Pensieri intrusivi

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Era passato un mese dall'entrata nel programma e già sembrava un'eternità. Le prime settimane sono volate via in pochissimo tempo e le mie emozioni continuavano a scontrarsi tra loro: dall'entusiasmo iniziale alla paura di non farcela e ai momenti di puro panico.

Le lezioni e le prove hanno consumato ogni istante libero, trasformando le giornate in un susseguirsi frenetico di esercitazioni, correzioni e riflessioni sul mio talento e sui miei desideri. Ogni momento di pausa è stato prezioso,una vera opportunità per ricaricare le energie.

Ma non sono stata sola nel corso del mese. Ho stretto bei legami di amicizia con gli altri concorrenti, condividendo le loro vittorie e le loro sconfitte, sostenendoli nei momenti di dubbio e celebrando insieme ogni piccolo successo. Insieme abbiamo formato una sorta di famiglia.

Uno dei miei punti di riferimento era Kumo, ragazzo alto, riccio e pieno di tatuaggi. A detta di questa descrizione potrebbe sembrare il famoso "bad boy" di qualche fan fiction; ma lui non era così, era un vero cuore di panna. La nostra amicizia è stata un vero tesoro nel corso della convivenza vissuta assieme fino a quel tempo. Tiziano - nonché Kumo - é sempre stato lì per me, con il suo sorriso sincero ed i suoi consigli eccellenti che mi hanno sempre aiutata anche nei giorni più bui.

Condividevamo di tutto, dalle gioie alle delusioni che attraversavamo , sostenendoci reciprocamente. Le nostre chiacchierate profonde sulle nostre passioni e i nostri sogni ci hanno legato ancora di più, creando qualcosa
che solo i veri amici possono comprendere.

Non importava quanto fosse dura la competizione o quanto siamo stati sottoposti a pressioni, sapevo di poter contare su di lui. Il suo incoraggiamento costante e la sua fiducia in me mi hanno spinta a dare sempre il massimo, anche quando le sfide sembravano impossibili. Sono grata di aver avuto la sua compagnia lungo il cammino: é grazie a lui se ora credo nell'amicizia tra maschio e femmina.

Anche con Marisol ho avuto l'opportunità di creare un rapporto di amicizia solido e sincero. Le lunghe ore passate insieme durante le prove ci hanno permesso di condividere le nostre esperienze, sogni e aspirazioni nel mondo della danza, rendendoci complici e sostenitrici l'una dell'altra.

Nonostante le varie amicizie che ho avuto la fortuna di incontrare, il mio punto di riferimento, la mia ancora alla quale aggrapparmi quando tutto andava male rimaneva Sofia. Sofia era più di una semplice compagna di avventure; era la mia confidente più fidata, la persona che conosceva i miei pensieri più profondi e le mie paure più grandi. Con lei potevo essere completamente me stessa, senza paura di essere giudicata o fraintesa. I suoi consigli e il suo sostegno mi hanno aiutato ad affrontare ogni sfida con coraggio e determinazione. Anche nei momenti più difficili, quando sembrava che tutto stesse crollando intorno a me, la presenza di Sofia mi dava la forza di continuare a lottare.
Inoltre, aveva il dono speciale di riuscire a far ridere tutti con il suo sorriso contagioso eanche nei momenti più bui.Anche quando le cose sembravano andare storte, Sofia sapeva sempre come tirarci su il morale.
Senza di lei, non so come avrei affrontato tutte le difficoltà e le incertezze che ho incontrato lungo il cammino. Sofia era e rimarrà sempre il mio pilastro, la persona a cui posso rivolgermi in ogni momento di bisogno, e per questo sarò eternamente grata.

E Sarah?
Il mio sentimento per Sara era profondo, forse più di quanto volessi ammettere. Era come se il tempo non avesse cancellato quelle emozioni che avevo provato in passato, eppure mi trovavo in una situazione difficile. Non volevo avvicinarmi a lei, non perché non le volessi bene, ma perché temevo di provare di nuovo qualcosa per una ragazza, come mi era già successo in primo superiore.

Quel capitolo della mia vita era stato difficile da affrontare e non l'avevo mai confessato a nessuno, se non a pochi amici fidati . Non sapevo come gestire quei sentimenti che prendevano vita in me ogni volta che ero con Sarah. Era come se dovessi proteggermi da un'emozione che avevo imparato a tenere nascosta dentro di me.

Anche se avrei voluto confidare i miei timori e le mie incertezze, il peso del passato mi aveva resa riservata, incapace di aprirmi completamente. Così, ho scelto di mantenere una certa distanza da Sara, cercando di proteggermi da quell'emozione che minacciava di travolgermi ancora una volta.

D'altro canto , mentre mi allontanavo da Sara, mi sono ritrovata sempre più attratta da Mida.
Lui ci provava palesemente con me, e questo era più che chiaro, mentre io stavo semplicemente al suo gioco. Passavo tutto il giorno insieme e la sua presenza mi piaceva, mi faceva stare bene.

Le lunghe chiacchierate sulle canzoni, le sessioni di prove e i momenti di relax hanno favorito la nostra complicità, rendendoci sempre più vicini.

Non sapevo cosa avrebbe portato il futuro, ma sapevo che con Mida c'era qualcosa di speciale, qualcosa che non potevo ignorare.

Sarà forse il modo giusto per dimenticare la minorenne vigevanese?

Are we really friends? || Sarah ToscanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora