Capitolo 1 - 13 Luglio 2011

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Chi si dà in man del ladro, bisogna che se ne fidi a suo dispetto.

Era questa la frase che mi diceva sempre mio nonno, e da quello che fui in grado di scoprire, non solo aveva anche un decente significato dietro, ma era pure un detto abbastanza comune tra le persone della sua età, perché me lo disse? Me lo disse perchè tempo fa, al contrario di adesso, si viveva molto spesso in stato tale da poter affermare che in una qualsivoglia cittadina di campagna si potesse anche arrivare a conoscere ogni singola persona in essa, e che tra tutte le mele, c'è sempre quella marcia. Forse non ha molto senso se la spiego così, molto probabilmente no, ma il punto è che, in un contesto dove si è in grado di comprendere immediatamente di chi fidarsi e di chi non, è sciocca anche solo l'idea di potersi fidare di qualche mascalzone, ma davvero di mascalzoni ce ne sono pochi, e bisogna essere proprio ottusi, o forse dispettosi, o forse ribelli, o avere un qualsiasi stravagante motivo, per mettersi a battaglione con tali individui.

Di recente, di pensieri come questi, ne ero proprio pieno, per il semplice fatto che ormai essendo nel mezzo dell'estate ero completamente privo di uno scopo, di una qualsiasi cosa da fare, e di un qualsiasi elemento, obiettivo, o generalmente qualcosa da inseguire, e nonostante suonasse decisamente triste come cosa, non potevo che passare la mia estate a sedermi nel giardino sul retro della piccola casetta in cui mi ero beccato a vivere, e a farmi friggere dal sole, chissà, magari faccio la fotosintesi. E' stata comunque almeno una decente occasione per permettermi di riflettere un po', ma diciamo che non mi darebbe neanche tanto fastidio darmi a.. beh.. qualsiasi altro divertimento in effetti. Ci si annoia qua, e ci si annoia pure tanto. Come sempre, e come Luglio voleva ormai dimostrare col suo vanto solare, faceva un caldo da fare invidia alle dune del Sahara.

Talmente caldo che si faceva addirittura fatica a respirare, che non si poteva fare qualche passo senza uscirne sudati, e che anche se il passo non si fosse fatto in ogni caso il sudore c'era ancora, e ne ero io prova vivente, seduto a fissare quel chiaro cielo del pomeriggio, privo di nuvole come fosse un mare, ormai senza davvero nessuna motivazione nel fare qualsiasi cosa, anche perchè davvero in primo luogo qualcosa da fare non l'avevo. Non stavo che sudando e sudando, non mi faceva giustizia questa canottiera che stavo indossando! Avrei fatto meglio se non avessi messo niente, bah. Ero fisso e seduto su una seggiolina tutta vecchia, a fissare quel minuscolo giardino, e a soffrirmi i gemiti dei grilli.

Quando finì la seconda media, che in realtà non era neanche passata talmente lontana, visto che era semplicemente lo stesso giugno di quest'estate, quindi più o meno un mesetto fa, venne in mente ai miei genitori che sarebbe stata l'idea perfetta quella di applicare il piano che stavano tanto attendendo, ed era proprio quello di fare, per una buona e santa volta, i ladruncoli, e svignarsela proprio qua dopo aver preso il patrimonio di quel povero del mio prozio, ultimo membro rimasto della famiglia di mio padre (era figlio unico, come me d'altronde, è abitudine ormai). E davvero mio nonno aveva ragione, Chi si dà in man del ladro, bisogna che se ne fidi a suo dispetto.

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