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nei giorni successivi:

numeri... lettere... codici... calcoli... logica... 

è questo che passa principalmente nella mia testa... o meglio, forzo la mia mente a pensare a queste cose. 

Lo studio occupa la maggior parte della mia giornata, grazie a questo sono abbastanza sicuro che passerò l'esame con molta facilità. 

Ma poi... ogni pausa... ogni distrazione... la mia testa torna lì, al mio occhio appoggiato alla serratura e quell'immagine... che ha riacceso in me qualcosa che non vedevo da tempo. 

Anche nei sogni... non facevo che sognare Dream, quasi nudo, che si avvicina a me sempre di più... per poi farmi svegliare di colpo senza fiato. 

Inizialmente riuscivo a sopportarlo... poi anche lo studio è diventato stressante... la storia parla di tradimenti... e la letteratura di amori... ogni singola frase mi porta a pensare a noi due... le nostre labbra che si toccano, le sue braccia che intrecciano il mio corpo e le sue mani nei miei capelli. 

Ma poi... vado in bagno e lo sento ansimare nella sua camera con Madison e non riesco a fare a meno di piangere... fa sempre più male. 

Quel giorno toccava a me preparare da mangiare... allora dopo un'intera mattinata a studiare, dopo pranzo, sono uscito dalla mia stanza. 

La porta di Clay è aperta... la guardo intensamente, senza muovermi

Dr – se hai intenzione di parlargli fallo adesso... prima che richiami la sua ragazza

Dice la voce di Drista alle mie spalle, si avvicina al mio orecchio

Dr – inizio a non sopportarli a quei due

Conclude per poi scendere le scale con la sua bottiglia tra le mani. 

Drista ha ragione... mi avvicino alla porta, il mio cuore batte come non mai, poi lo vedo, steso sul letto a pancia in giù a guardare video sul suo telefono

G – Dream...

Lui mi tira un'occhiataccia, poi sospira

D – che c'è?

spegne il telefono

G – possiamo parlare?

D – pensavo avessi smesso con queste stronzate e ti fossi messo a studiare

Dice alzandosi e avvicinandosi alla porta, dove sono io, addosso a una delle sue solite tute e una maglietta a maniche corte

G – è così... ma non ci riesco molto bene... visto che ripenso sempre a te

La sua espressione cambia e ridacchia

D – e sentiamo... perché mi pensi?

Arrossisco

G – beh vorrei... vorrei smettere di evitarti e... di trattarci male

Un'altra risatina esce dalla sua bocca

D – George... pensavo di essere stato abbastanza chiaro... io non ho intenzione di considerarti... né ora né mai... sei stato una persona di merda e le persone non cambiano da un giorno all'altro

G – ma-

D – te lo dirò un'ultima volta... io ci ho provato ad accoglierti... mi sono stancato... questo lo capisci?

Annuisco

G – ma non mi hai lasciato la possibilità di cambiare

D – perché ho paura ok? Ho paura che puoi fare del male a me... e alle persone che amo... George io so delle cose su di te... tutti ti odiano... e così anche io

Quella frase... mi ha colpito diretto nel cuore...

Annuisco, mi giro e vado via senza dire niente. 

Preparo la cena in fretta mentre nella mia testa non passa altro che la voce di Clay che ripete "tutti ti odiano... anche io".

Sistemo la cena nel frigo così che stasera andrà solo riscaldata e torno in camera per stendermi sul letto. 

La mia mente è appannata e non riesco a fare altro se non piangere, fino ad addormentarmi. 

A svegliarmi è Drista, che bussa ripetutamente alla porta

Dr – George la cena è a tavola... vieni!

Con voce assonnata cerco di rispondere

G – non ho fame...

Dr – George... già a pranzo non hai mangiato per studiare... ti prego

Ci penso un attimo

G – no...

La sua voce si fa più preoccupata

Dr – va bene... ma dopo posso venire da te?

G – no...

Dr – fratellone...

Non rispondo

Dr – per favore, se hai bisogno di aiuto... chiedilo... non fare stronzate

Riesco a sentire la sua mano strusciare sulla porta mentre va via. 

Io rimango lì steso a guardare i libri che mi aspettano.  

Falling in Love with You - DNFWhere stories live. Discover now