10.🌺

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«Dammi la tua valigia, la metto in macchina.» la voce carezzevole di Jasper mi giunge da dietro, inducendomi a fare come ha detto.

Passerò il fine settimana nella casa sul lago degli Adams, insieme a Jasper e ai suoi genitori, in occasione del compleanno di Gregor.

Festeggiano così ogni anno e quest'anno hanno invitato anche me. Sono a dir poco emozionata, poiché amo follemente i laghi, soprattutto in autunno.

«Ci siete tutti?» domanda Monica con uno dei suoi soliti sorrisi raggianti.

«Sì.» rispondo entusiasta, aprendo la portiera per entrare in macchina.

«No, manca...» Gregor sposta però lo sguardo in direzione della porta di casa. «Oh, eccolo.»

Aggrotto le sopracciglia.

Eccolo... Chi?

Oh, no. Non sarà mica...

«Duke, hai preso tutto?» domanda sua madre, aprendo la portiera del posto del passeggero.

Lui risponde con un semplice cenno del capo, per poi posizionarsi gli occhiali da sole sugli occhi.

Subito dopo, afferra una gommina dal pacchetto e la mette in bocca con nonchalance. Ogni volta che mastica, la sua mascella squadrata e definita guizza, mettendo in rilievo l'osso in modo talmente affascinante da-

Cristo santo, Elle, smettila di fissarlo!

Cerco di impormelo, ma le spalle larghe e allenate che si muovono, mentre pone il suo borsone nel cofano, me lo impediscono.

Il suo busto è infatti fasciato da una semplice felpa nera, che però riesce a mettere in rilievo ogni singola parte dei suoi bicipiti, dei suoi pettorali e delle sue spalle.

Deglutisco.

«Non dirmi che verrà anche lui.» borbotto a Jasper, il quale evita con tutto se stesso di guardare suo fratello.

«Purtroppo sì.» si passa una mano tra i capelli biondi, mentre io lascio andare un sospiro scocciato.

Non ci credo.

Ero così contenta di passare un weekend con gli Adams...

Avrei però dovuto immaginare che ci sarebbe stato anche questo energumeno di due metri. In fondo è stato in prigione due anni, è lecito che la sua famiglia voglia festeggiare anche con lui.

Vorrei ritirarmi io e tornarmene a casa, ma Jasper era super elettrizzato all'idea che ci fossi anche io. E poi, francamente, non ho nessuna intenzione di darla vinta a Duke.

Dovrò avere pazienza e basta.

Lui non calcola minimamente nessuno di noi ed entra in macchina senza proferire neanche una parola.

Serro la mascella.

Molta pazienza.

Mi tiro perciò mentalmente cinque o sei pizzicotti sulla pancia e sbuffo contrariata, per poi mettermi a sedere.

Jasper mi segue a ruota ma, non appena si posiziona vicino a me, realizzo di essere accanto anche a Duke. Il suo profumo alla menta e alla vaniglia mi travolge infatti all'istante, inebriandomi in una nuvola di note dolci e fresche irresistibili.

Sono fin troppo vicina.

In tre si sta abbastanza stretti dietro, soprattutto per il fatto che la figura di Duke è talmente alta e imponente da rischiare di non entrarci neanche.

Le sue gambe - sode e allenate - sono infatti molto più lunghe delle nostre, e noto come le sistema con difficoltà. Alla fine, le divarica semplicemente, facendo però stare scomoda me.

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⏰ Last updated: Mar 30 ⏰

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