14. The hunt has just begun

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ci sono panchinetavolinipunti precisi di stradeche collegati in un reticoloformano il disegno di un'altra vitain cui potremmo amarci

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ci sono panchine
tavolini
punti precisi di strade
che collegati in un reticolo
formano il disegno
di un'altra vita
in cui potremmo amarci.


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Nello squallido bagno della Centrale di Polizia di Glastonbury abbandonai la vecchia Avalon con quello spacco netto sul labbro

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Nello squallido bagno della Centrale di Polizia di Glastonbury abbandonai la vecchia Avalon con quello spacco netto sul labbro.
Non stavo più sanguinando, e volevo dimenticare una volta per tutte gli occhi iniettati di ferocia di chi avrebbe voluto sfigurarmi l'intero viso.
Stavo andando via da Wysteria Wood, anche se solo per qualche ora.

Quando non hai nemmeno sei anni e vieni adottata, pensi che la famiglia che ti accoglierà sarà piena di amore e di calore nei tuoi confronti.
E io ero una bambina così fortunata, me lo avevano ripetuto talmente tante volte che avevo finito per crederci persino io.

Ogni tanto negli anni mi ero chiesta se qualche bambino del mio stesso istituto fosse stato più fortunato di me, ma avevo la consapevolezza del fatto che ero considerata una delle ragazzine adottate più miracolate dell'intero Regno Unito.
Non capitava tutti i giorni di entrare a far parte di una delle famiglie più facoltose e nobili di tutto il Paese.

Una madre bellissima, un padre ricchissimo e potente, due fratelli meravigliosi e protettivi che eccellevano in qualsiasi cosa facessero, e che erano capaci di trasformare in oro qualsiasi cosa sfiorassero.
Persino me, che ero fatta di vetro e non valevo nulla.

Prima che arrivassero i Wingrave a prendermi, io ero la bambina che nessuno voleva.
Ero la bambina dai capelli rossi con quell'aspetto strano ed eccentrico, pallida e emaciata, ricoperta di lentiggini, con quei grandi occhi bluette che alla luce tendevano al viola e che nessuno riusciva a guardare senza pensare a una maledizione.

Dicevano che portassi sfortuna, gli altri bambini me li ripetevano come una cantilena.
I Wingrave, invece, mi avevano scelta senza nemmeno vedermi in faccia, e io ero terrorizzata all'idea che potessi non piacergli, una volta arrivata a casa.

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