Capitolo 6 - A Mangiare

15 6 5
                                    

Elia si alzò improvvisamente, con forza (se è il termine giusto da usare, ma non me ne veniva nessun altro) nei suoi occhi. "Idea, si va a mangiare qualcosa! E intanto spieghiamo ad Edo tutto quello che ha da sapere!"

...

Cominciammo, in gruppo, come fossimo degli uccelli che migravano per la primavera (o l'autunno, dipende da quale è l'uccello preferito) ad incamminarci verso il posto dove avremmo dovuto fare la nostra "pausa"

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.


Cominciammo, in gruppo, come fossimo degli uccelli che migravano per la primavera (o l'autunno, dipende da quale è l'uccello preferito) ad incamminarci verso il posto dove avremmo dovuto fare la nostra "pausa". La chiamo così perchè è così che l'hanno definita, ma in pratica sono abbastanza sicuro che nessuno di noi avrebbe ricominciato a fare quello che facevamo prima. Più che una pausa, mi pare una fine, ma non discuterò, gli lascerò pensare che si tratti di una pausa.

Non ero sicuro di dove si trovasse questo "ristorante."

"Oh, è al centro paese. Non dovremmo neanche metterci tanto, stai tranquillo."

"Dobbiamo proprio andare a mangiare?"

"Perchè no? Tanto offre Elia, io sinceramente sono soddisfatta!" Esclamò Michelle, tutta contenta. Io sinceramente rimanevo abbastanza silenzioso. Mi avevano detto che mi avrebbero spiegato di più sulla squadra domani, anche perchè non mi immaginavo di andare a mangiare nel secondo giorno di amicizia. Mi fa quasi strano che Elia mi offra, mi dà un minimo di senso di colpa, ma.. suppongo che non ci possa davvero fare molto, no? Una parte di me diceva di approfittarne.

"Mah.. li batteremo domani, ne sono sicuro." Annunciò fiducioso Domenico, io sinceramente, non ero abbastanza d'accordo, e si vedeva dal mio volto. O almeno, compresi che si vedeva dal mio volto perchè me lo fecero notare.

"Non suoni molto convinto, Edo." Mi disse Elia, buttando la mia concentrazione su di lui.

"No... Non lo sono." Sinceramente non aveva affatto senso mentire, seriamente.

"E come mai?"

"Oh beh... Mi avete visto, no?"

"Non importa, ti assicuro che anche loro hanno le loro spine nel fianco!" Mi disse Dom, tirandomi una forte pacca sulla schiena. L'avrei anche presa come una rassicurazione, se non per il semplice fatto che mi aveva indirettamente chiamato una spina nel fianco.

Elia, Michelle e Dom continuavano a parlare e dialogare con una voce esageratamente alta (tanto che temevo che gli altri potessero commentare sulla cosa), mentre io, Olivia e Rosa rimanevamo zitti zitti. Mi sembrava un'ottima occasione per parlare con l'unica persona che mi pareva avere un minimo di sanità mentale rimasta al suo interno,e quindi mi cominciai a confrontare con Olivia (pensavo di poter mettere anche Elia nella sezione di persone sane di mente, ma suppongo che non si possa avere tutto quello che si vuole avere nella propria vita.. no?).

"Conosci questo ristorante?"

"Conosco ogni angolo di questo paesello."

"Compreso, compreso.. Com'è?"

StomachevoleWhere stories live. Discover now