31. Nobody knows how to punish me, like me

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Quel che c'è di fastidioso nell'amore è che è un delitto in cui non si può fare a meno di un complice

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Quel che c'è di fastidioso nell'amore è che è un delitto in cui non si può fare a meno di un complice.



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🌓🌕🌗











L'odore dell'erba bagnata dal ghiaccio mi ingolfava i polmoni, leggera e pesante allo stesso tempo come una piuma trascinata dal vento e conficcata in fondo alla gola.
Si imprimeva netta sul mio fisico spossato e ne incancreniva le membra, mentre cercavo di raggiungere a tentoni la strada per tornare a casa.

Le fiamme erano ormai state sedate, ma l'odore di lamiere bruciate e di metallo fuso dell'auto di Gremory raggiungeva a sferzate nauseabonde le mie narici già fin troppo sensibili, infestando il bosco intorno a me con la stessa potenza di un branco di spettri.

Blucifer mi aveva abbandonata, ormai era tornato a casa da tempo, intirizzito dal freddo di una notte poco limpida nonostante la luna.
Non mi ero mai resa conto di quanto Wysteria Wood fosse lontana, a piedi, quando l'aria era impregnata di buio e non si vedeva a un palmo dal naso per la nebbia che imbrattava il cielo a vista d'occhio.

Non nevicava più.
L'inverno stava svenendo e la neve si scioglieva a macchia d'inchiostro, avrebbe lasciato spazio alla primavera, e lo avrebbe fatto con tutti i suoi ricordi inconfessabili.

Dovevo fuggire da quel luogo, per quanto potessi sentirmi in colpa avevo solo bisogno di un piccolo spiraglio di luce, una lucciola silenziosa che potesse accendere la mia notte più nera.
Un modo a cui aggrapparmi per ricominciare.
Mi affannai, mentre affondavo le sneakers nel terreno e mi stringevo nella giacca, cercando di scaldarmi in una caldo abbraccio solitario.

Ero stata così felice, da non poterci nemmeno credere.
Così dannatamente felice, a tanto così dal rovinarmi con le mie stesse mani, a un braccio di distanza dal cogliere le nuvole.
Ma ero sempre stata la più brava di tutte ad infliggermi punizioni da sola.

«Dove stai andando, Tampon Top?»

Un senso di schifo mi azzannò nella schiena.
Una voce nuda e amara comparve nell'etere, mentre mi affannavo a orientarmi nella strada di casa.
Era come se fosse sbucata dal nulla, e con una certa fierezza innata risuonò alle mie spalle costringendomi ad immobilizzarmi sul posto.

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