guance già rigate. Le percepii solo quando Luke allungò una mano per asciugarne una con il pollice.

"Alex lascia solo che ti spieghi. Ascoltami solo...ti prego" e in quel momento – i suoi occhi lucidi, il suo sguardo che sembrava potesse spezzarsi da un momento all'altro, la sua mano sula mia guancia – annuii leggermente tanto che avrei giurato di non averlo nemmeno fatto.

La verità è che non avrei potuto fare altro; per quanto la mia mente mi avesse potuto dire il contrario, per quanto con tutta la mia volontà avessi voluto alzarmi e scappare più lontano da lui possibile e nascondermi e piangere finché non mi sarei sentita meglio, nonostante tutto questo c'era qualcos'altro tra di noi, un'elettricità alla quale il mio corpo era tutt'altro che immune.

Ormai non c'era motivo di ribellarsi, lui era li e io ero caduto nel suo incantesimo. I suoi occhi catturarono i miei e io mi rassegnai ad ascoltare e basta.

"Alex mi dispiace, mi dispiace di non aver detto niente ok? La verità è che io non m sono mai trovato in una situazione del genere, n-nessuno mi aveva mai detto che mi amava e tano meno io l'avevo mai detto a qualcuno. Tu mi hai sconvolto ok? Da quando sei entrata nella mia vita non sono mai stato più confuso, mi hai fatto mettere in discussione me stesso e non so che fare.

"non mi è mai capitato di sentirmi con una ragazza nello stesso modo in cui mi sento quando sono con te Alex. E la cosa mi spaventa. Ho sempre e solo fatto sesso con le ragazze e non ho mai desiderato di avere qualcosa di più da loro, ma con te è diverso – cazzo – vorrei stare con te ogni secondo della mia vita, vorrei tenerti tra le mie braccia per sempre e non sarebbe ancora abbastanza.

"ti prego di perdonarmi, perché io ti amo Alexandria Wood. Ti amo e questo mi spaventa un sacco"

La verità è che anch'io lo amavo, lo amo ancora e lo amo troppo; troppo per lasciarlo andare, troppo per odiarlo per quello stupido ricatto, troppo per non rivolgergli più la parola e troppo per non cadere di nuovo in errore.

Un'altra lacrima scese dall'angolo dell'occhio destro ma prima che Luke potesse preoccuparsi di asciugarla afferrai il suo viso tra le mie mani e lo tirai verso di me connettendo le nostre labbra.

Per la sorpresa lui cadde addosso a me ed entrambi rimanemmo sdraiati così sul legno caldo del pontile. Lui sopra di me tra le mie gambe si sosteneva con un gomito mentre con l'altra mano mi accarezzava il volto, le mie braccia erano avvinghiate al suo collo come per paura che se ne andasse di nuovo.

***

"ne sei sicura?" mi domandò accarezzando i miei fianchi nudi. I suoi occhi non avevano lasciato per un secondo i miei e in quel momento mi sentivo così protetta e al sicuro.

"sì, lo voglio è il momento giusto" annuii intrecciando le dita sulla sua nuca e accarezzando i suoi capelli.

"quanto ti voglio Alex" lo baciai e per la prima volta i suoi occhi vagarono su tutto il mio corpo. Non ero perfetta – come ho già detto non sono una di quelle ragazze magre con pancia piatta e spazio tra le gambe, quelle che si esibiscono in spiaggia con fierezza e leggerezza – ma lì, sotto allo scudo che era il corpo di Luke mi sentivo così.

Mi sentivo perfetta a modo  mio, lui mi faceva sentire così in realtà. Mi guardava come se fossi stata la cosa più bela del mondo e desideravo tanto che lui si sentisse allo stesso modo sotto il mio di sguardo.

Le sue labbra non lasciarono le mie mentre mi sentiva, mi accarezzava ovunque con il suo corpo. Potevo sentire la sua pelle aderire perfettamente con la mia e respirare il suo odore, mi sembrava il profumo più buono del che avessi mai sentito e probabilmente lo era.

Le nostre labbra si separarono e aprii gli occhi vedendolo infilare il preservativo sulla sua erezione, afferrò i miei fianchi tra le mani posizionandosi al centro delle mie gambe. Si chinò di nuovo su di me penetrandomi con dolcezza.

Facemmo l'amore. Per la prima volta io e Luke facemmo l'amore, abbandonandoci uno all'altro e mostrandoci nelle nostre forme più vulnerabili.

...

Mi accoccolai tra le sue braccia baciando il suo petto ancora imperlato di sudore, ascoltando il suo battito riprendere il ritmo normale, facendomi cullare dal suo respiro e mi addormentai persa nell'amore per quest'uomo che non avrei mai pensato di voler amare.


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Ricatto d'Amore || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora