Capitolo 3

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Louis non si presenta ai suoi appuntamenti con Harry da due giorni, organizza i suoi impegni così da non farli coincidere con il riccio, per Louis è un periodo buio non vuole stare con nessuno. Questa sera non vuole nemmeno provare ad evitarlo, nella sua testa si è autoconvinto che il più alto si sia già dimenticato di lui, perché la sua testa sa che, infondo, dimenticare uno come lui non è difficile e che anzi le persone non vedono l'ora di farlo. Varca la soglia della biblioteca con la testa bassa, Vanessa prova ad avvicinarsi ma lui la respinge in malo modo, non vuole nessun discorso pesante o filosofico vuole solo scappare via da sé stesso, trova Dalila intenta a dipingere uno dei suoi quadri meravigliosi su un tavolo al centro della sala, quella vista gli scalda leggermente il cuore ma non abbastanza, di solito ama guardare Dalila dipingere paesaggi marini al tramonto, è come se infondesse la sua calma nei pennelli, come se cercasse la pace interiore nella pace che rappresenta, appena arriva trova sul suo solito tavolino un caffè amaro con un biscotto e il solito bigliettino lasciato da Marika in cui gli ricorda di essere forte e di dare una possibilità ad Harry; nonostante lei da parte di Louis non ha saputo nulla la rossa ha semplicemente intuito la situazione in base ai comportamenti di entrambi , è sempre stata perspicace e non gli sembra difficile capire le persone a lei basta osservare, è una caratteristica che Louis gli ha sempre un po' invidiato. Marika farebbe di tutto pur di vederlo felice, ma oggi non è proprio giornata per essere felice secondo Louis ; Emily invece, l'unica che sa dei turbamenti del ragazzo su Harry e degli effetti che ha provocato al suo cervello quell'incontro in modo più dettagliato, non dice nulla appena lo vede, ma lo guarda, gli sorride e mima un "per favore" con le labbra, senza emettere nessun suono. Louis non ha intenzione di fare qualcosa, sa che sta per arrivare ma non vuole parlargli, il suo cervello ha deciso per lui di dimenticare quel ragazzo e i suoi meravigliosi ricci castani, i suoi tristi occhi verdi e le profondissima fossette ai lati delle labbra. Si siede per terra, non sa bene perché lo fa, ma da sempre il pavimento è il suo posto preferito, si sente invisibile e così vuole sentirsi in quel momento, riprende il suo libro e ricomincia a leggere lasciando raffreddare il suo caffè che non vuole bere, sentendo così di star deludendo Marika, l'ennesima persona che delude nel corso della sua vita.

Harry entra bussando dalla porta principale, odora di brownies e di fiori di campo ma anche lui sembra assente, rimane calmo ma nel fondo dei suoi occhi c'è una voragine che sta spingendo per uscire, ma Harry è quello forte, quello buono e pacato, non può implodere, deve rimanere centrato e deve restare in equilibrio. Le voragini negli occhi di Harry vengono notate solo da Louis che dal basso del suo angolino percepisce la presenza di Harry, perché è come se l'aria vibrasse quando c'è lui nei paraggi, come se ci fosse della vita nella sua esistenza arida. Louis ha deciso di ignorarlo e così fa in quel momento, ma il riccio non è nemmeno uno che si arrende e dice con voce divertita e apparentemente serena "ei Lewis fa troppo caldo per stare sulla poltrona?" il ragazzo cerca di sorvolare il più possibile su quel nomignolo pronunciato da Harry e cerca di essere il più credibile possibile quando dice "sto bene qui grazie, ora che hai disturbato la mia lettura e il mio silenzio puoi andare via, non ti voglio rovinare più di quanto ti abbia già rovinato tutte le volte che ci siamo visti" quelle parole feriscono Harry a tal punto che si sentono le sue costole rompersi, non il suo cuore perché in quel momento ha deciso di spegnersi per non andare in cortocircuito , fa male a tal punto che il riccio sente un irrefrenabile voglia di scappare e mandare all'aria tutta la sua immagine , ma resiste e sopprime i suoi sentimenti ancora una volta, si avvicina ancora un po' a Louis mentre questo si fa ancora più piccolo e cerca di sparire dentro il muro, e dice :" perché dovrei andare via? Non ci vediamo da due giorni ma io voglio ancora sentirti parlare dei due capitoli che hai letto , e poi sono troppo testardo per andare via solo perché qualcuno mi chiede di farlo anche se in modo così sgarbato. Io resto"

Questo è davvero troppo per Louis, Harry ha fottuto il sistema senza nemmeno sapere l'esistenza del sistema, Harry in poche frasi ha fermato tutto nella testa di Louis, l'ha lasciato indifeso e senza vie di uscita, ma stranamente per la prima volta gli va bene così perché a vederlo nudo è Harry, e di Harry non riesce ad avere paura. Louis fissa il riccio per secondi che sono durati ore, si perde completamente nei ricci, nelle labbra, nella pelle, nel naso, nelle fossette, e negli iridi iridescenti, si blocca tutto per anni interi; nell'aspetto di Harry invece non è cambiato nulla da quando pronuncia quelle frasi, mantiene il sorriso smagliante con le fossette pronunciate, fissa Louis pensando di avere gli occhi nell'aspetto invariati ma così non è, Harry ha letto i pensieri di Louis nell'alternarsi delle ombre nei suoi occhi, lui non ha detto niente ma Harry ha capito che quelle sue parole avevano smosso qualcosa di grosso nella testa del ragazzo e per riflesso, come se le loro anime fossero collegate da un filo, anche lui si sente cambiato dalle parole non dette di Louis, gli occhi di Harry fanno trasparire un emozione visibile a tutti, anche se non ha mosso mezzo muscolo. In quel momento Harry è fermo sulla sua fune, non in bilico ma fermo, in pace, quasi come se si sentisse al posto giusto, sa che i pianeti sono allineati e sa che quel momento non è come tutti gli altri, Louis gli ha tolto la maschera contro la sua volontà e senza nemmeno sfiorarlo, non è nemmeno convinto che Louis effettivamente sapesse della sua maschera, ma senza volerlo l'ha reso sé stesso davanti la luce del sole.

Louis si riprende per primo ma si sente cambiato, quelle parole hanno acceso in lui una stella, un abbaglio e in quel momento decide che con Harry vuole continuare, non vuole solo presentarsi sporadicamente a quegli appuntamenti, vuole conoscere Harry, stare con Harry saperlo a memoria, sente dentro di lui qualcosa che non aveva mai provato prima, la speranza, non la interpreta subito come amore o sentimento, non vuole pensarci in questo momento, Harry è speranza, come i suoi occhi verdi; l'altro si riprende da quell'ipnosi come ci si sveglia da un sogno e per un istante sente che il mondo sotto di lui sta crollando ma solo perché Louis ha distolto lo sguardo da lui, appena i loro occhi si riacciuffano Harry non solo ritrova l'equilibrio letteralmente ma anche in senso figurato, nel suo cervello ritorna la calma, la pace , nota negli occhi di Louis una luce che non aveva fino a cinque secondi fa, e sembra quasi una stella nel cielo della notte, Louis è il cielo notturno ed Harry è un animale notturno. Per uno l'altro è speranza e tornadi nel cuore, per l'altro un cielo stellato ed equilibrio costante. Opposti identici.

Harry e Louis non parlano solo di libri e opinioni come negli incontri precedenti, ma parlano di cosa fanno durante il giorno, come si trovano a scuola, le loro materie preferite, il loro colore preferito, tutto pur di non uscire dalla loro bolla metafisica e irreale, tutto pur di non lasciarsi. Louis sa che non potrà mai scordare che Harry ama la notte, gli piace l'arte tanto che ha imparato a suonare il piano da autodidatta e per sfogarsi disegna ma nonostante questo va ad un liceo scientifico per desiderio dei suoi genitori, la sua materia preferita è filosofia perché lo affascina conoscere i pensieri delle persone e il suo colore preferito è il rosso sin da quando è piccolo ma ama vestirsi di giallo perché gli ricorda la primavera che è la sua stagione preferita; così come Harry sa che non scorderà mai che Louis è una persona mattiniera e diurna, adora l'arte e la cultura ma ha scelto un liceo scientifico perché sa di essere portato per le materie scientifiche ma non sono la sua passione, ama follemente l'italiano e starebbe ore a leggere e analizzare i testi degli autori e il suo colore preferito è il lilla perché pensa sia un colore originale che non piace a nessuno e quindi vuole farlo esaltare agli occhi degli altri, la sua stagione preferita è l'estate ma a Harry ha detto che è la primavera perché voleva avere qualcosa in comune con lui. Si ricordano tutto questo perché quella sera che hanno fatto chiusura alla Biblioteca Harry ascoltò Louis fino a sprofondare nella sua voce e Louis ascoltò Harry fino ad accarezzare i suoi pensieri, da quella notte nessuno dei due esce uguale a come è entrato.

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