Capitolo 1: mia zia non è mia zia

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Pov Roberta.
Come ogni mattina mi alzò dal letto per andare a scuola con i miei fratelli e i miei "cugini". Questa mattina, io è i miei fratelli siamo soli, i nostri genitori sono andati sull'Olimpo per faccende urgenti con gli dei, e non ci hanno voluto dire cosa è.
-Roberta, muoviti!- dissero i miei fratelli dal piano di sotto.
Corsi immediatamente da loro ed insieme raggiungemmo i nostri amici.
Nel gruppo mio, tutti bene o male mi accettano per quello che sono, cioè una specie di mostro per via dei miei occhi, ecco perchè a scuola vengo sempre evitata.
I miei occhi sono la mia condanna.
-Ciao Mike,tutto bene?- domandai al figlio di Jason.
Lui è il mio primo e grande amore, peccato che non lo sa ancora.
-Siamo in pericolo, me lo sento.- disse lui, è molto sensibile agli attacchi altrui, e poi una lama mi passò di fronte.
-Ma che cazzo significa!- dissi esterrefatta e poi mi diressi con gli altri in un vicolo.
Poi di fronte a noi tre furie apparvero improvvisamente.
-Tu, Roberta, figlia di Jackson, sei nostra adesso!- dissero buttandosi su di me, ma una figura ancestrale si mostrò di fronte a me e pronunciò "fotia" che in greco significa fuoco e dalla sua mano uscì una fenice fatta di puro fuoco.
Le tre furie scomparirono e quella figura ci portò con se sull'Olimpo.
Arrivati sull'Olimpo, per l'esattezza la sala del trono, trovai 15 dei a discutere tra loro e i nostri genitori che guardavano spaventati.
-Ora basta!- disse la dea che prima era vicino a noi.
-Papà che sta succedendo?- domandò Mirko.
-Non ora Mirko!- rispose mio zio Francesco.
-Così hai un figlio!- disse la dea.
-Ma tu chi sei?- gli domandarono gli dei.
-Capisco che sono all'ultimo stadio di trasformazione ma dai, ho vissuto quattordici anni con voi e non mi avete riconosciuto! Sono la dea Fenix, alias Roberta, alias Giulia figlia di Ares.- disse la dea e tutti guardarono mia zia stupiti, mentre Francesco era preoccupato.
-Tranquilli non farò male a nessuno, però vi devo informare di una cosa!- disse mia zia avvicinandosi a me.
-La signorina qui presente è in pericolo, discende da due forze ancestrali opposte, una minaccia per Crono e Gea che sono ritornati e si sono alleati!- disse mia zia guardandomi in faccia.
I suoi occhi, uno era dorato e l'altro era rosso.
-Perché non ti sei mostrata prima?- gli domandò Azzurra con le lacrime agli occhi.
-Se è per questo, non ho detto nemmeno tutta la profezia di quei famosi 14 anni fa! Io mi sono fermata alla dea morirà però l'altro pezzo diceva:
Ma la dea ritornerà
E il suo potere più forte sarà.
Il figlio del drago perirà
E la madre lo seguirà.
Due vecchie minacce bisognerà affrontare
E solo allora la pace trovare.
Ma il triste fato vorrà
Che la dea posseduta sarà.
Solo un gesto di vero amore riuscirà
A salvare l'olimpo che creduto distrutto sarà!
Vi piace come profezia vero?- ci domandò mia zia mentre giocava con un coltello di lega metallica nera.
-Mio figlio, mia moglie moriranno?- gli urlò lo zio.
-Io non posso farci nulla, questo è il destino!- disse mia zia con noncuranza.

Pov Francesco.
Sentendo quelle parole mi avventai su di lei trasformandomi in dragone, lei allora per difendersi si trasformò, ma non era come 14 anni fa, il suo manto non era più rosso arancio ma bianco e dorato e molto più grossa di prima.
Vedendo che non avrei avuto possibilità di vincita, ritornai normale e lei seguì il mio esempio.
Ci guardammo al lungo negli occhi per capire...

Percy Jackson: e la feniceWhere stories live. Discover now