Legami intrecciati

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"Dai Sarah, vieni qui abbracciami", queste erano le parole che mi urtavano il sistema nervoso da qualche giorno, e chi poteva averle pronunciate se non quel moccioso di Holy?
Sembrava ormai che lui e Sarah avessero una sorta di "frequentazione": passavano molto tempo insieme e non potevo fare a meno di notarlo. Vorrei poter dire che non me ne fregava un granché, ma potevo mentire solamente a chi mi circondava, non a me stessa. Ogni volta che li vedevo ridere e scherzare insieme, una sensazione di disagio e gelosia mi pervadeva, come se qualcosa dentro di me si stringesse.

Li osservavo da lontano senza dare troppo nell'occhio. Nella maggior parte delle occasioni erano abbracciati o addirittura si tenevano per mano. Ma c'era qualcosa di diverso in Sarah, anche se era sicuramente attratta da Holy, sembrava un po' ferma, come se la sua mente fosse altrove. Volevo sapere cosa le stesse passando per la testa, se ci fosse qualcosa che la preoccupava o se fosse solo stanchezza. Avrei voluto poter leggere nella sua mente, capire cosa si nascondesse dietro quell'espressione misteriosa.

Mi domandavo cosa significasse tutto questo, se ci fosse qualcosa di più tra loro due o se la loro fosse solo amicizia. Vorrei avere il coraggio di chiedere a Sarah cosa provasse per Holy, ma avevo paura della risposta. E così, rimango lì, immobile, a osservare da lontano, sperando che il mio cuore smetta di tormentarmi con pensieri che non posso controllare.

Un giorno mentre ero in camera con Sofia e Marisol uscì proprio il discorso su Sarah e Holy: "Secondo me dopo il bacio non ci sarà nulla" disse la cubana.
"Lui sembra che ci provi ma giusto per provarci con qualcuna, non so se hai capito ciò che intendo" dichiarò l'altra ballerina.
"Beh si, però sinceramente lei non la vedo nemmeno molto presa, ma devo dire che quando stanno insieme sembrano una coppia".
"Ecco! É questo ció che non mi spiego, stanno sempre insieme ma sembra che passino il tempo insieme solo per non rimanere soli" concluse Sofia.

Mentre le mie amiche discutono animatamente della situazione tra Sarah e Holy, io mi trovo nel letto accanto, immersa nella lettura de "La Metamorfosi" di Kafka. La letteratura classica mi ha sempre attratta, e Kafka è uno dei miei autori preferiti. La sua capacità di esplorare le profondità dell'animo umano e di descrivere ogni sua sfumatura mi ha sempre affascinata e intrigata. Mentre leggo, mi perdo nei pensieri di Gregor Samsa e nei suoi tentativi di adattarsi alla sua nuova condizione di insetto. Mi sento attratta dalla complessità dei personaggi e dalle tematiche universali che permeano il romanzo.

Anche se la conversazione che si teneva nel letto affianco mi distraeva leggermente, trovavo conforto nella lettura e nell'immersione in un mondo completamente diverso dal mio.

Ciò non durò a lungo perché Sofia, con un'espressione determinata sul volto, si rivolse a me con una domanda diretta : "Tu che ne pensi?"

Mi ritrovai improvvisamente al centro dell'attenzione, con le mie amiche che aspettavano ansiose una mia risposta. Mi guardai intorno, cercando di raccogliere i miei pensieri, mentre le parole di Kafka si dissolvono lentamente nella mia mente.
La verità è che non ero sicura di cosa pensare della situazione tra Sarah e Holy. Era tutto così complicato, così confuso.

"Non lo so..." balbettai, cercando di esprimere ciò che pensavo nel modo migliore possibile. "Credo che lui non meriti lei, cioè insomma Sarah é Sarah dai" continuai con la voce che tremava.
"Che intendi?" mi domandò Marisol.
Entrambe mi guardavano con espressioni interrogative.

Cercai di trovare le parole giuste per spiegare ciò che volevo trasmettere. "Voglio dire che Sarah oltre che essere bella, perché é oggettivamente bella e anche molto più di lui, é una persona speciale, sensibile e fantastica.È sempre lì ad aiutarti quando ne hai bisogno..." cercavo di trovare le giuste parole per descrivere al meglio Sarah.

Are we really friends? || Sarah ToscanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora