Capitolo 15

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Intanto io e Lucia aspettiamo i nostri ordini, vedo Bradley raggiungerci ed Edward che lo segue a passi veloci, il biondo mi lancia uno sguardo di sbieco.

«Andiamo a casa, non è serata e non voglio rovinare tutto...».

Osservo i nostri amici e, non lasciandomi parlare, lo guardo allontanarsi. Mi scuso silenziosamente e mi affretto a raggiungerlo.

Fino a che non siamo a casa, non apro bocca; non so da dove cominciare e l'umore attuale di Bradley non sembra adatto per una conversazione.

«Tuo padre mi ha lasciato il numero del telefonino.»

«Non lo chiamo.»

«Tu no, io sì... forse potrei chiedergli qualcosa su quella notte».

Se potesse, mi fulminerebbe con lo sguardo.

«Stai scherzando, vero? Ti dirà quello che vuole.»

«Ho bisogno di conoscere la sua verità.»

«Non se ne parla!»

«Ma perché?»

«Perché ho paura di vederti soffrire e di precipitare in un vortice senza uscita!»

«No, perché se io cadessi ci saresti tu a tenermi per mano».

Con quelle parole scende il silenzio, il mio cuore inspiegabilmente accelera, Bradley si avvicina, troppo vicino per i miei gusti.

Mi appoggia una mano sul fianco mentre mi accarezza la guancia, i suoi occhi azzurri cercano i miei.

I nostri respiri sono irregolari.

Lui sfiora le sue labbra contro le mie come se chiedesse il permesso di baciarmi, allaccio le braccia al collo e lascio che il bacio mi trasporti, dimenticando tutto il resto. 

Sospesa nel tempo la collana dei ricordi perdutiNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ