Diciannove || Sentimenti - seconda parte

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***

"okay giuro che questo è l'ultimo bicchiere Emily!" cinguettai versando dell'altro alcol nel mio bicchiere rosso. Non ero ancora ubriaca, ma incominciava a girarmi la testa e mi sentivo leggera e felice.

Era come se i problemi che mi circondavano, le bugie, i ricatti, le offese fosse tutto scomparso - o almeno sembrava tutto molto, molto meno importante.

"dai non facevo sul serio prima" mi riprese Emily scattando in piedi di fronte a me. Afferrò la bottiglia quasi svuotata facendola dondolare a destra e a sinistra davanti alla mia faccia "ti puoi ubriacare, ci sono io tanto" mi sorrise facendo sbucare i denti nella cornice rossa delle sue labbra.

"non ci tengo, davvero" ripetei, e lo pensavo davvero.

Non sentivo il bisogno di ubriacarmi, tutto stava - in un certo senso - andando per il verso giusto e non mi sembrava il caso di tele trasportarmi in una dimensione incosciente dove avrei solo potuto rovinare le cose.

"sei troppo rigida Alex" mi stuzzicò lei con aria di sfida. Rigida? Sicura di aver capito chi sono? Forse sei tu quella ubriaca qui tesoro. Forse l'alcol che aveva assunto le stava offuscando i ricordi e la mia esperienza le era momentaneamente sfuggita di mente.

"non è affatto vero!" protestai bevendo un sorso dal bicchiere color ciliegia.

"dimostralo" mi tentò "vai da Luke e digli di venire a bere qualcosa con noi" sgranai gli occhi alla sua proposta.

No.

Luke no.

Perché avrei dovuto andare da Luke proprio quando ero riuscita ad allontanarlo? Erano almeno 20 minuti che non lo vedevo, e mi sembrava di assaporare un po' di libertà, sapendo che non mi stava giudicando da lontano. A proposito, dov'è finito?

"devo proprio?" domandai sorseggiando il mio drink e lasciandomi cadere all'indietro sul divanetto dello stesso colore dei bicchieri, accavallando le gambe.

"tanto non ti ha tolto gli occhi di dosso un attimo" mi rizzai su seduta alle sue parole girando la testa a destra e a sinistra "almeno gli sarà più facile se è qui con noi" disse casualmente appoggiandosi al divano vicino a me.

Finalmente lo avvistai in fondo alla stanza, alle mie spalle, era seduto al bancone degli alcolici, ma sembrava più sobrio di quanto non lo sia mai stato. Ashton si allontanò da lui con una pacca sulla spalla. Luke aveva le spalle afflosciate, sembrava turbato, e che non sia per niente a suo agio. Mi chiesi perché dal momento che siamo alla festa di uno dei suoi amici.

Per un attimo pensai di andare da lui e chiedergli come sta.

Ma no, cacciai via quel pensiero. Dovevo ricordarmi quello che mi aveva fatto, non potevo preoccuparmi per lui. L'avevo già fatto una volta - preoccuparmi - e mi era costato la mia migliore amica.

"non voglio che 'sia semplice'" sospirai e mi rigirai appoggiandomi e scolando quello che restava nel bicchiere "non volevo nemmeno che venisse con me"

"certo... ora vai" mi incoraggiò di nuovo Emy spingendomi dalla schiena. Sbuffai e mi alzai.

"non è giusto" ripetei, questa volta meno convinta.

Non è che non mi andasse di parlare con lui, anzi ero curiosa di come mai sembrava solo, ma non volevo cedere al suo fascino. Non potevo farlo.

*Luke*

Questa festa era una delle migliori di sempre, Michael è sempre stato grande nell'organizzarle, e ogni volta pensavamo che non potesse fare di meglio, e ogni volta ci smentiva.

Ricatto d'Amore || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora