13. EQUILIBRIO TRA DOLORE E GIOIE II

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Ormai l'estate era esplosa. Un tepore accogliente avvolgeva l'aria, mentre il sole sorgeva all'orizzonte tingendo il cielo di sfumature calde. Era una di quelle giornate estive di giugno, dove il cielo azzurro sembrava infinito e la brezza leggera carezzava delicatamente la pelle.

Il profumo fresco e fruttato delle rose e delle margherite in piena fioritura riempiva l'aria, mescolandosi con il dolce profumo del verde intenso degli alberi. Il canto gioioso degli uccelli creava una melodia naturale, mentre le foglie degli alberi danzavano leggere sotto l'incanto del vento estivo.

La giornata si svolgeva con un ritmo tranquillo e rilassato. La temperatura gradualmente saliva, portando con sé l'invito a cercare refrigerio.

Con uno sbadiglio soddisfatto, mi svegliai sentendomi riposata come non facevo da una vita. Il morbido calore del lenzuolo mi abbracciava dolcemente, e mentre mi stiracchiavo, potevo percepire l'elasticità dei miei muscoli rilassati. Una sensazione di benessere mi pervadeva, e con un sorriso sereno, decisi di affacciarmi a una nuova giornata.

Mi avvicinai alle finestre e le spalancai con un gesto deciso. Un'ondata di aria fresca e profumata invase la stanza, portando con sé il canto vivace degli uccellini. Non ricordavo l'ultima volta che mi ero svegliata in questo modo, senza la pesantezza che mi avvolgeva il corpo ogni mattina.

In un momento di consapevolezza, mi resi conto che quella notte avevo dormito senza il sostegno delle solite medicine. Era un passo importante verso la libertà da quelle catene farmacologiche. La mia mente, finalmente sgombra da nebbie soporifere, poteva godere della chiarezza che tanto desiderava.

Una sensazione di leggerezza e di gioia si insinuò nel mio cuore. Era come se un peso si fosse sollevato dalle mie spalle, regalandomi una libertà che aveva dimenticato di possedere. La consapevolezza del mio potere di affrontare la notte senza l'artificio delle medicine mi riempiva di gratitudine e sorpresa.

Il canto degli uccelli continuava a salutarmi, e mi sentii pronta ad abbracciare il nuovo giorno con una forza che non avevo mai creduto di possedere. La vita, senza il bisogno delle pastiglie per dormire, mi si presentava come un regalo da scoprire, una nuova avventura in cui potevo essere davvero la vera protagonista della mia storia.

Ero consapevole che quel senso di benessere avesse una durata limitata, ma i momenti che seguirono avevano il sapore di una pace ritrovata particolarmente grazie a due fattori. Il primo sembrava incarnare le sembianze di un pirata dai folti capelli castani e il fisico di un dio. Il riavvicinamento dopo il ritrovamento di Milo era evidente: ci scambiavamo sguardi furtivi, fingendo di non notare l'osservazione reciproca, nascondendo sorrisi che sembravano non voler abbandonare i nostri volti, e carezze mascherate dalla scusa di afferrare oggetti sempre troppo distanti.

Quel primo fattore era un intreccio di tensione e desiderio, come se il tempo avesse deciso di concederci un breve assaggio della connessione che un tempo era stata interrotta. I gesti erano lievi, ma i sentimenti erano palpabili nell'aria, una danza sottile che faceva vibrare l'atmosfera.

Il secondo fattore, invece, era una dolce melodia di pace interiore. Avevo fatto pace con le ragazze, e il gruppo era ritornato a essere quello di prima, se non più forte e unito. Mai come in quel momento sentivo la complicità che legava il gruppo, come se ogni membro fosse una nota perfettamente armonizzata in una sinfonia di amicizia. La sensazione di appartenenza, di essere parte di qualcosa di più grande, mi riempiva di gratitudine.

Il sorriso ritrovato e le risate sincere erano il segno tangibile di un legame che aveva superato le prove del tempo e delle difficoltà. L'aria leggera di quel secondo fattore era un balsamo per l'anima, un rassicurante abbraccio di accettazione e comprensione reciproca. Era come se, per un attimo, il mondo esterno non esistesse e l'unico spazio in cui contasse veramente fosse quello condiviso tra amici.

Come la luna sull'acqua chiara.Where stories live. Discover now