Mi hai salvato la vita

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I miei problemi con il cibo sono continuati... senza sosta fino al giorno dell'esame orale, che scriverà la fine della mia carriera scolastica. 

Ogni volta che mi guardo allo specchio vedo una persona diversa... una persona che non potrà mai essere amata e forse lo ha sempre saputo... 

Con la scusa di avere gli esami alle porte ho allontanato chiunque da me... persino Drista, che ora quando mi incontra in casa mi fa un sorrisetto non molto felice per salutarmi, poi continua a fare quello che stava facendo. 

Mia madre mi guarda preoccupata, anche un idiota direbbe che sono dimagrito... e non in modo positivo

La mattina dell'esame orale:

esco dalla porta di camera mia con i miei appunti tra le mani, sospiro

Dr – GEORGE!

Mi ferma la sua voce, la guardo con area seria

Dr – stai andando a fare l'esame?

G – già...

Dr – dopo ti vengo a prendere andiamo a festeggiare, ok?

La sua voce è un misto di felicità, speranza e preoccupazione.

G – non lo so Drista... sono molto stanco...

Lei si avvicina a me e si infila tra le mie braccia, abbracciandomi e facendo cadere il mio quaderno a terra, ricambio l'abbraccio, anche se il mio è molto debole

Dr – ti prego... devi mangiare... non riesco a vederti così...

G – stai tranquilla, io mangio...

Mi stringe più forte

Dr – si... pochissimo... non riesci neanche a stringermi come facevi un tempo

Riesco a sentire la sua disperazione fino alle ossa...

G – va bene... pranziamo insieme... dove volevi andare?

Le dico sorridendo, lei si allontana leggermente, mi guarda negli occhi mostrandomi i suoi, lucidi e brillanti, sorride

Dr – andiamo al mc

Annuisco, non voglio vederla così... 

Mi dirigo verso scuola e aspetto il mio turno... non devo aspettare molto visto che sono tra i primi dell'appello. 

L'esame è stato una passeggiata, come se nella mia testa avessi stampato ogni singola parola e possibile domanda. Esco da scuola e lì ho trovato Drista aspettarmi a braccia aperte, l'ha stringo felice

Dr – com'è andata?

G – benissimo

Dico orgoglioso di me

G – i professori erano molto soddisfatti

Dr – sono felice per te... ma ora andiamo

Mi prende per una mano e mi tira fino al mc più vicino. 

Lei fa l'ordine mentre io prendo il tavolo, poco dopo mi raggiunge e si siede avanti a me

Dr – per te ho preso qualcosa di più sostanzioso, visto che sei il festeggiato!!

Le sorrido un po' preoccupato. 

Arriva il cibo, apro il pacchetto del Bigmac, lo prendo e lo fisso

Dr – lo vuoi baciare o cose simili?

G – no... è che...

Dr – George... mangia...

Appoggio il panino

G – perché dovrei? A nessuno interessa... nessuno mi vuole bene...

Dr – io si, coglione

Una lacrima è sul punto di cadere sul suo viso

Dr – io ti voglio bene... sei il fratello che Clay non è riuscito a darmi... il migliore amico che ho sempre desiderato... vederti così mi fa malissimo... rivoglio il fratello che avevo... quello che ama solo sé stesso

La frase si conclude con quella lacrima che scorre sulla sua guancia. 

I miei sentimenti ora sono contrastanti... ma tutto questo mi ha dato una certezza... Drista mi ama per quello che sono... non ha bisogno del fratello perfetto... voleva me... 

Riprendo il panino, lo guardo, gli do un morso mentre lei mi continuava a guardare. 

Lentamente riesco a mangiarlo tutto e il viso di Drista è tornato a splendere

Dr – mi vuoi dire cosa è successo?

G – il solito... ho cercato di parlare a Clay... di chiarire e chiudere questa storia del cazzo... ma... mi ha detto che nessuno mi vorrà mai bene... lui compreso

Dr – che stronzo... ma perché fa così...(?)

G – so solo che senza di te...

Dr – non pensarlo neanche... da oggi ti preparo da mangiare e non mi scollerò da te finchè non hai finito tutto

Le sorrido

G – è strano detto da me ma... vorrei abbracciarti...

Si alza dalla sedia per avvicinarsi a me e abbracciarmi.

Tre giorni dopo...

Sono nella camera di Drista, voleva mostrarmi il vestito per il matrimonio dei nostri genitori che si terrà domani

Dr – ti piace?

La guardo dalla testa ai piedi... indossa un vestito che arriva fino all'inizio della coscia, ha solo una spalla ed è molto stretto, un colore chiaro, penso sia dorato vedendo i brillantini

G – non pensi sia... troppo?

Lei ridacchia

Dr – e non hai visto le scarpe

Si abbassa nel suo armadio e tira fuori una scatola da cui fa uscire delle scarpe con un tacco altissimo e altrettanto luccicante

Dr – aspetta...

Se le infila con molta facilità, poi si avvicina a me mostrandomi che così raggiunge e supera di poco la mia altezza

Dr – ora sei un nanetto

G – sta zitta.

Dr – comunque non mi hai risposto... ti piace?

Dice facendo una piroetta, io rimango sconvolto della sua abilità sui tacchi

G – si... mi piace

Dr – non mi sembri convinto

G – scusa è che sono un po' agitato per questo matrimonio

Mi sorride

Dr – andrà tutto bene vedrai... e presto anche quel coglione di Clay si stancherà di fare questo giochetto

Ricambio il sorriso, la sua positività mi fa sempre bene.

Dr – tu che indossi?

G – lo smoking che avevo comprato per il ballo

Mi guarda con uno sguardo di disapprovazione

G – tanto gli smoking sono tutti uguali

Alzo le spalle

Dr – è vero...

Poi il giorno del matrimonio è arrivato... indosso lo smoking che ora mi va grande... devo riprendere peso... ho avvisato Drista e siamo andati insieme alla location. 

Falling in Love with You - DNFWhere stories live. Discover now