PROLOGO

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"Togliti quel vestito, già sei grasso non vorrai farlo vedere ancora di più, e per di più è troppo attillato ti guarderanno tutti sarai lo zimbello della scuola, qui l'unico che può guardarti sono io" dice quel ragazzo seduto sul letto con una sigaretta accesa, che già cinque minuti prima il ragazzo davanti allo specchio gli ha chiesto di spegnere, dice quelle frasi ricche di veleno mentre indossa un completo di tuta nike nero e grigio e le scarpe dell'adidas, guardandolo con disprezzo con i suoi occhi marrone scuro e le labbra carnose tirate in una smorfia di disgusto, mentre si sistema con una mano i capelli neri e ricci non curati. Quel ragazzo è il fidanzato di Louis, Michael, stanno insieme da due anni e il liscio si innamorò di lui all'istante, lo folgorò con quei suoi occhi nocciola, con i suoi modi gentili e le carezze sul viso che in qualche modo lo facevano sentire meno solo, lo stesso ragazzo ora è cambiato e non gli fa più le carezze, non è più gentile e al momento lo fa sentire più solo che mai. Il più basso sta indossando un abito che ha comprato con la speranza di far tornare quella luce negli occhi del suo fidanzato, quella di quando si erano conosciuti due anni fa, la quale era sparita già da molto, molto tempo ma ancora il piccolo e ingenuo Louis non vuole accettarlo. Louis, in realtà, è ben consapevole di non amare più Michael, come è più che fermamente convinto che sia così anche dalla sua parte; nel corso degli anni ,però, il riccio lo aveva convinto che solo lui sarebbe stato in grado di apprezzare uno sgorbio stupido come Louis, continua a stare con lui perché vuole continuare a sentirsi "unito sentimentalmente" a qualcuno anche se questo qualcuno non ha mai realmente voluto unirsi a lui.

Michael scende dal letto camminando con fare imponente ,ingrossando le spalle e drizzando la schiena, ha una luce maliziosa negli occhi e nel frattempo si sta avvicinando a Louis mentre quest'ultimo lo implora di non farlo, dice più di qualche "NO" che sembrano una supplica ma che l'altro ragazzo sembra non ascoltare, tutte quelle suppliche non sono mai abbastanza, ora è difronte al liscio quando esclama "tanto lo so che ti piace, e poi non puoi opporti, siamo fidanzati", e così obbedisce, rimane fermo e immobile, guarda il soffitto e immagina tante cose belle, immagina la musica e i prati verdi in cui correre, si immagina lontano da lì in un posto sicuro in cui quel viscido corpo di Michael non è dentro di lui e in cui lui non è confinato dentro a quella situazione asfissiante e piccola. Michael finisce e i due escono come se niente fosse. Louis con altre persone sembra felice ma in realtà sta cadendo in un burrone che lo segnerà a vita, lui sta sprofondando, lui sa di non amare Michael ma al momento lui è l'unica persona che ha, perché Louis non possiede nemmeno sé stesso, può far finta di possedere solo Michael, il suo peggior incubo.

Tra lui e Michael è finita pochi mesi dopo, l'ha lasciato il riccio che, da un giorno all'altro, è sparito e non gli ha scritto più, da questo Louis ha capito che fosse finita, nemmeno un messaggio o una lettera, se n'è solo andato ampliando ancora di più il vuoto cosmico che Louis già aveva dentro. Il liscio gli ha inviato una lettera a cui lui non ha nemmeno risposto e Louis è convinto che l'abbia bruciata o strappata o riutilizzata per conquistare qualche suo nuovo giocattolo. È anche convinto che il Louis innamorato che ha fatto conoscere a Michael non merita più di esistere e che non dovrà mai più uscire dalla gabbia della sua anima. Questo è rimasto di lui, un fantoccio, un ombra di umano forse un corpo ma comunque graffiato con addosso i segni di una storia marcia alle radici, l'unica che avesse mai conosciuto, Louis si convince non avrebbe mai più voluto provare amore per nessuno. Si odia tanto per questo pensiero, perché sa di star deludendo quel bambino che guarda i suoi genitori amarsi e sogna un matrimonio sulla spiaggia e il tramonto, odia quel pensiero perché sa di star deludendo la sua vita, che sta buttando nel cesso tutto quanto, ma Louis ormai è questo, un ombra umana, e nessuno può più salvarlo, nessuno può più aiutarlo,sono rimasti lui, se stesso e l'istinto di ibernarsi nel suo dolore

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