22. I just wanna be one of your girls tonight

9K 594 782
                                    



⚠️ ATTENZIONE TWINNIES⚠️
Doppio aggiornamento: dopo questo capitolo ne verrà pubblicato un altro.
Ormai ci siete abituate, ma io vi avverto lo stesso perché non mi fido di Watty💜
Merry Christmas 🎁



Ormai ci siete abituate, ma io vi avverto lo stesso perché non mi fido di Watty💜Merry Christmas 🎁

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


«Ti faccio pena?»
«Si, perché sei una bambina.
Una bambina che piange perché vuole la luna. Che ne farebbe, se l'avesse?»



🌓🌕🌗







Non esiste una droga più potente della felicità

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.




Non esiste una droga più potente della felicità. Spiegatelo agli spacciatori, che non c'è proprio storia. 

Perchè se un piccolo, timido gesto che ti scalda il cuore ti rende il mondo meno grottesco e più sopportabile, finisci a chiederti quale magia potrebbe creare l'idea di essere anche per un istante solo, immensamente e schifosamente felice.

E dico schifosamente anche perchè sull'aereo per tornare a Londra io realizzai quanto davvero fosse sbagliato che avessi spinto Draven a tuffarsi in mezzo alle mie cosce, e quanto una parte di me martellava nella mia psiche l'idea che lui potesse andare oltre.
Un'altra parte invece, lo temeva come la morte apparente.

Perchè più il nostro desiderio sarebbe diventato aguzzo, e più qualcuno su quello stesso desiderio ci si sarebbe tagliato la gola.
La domanda era, chi di noi tre si sarebbe fatto più male.
Io, Draven, o magari.. Gremory.

«Vuoi bere qualcosa, Ava?»
Alla terza ora di volo, non riuscii più a trattenermi.
Quando avevo aperto gli occhi il giorno dopo, a Montreal, mi ero ritrovata Gremory nella camera in cui avrebbe dovuto esserci Draven, seduto sull'altra piazza del letto matrimoniale con l'aria sbattuta e lo sguardo cerchiato di chi soffriva il jet lag.
Dell'altro gemello, nessuna traccia.

E adesso eravamo su un volo intercontinentale per tornare nella vecchia Inghilterra.
Gremory stava sfogliando un libro di poesie, ma non ero convinta che lo stesse leggendo davvero.
Sembrava più distratto del solito. 

𝑾𝒀𝑺𝑻𝑬𝑹𝑰𝑨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora