Quando la Lancia Ypsilon di Viola Boeri si ferma di fronte al grande cancello della Leopoldo, cinquanta metri più in là, lungo il fianco destro dell'edificio e oltre una ringhiera di ruggine, Rengie se ne sta seduta a gambe incrociate su dei gradoni, l'unghia del pollice destro incastrata tra i denti e la sigaretta accesa tra le dita dell'altra mano. Ha la schiena ricurva, la fronte protesa nel vuoto, e guarda sotto, là dove le scorie della sabbiera contaminata ribollono e danno vita a nuove mutazioni. Sul polpaccio ha lo schermo del Siemens A50, illuminato su un SMS di Monica. C'è scritto:
"Sto bene".
Ma è un messaggio di domenica pomeriggio, e adesso è lunedì mattina. Rengie non sa se sia ancora vero.
Allunga il collo verso le nubi, le labbra socchiuse e screpolate dal freddo. Ci rimugina.
Non sa se fosse vero neanche ieri, quando lo ha ricevuto. Perché sabato notte, dopo essere rientrati da Pieve Cava, Monica è scesa in Via Fogazzaro, mentre Rengie è rimasta in macchina con Luca. Ha dormito a casa sua, e anche il giorno successivo l'ha passato lì. Non sa niente, Rengie, di come stia la sua migliore amica.
La vibrazione del cellulare la spinge a chinare lo sguardo. C'è un altro messaggio in arrivo: è di Giada.
"Penso di tornare in Italia. Non c'è più nulla per me, qui".
Rengie solleva il telefono di fronte a sé, fa un tiro di sigaretta.
Giada è una ragazza più grande. Non è di Borgonatio. È di Pomezia, ma vive a Madrid dall'autunno del 2001, insieme al suo compagno, Luis, che per i bizzarri intrecci del caso è diventato amico di Luca durante un rave vicino Rieti. Sono stati loro due – Giada e Luis – a ospitare Rengie nel loro appartamentino nella Guindalera, durante l'estate.
Rengie butta fuori il fumo con lentezza. Il tono del messaggio è cupo, privo di speranze. Ma non è questo a turbarla, quanto i ricordi fugaci di quel viaggio, riaffiorati d'un tratto, di fronte al suo nome pixelato. Le feste ogni sera, i locali underground, la musica, i fiumi di alcol, le mille persone incontrate e mai più riviste.
Un ghigno asimmetrico le scopre i denti appena sporgenti, solo da un lato. Poi, però, torna alla realtà: alla Leopoldo. E il suo sorriso si richiude di scatto.
E si chiede per quale motivo una come lei, così intraprendente per la sua età, così abile a legare con tutti, capace di decidere dall'oggi al domani di fare una borsa e partire... perché, proprio lei, ogni mattina si ritrovi isolata dal piazzale, ad aspettare Monica, anziché starsene davanti al portone d'ingresso a organizzare lo sciopero, o l'autogestione di fine novembre, spalla a spalla con la gente giusta che è già impegnata a fare campagna per essere eletta rappresentante.
Rengie, però, il motivo lo sa. Lo percepisce negli sguardi degli altri, anche se non le dicono niente: Rengie non è altri che Mariangela Rovelli, in fondo. Quella con la famiglia disastrata, che non ha mai saputo prendersi cura di lei, povera bimba. E, al contempo, è anche la mela, che non cade lontana dall'albero.
E i suoi problemi non hanno niente a che fare col primo bacio, o la prima notte fuori, ma con quanti soldi ci vogliano per fornire di un impianto idraulico il capanno di proprietà dei genitori di Luca, perché vuole andar via di casa, iniziare a convivere anche prima di subito, senza aspettare il diploma.
Preme il tasto per rispondere al messaggio di Giada. Davanti a lei, lo schermo si svuota.
"Io e Luca ci saremo sempre x te, se ti serve. Ma tu 6 proprio sicura ke non ci sia niente da fare? Non potreste riappacificarvi? Scusa se insisto... ma non riesco a capire. Eravate una così bella coppia". Invia.
E quella sorta di distanza, quello spazio siderale che la divide dalle coetanee del suo paesino, c'è sempre stata, in un qualche senso... ma poi, da un paio d'anni, si è accentuata di botto: perché un giorno lei non aveva nulla a cui sostenersi, e il giorno dopo Luca era la sua nuova famiglia, la sua stampella, e di fronte a entrambi c'era un futuro già scritto, una vita adulta già programmata e sulla via della realizzazione.
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La strategia del Coyote Rosso
Teen FictionSeba, Oriana, Monica, il Coyote Rosso, la ghenga del Mariano. Adolescenti alla ricerca di una via di fuga, di una strategia per sopravvivere in un piccolo paese di provincia che non è fatto su misura per loro. Siamo nel settembre del 2003 e questo...