Capitolo 13

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Osservo il signor Lewis andarsene, poi guardo il biglietto con sopra scritto il suo numero. Non so cosa fare, perché è tornato adesso? Non so come comportarmi con Bradley, anche se ha dimostrato in tutti questi anni che non gli manca, ci sta male.

Come può un padre non farsi sentire e tornare con la speranza che il figlio lo ascolti, come se nulla fosse?

Chiudo un attimo gli occhi quando sento una voce famigliare, mi rivolgo ai miei amici.

Edward, a differenza della sorella ha sempre i capelli lunghi raccolti in un codino, un piercing alla lingua e un leone tatuato sulla schiena.

Non appena è abbastanza vicino, i suoi occhi castani mi guardano e poi si guarda intorno.

«Bradley è già dentro... ha visto suo padre».

A momenti rischia di strozzarsi con la saliva, tossisce prima di parlare, sembra sorpreso e incredulo.

«Cosa hai detto?»

Spiego velocemente cosa è successo subito prima del loro arrivo.

«Come sta?»

«Ti lascio immaginare.»

«Entriamo».

Apre la porta, lasciando entrare per primi a me e Lucia.

I raggi di luce all'interno del locale per quanto creano un'atmosfera magica, illuminando delicatamente ogni angolo e creando un'esperienza visiva unica, non mi permettono di vedere dov'è Bradley.

Lucia mi prende la mano e grida per farsi sentire.

«Edward, noi andiamo a trovare un tavolo, tu trova Brad!»

Mentalmente ringrazio Dio per avermi dato un'amica come lei, che mi conosce meglio delle mie tasche e sa che proprio in questo momento vorrei stare con mio fratello acquisito.

«Andrà bene, vedrai! Non capisco proprio perché suo padre sia venuto a cercarlo adesso e non prima... e cosa voleva il tappetto rosso?»

«Non lo so... ho molte cose da raccontarti»

«Oh! Dimmi che sono curiosa!»

La nostra conversazione viene interrotta da Jessica, la proprietaria del locale, capelli biondo rame legati in due trecce, grandi occhi verdi stile da cartone animato.

«Ciao ragazze! Come state? Cosa posso portarvi? I ragazzi stanno già giocano a biliardo?»

«Io Mojito ai fiori di sambuco.»

«Io invece Aperol Spritz con Prosecco Rosé, non so dove siano andati i maschiacci.»

«Lo sapete come sono fatti... torno tra poco». 

Sospesa nel tempo la collana dei ricordi perdutiWhere stories live. Discover now