CAPITOLO 1

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"Buongiorno. Il mio nome è Minerva Martin e questo è il mio primo giorno in contabilità."

L'anziana direttrice delle Risorse Umane la guardò con un sorriso.

"Buongiorno, Minerva. Benvenuta alla 'Infierno'."

Sfogliò di buonumore i fogli contenuti in una scatola sulla sua scrivania, ma si fermò con una smorfia quando trovò il file con il nome 'Minerva Martin' scritto sopra.

"Hmm... Okay..." disse la direttrice, ripassando velocemente delle note aggiunte. "Temo che ci sia stato un cambiamento di programma in quello che la riguarda."

Minerva si sentì precipitare nel vuoto. Doveva avere quel lavoro!

"Oh? Cosa vuol dire? Non sono assunta?"

"No, niente del genere. Lei è stata assunta senza alcun problema. Però, è stata riassegnata temporaneamente."

"Mi scusi, ma non capisco..."

"Renderò la cosa molto facile e breve. L'assistente del signor Keller ha avuto un incidente la settimana scorsa."

"Oh, mi dispiace."

Sapeva che Reign Keller era il CEO e il presidente del consiglio di amministrazione della 'Infierno'. Prima del colloquio di lavoro, aveva fatto ricerche sulla compagnia e, inevitabilmente, si era imbattuta nel suo nome.

Ma i comunicati annuali della società non riportavano molte informazioni su di lui. Su Internet aveva trovato solo due interviste per dei prestigiosi giornali finanziari e poi, sui social media, aveva trovato una lamentela di un ex-dipendente che si era riferito a lui con il nickname 'L'Angelo della Morte', perché le uniche volte che lasciava la sua torre d'avorio era per licenziare qualcuno.

Tuttavia, nessuno le aveva mai parlato dell'incidente dell'assistente e del fatto che lei doveva prenderne il posto, anche se in modo provvisorio.

"In quanto l'ultima arrivata nella compagnia, spetta a lei sostituire Abigail."

Minerva sentì una stretta allo stomaco. Avrebbe dovuto lavorare a stretto contatto con una persona come Reign Keller, un uomo soprannominato 'L'Angelo della Morte' dal suo proprio staff?

"Mi scusi, signora Jones, ma... Una contabile che sostituisce un'assistente personale non mi sembra una cosa molto logica."

"Lei non sarà un'assistente personale."

Al suono di una profonda voce maschile, Minerva si voltò. Un uomo alto, con capelli scuri stava appoggiato alla porta in un atteggiamento molto disinvolto. Minerva studiò i suoi mocassini neri, i pantaloni e la giacca neri, la camicia bianca con cravatta blu per fermarsi su un paio di occhi verde smeraldo.

Wow!

Il suo sguardo la colpì direttamente nello stomaco lasciandola senza aria.

"E nemmeno un'assistente amministrativa. Lei sarà solo un'assistente."

Si allontanò dalla porta e si avvicinò a lei.

"Per la precisione, sarà l'assistente del presidente del consiglio d'amministrazione. L'assistente che deve essere in grado di leggere alla perfezione i rapporti fiscali e apportare le modifiche necessarie là dove sarà il caso. Un'assistente che sia in grado di stare al passo con me e con tutte le mie richieste. Sarà un problema per lei?"

Intimidita, Minerva non riuscì a parlare o a muoversi. Tutto quello che riuscì a fare fu fissarlo.

"Ottimo!" commentò lui interpretando il suo silenzio come un assenso e avviandosi verso la porta. "Passati i venti minuti che le servono per ricevere le ultime informazioni dalla signora Jones, per avere il suo badge e per compilare tutti i moduli necessari, si presenti subito nel mio ufficio."

LA BELLA ASSISTENTE & IL CEOWhere stories live. Discover now