Si tenevano la mano, stretti in un abbraccio che sembrava indissolubile, non sentendo più il freddo che gli intorpidiva le membra, concentrati solo nell'osservare il volto dell'altro, scorgendo quei dettagli che lo differenziavano da quello che ricordavano.
«Eravamo solo bambini quando ci siamo conosciuti e tutta la nostra vita l'abbiamo passata insieme, nel bene e nel male, però quando ho visto il tuo corpo sotto le macerie, la tua mano che non scoppiettava più...in quel momento ho sentito che niente mi avrebbe più potuto portare felicità.» sussurrò Izuku accarezzando una minuscola cicatrice, invisibile agli occhi di chiunque altro, «Ora che sono qui, nonostante tu mi stia toccando, provo la stessa paura immensa di quel giorno. Un terrore così grande che non oso nemmeno alzarmi o voltare la faccia, perché tu potresti avere di nuovo quell'espressione.»
«Sono qui e piuttosto che lasciarti, farei esplodere l'intero mondo.» rispose Katsuki facendo partire un paio di scintille, come a voler confermare le sue parole, «Nemmeno dio in persona potrebbe separarmi da te. Cazzo, farei esplodere anche lui se ci provasse.»
Rise il verdino, come non faceva da una vita, rise nel vedere quel volto corrucciato, rise e pianse constatando quanto gli fosse ancora familiare quell'espressione burbera.
«Ti amo.» sussurrò non avendo però il coraggio di avvicinare il proprio volto a quello di lui, preoccupato che magari il bacio del principe lo avrebbe risvegliato da quel sogno.
«Anch'io Izuku.» disse il biondo, «E anche se l'ho detto un milione di volte alla tua cazzo di statua, dirtelo di persona mi fa ancora contorcere le budella, però ti amo. Ti amo da morire.»
«La mia statua?» chiese perplesso Izuku fissando il maggiore con un sopracciglio alzato, «Avete una mia statua?»
«Ovviamente, sei stato il migliore degli eroi e per i migliori c'è sempre un riconoscimento.»
«Da me non hanno mai fatto una statua, forse ero troppo scalmanato, dopotutto ho preso da te questo mio lato ribelle.» e diede una leggera spallata all'altro con un sorrisetto colpevole.
Lontano da dove si trovavano loro, nei due universi in cui si erano allontanati per sfuggire al peso della loro vita miserabile e triste, lo stesso ragazzo pronunciava i nomi dei suoi amici, chiamandoli, non sapendo che avevano abbandonato quel mondo.
«Katsuki?» gridava Eijirou per le strade della città in cui il suo amico aveva vissuto, chiedendo ai passanti se avessero visto l'eroe esplosivo.
«Sì, l'ho visto mezz'ora fa.» disse una vecchietta sollevando il bastone in aria e facendolo roteare, «È volato da quella parte, era velocissimo.» e indicò un luogo dietro il rosso.
«Izuku?» chiamava Eijirou, conoscendo quel piccolo parco in cui il verdino si rifugiava nei momenti di sconforto, «Izuku.» gridò a voce alta, facendo sussultare due bambini che giocavano sull'altalena.
«Cerchi il tipo strano con i capelli verdi?» chiese uno dei due saltando dalla seggiolina e atterrando a pochi passi dall'eroe scarlatto, «Io l'ho visto.»
«Anch'io l'ho visto.» rispose il secondo che provò ad imitare l'amico, ma fallendo e cadendo con il viso nella sabbia che circondava l'altalena.
Eijirou corse subito ad aiutarlo ad alzarsi, interrogandoli e chiedendo loro in che direzione si fosse diretto.
Corse, corse con ferocia, consumando il terreno sotto i propri piedi, alla disperata ricerca dei propri amici, il terrore che fosse successo loro qualcosa gli dilaniava il petto.
I due Eijirou Kirishima, dei due mondi paralleli distinti, raggiunsero insieme il rigagnolo d'acqua che Izuku e Katsuki conoscevano e da cui la loro storia era iniziata.
Eijirou vide il corpo del suo amico dai capelli verdi galleggiare a faccia in giù sull'acqua.
Eijirou vide il corpo del proprio amico dai capelli biondi galleggiare sull'acqua con il volto rivolto verso il cielo, gli occhi spalancati e vuoti.
«Staremo insieme per sempre e guai a te se mi lasci nerd.» lo ammonì Katsuki non riuscendosi più a trattenere e posando le proprie labbra su quelle del verdino.
«Piuttosto la morte.» rispose Izuku ricambiando il bacio.
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Rostig Rot
FanfictionDue mondi diversi. Izuku ha perso il suo Kacchan. Katsuki ha perso il suo Deku. Sulle rive di quel fiume che li ha visti crescere e che si è macchiato del loro sangue, forse potranno vedersi di nuovo?
