Capitolo 5: cambio la profezia.

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Pov's dea Roberta.
Crono e Gea mi avevano trovata, ma perché un attimo di pace non la posso mai avere.
-Guarda un po' chi c'è, la mia adorata nipotina Roberta, la più forte tra gli dei. Mi chiedo come mai non hai chiesto di tua madre e di tuo padre!- disse Crono con quella sua faccia di asino.
-I miei sono morti quando io sono nata!- dissi.
-No mia cara, i tuoi sono nelle nostre mani, guarda tu stessa!- disse Gea mostrandomi un immagine con due persone.
-Gaia, Perseo! Sono vivi!- esclamò Atena dietro di me, non ci credo, sono i miei genitori.
-Piccola fenice, entrò due mesi, precisamente durante il solstizio d'estate, tu ti dovrai presentare ad Atene, in Grecia, e darci una risposta se tu , ti unirai a noi o se preferirà stare dalla parte del perdente. Cosa hai intenzione di fare? Pensaci bene altrimenti i tuoi moriranno questa volta e insieme a loro pure i genitori dei tuoi tre amici!- disse Crono.
-Però ora lasceremo un ricordino per segnare il nostro passaggio, Crono uccidiamo il ragazzo biondo, il figlio di Dragon!- disse Gea dirigendosi verso Mirko, ma con uno scatto repentino tolsi Mirko dalla sua direzione impedendo così la realizzazione di una parte della profezia, ma mi beccai io una bella ferita sull'addome.
-Maledetta , ricorda due mesi contanti, non uno di più non uno di meno!- disse Gea e poi se ne andarono insieme.
-Sull'Olimpo, ora!- dissi con una rabbia furente dentro, mentre continuavo a tenermi il petto sanguinante.

Sull'Olimpo.
-Perché non mi avete detto che i miei sono stati rapiti!- urlai, tenendomi la ferita che non avevo richiuso, contro i miei zii.
-Ascoltaci per un momento, se tu avessi saputo che loro erano ancora vivi tu avresti fatto pazzie per trovarli!- disse Poseidone.
-Calmati figliola, la rabbia fa male alla pelle!- mi disse Afrodite.
-Ok ,sono calma ora però parlando di cose serie la profezia è cambiata, ora è:
I sette della profezia sull'Olimpo saranno,
Insieme ai loro figli rimarranno.
Una madre cercherà la vendetta,
Per salvarsi dalla sua disdetta.
Il dio la lascerà
E lui l'amore ritroverà.
Il figlio la madre rinnegherà
E a morire la condannerà.
La dea il suo dolore non esternerà
E così posseduta sarà.
Il dio col suo amore la salverà
Ma lui morirà.
La dea combatterà
E i genitori salverà.
Il dio morto si salverà
Con l'aiuto della dea ci riuscirà.
Wow è la prima volta che cambia la profezia!- dissi meravigliata.
-Ok la situazione è molto chiara, i sette della profezia e i loro figli rimarranno sull'Olimpo con gli dei, una madre perderà il lume per salvarsi da qualcosa e penso che sia Molly poiché è l'unica ad essere sposata con un dio, e quest'ultimo ritroverà l'amore. Molly morirà ugualmente. Una dea sarà posseduta, un dio morirà, i genitori si salveranno e bla bla!- disse Percy.
-La dea posseduta penso di aver capito chi è!- disse Molly.
-E sarebbe?- domandarono tutti tranne me.
-Ovvio no ,è Roberta!- disse con convinzione.
-Perché dai sempre la colpa a Roberta?- disse Mirko.
-Tu non ti intromettere!- disse Molly.
-Non ti intromettere tu, lo hai rinnegato ed io lo preso sotto la mia ala e se vuole mi può chiamare pure mamma!- dissi io infuriata.

Lei allora mi venne incontro con una spada ed io sguainai la mia. Iniziamo a combattere e in aiuto di Molly arrivò Francesco.
-Due contro uno no vale!- dissi tenendomi la ferita sull'addome che ancora sanguinava, che aspettavo a richiuderla non lo so.
-Ha parlato miss saggezza. Sai che ti dico per essere una dea fai schifo. Vuoi essere la madre di mio figlio, ma io non te lo permetterò, tu porti solo dolore alle persone, guarda gli dei, i tuoi cugini, i tuoi amici e guarda a Francesco che ha vissuto quattordici anni nel dolore per causa tua!- disse Molly ed io a quella affermazione caddi in ginocchio presa dai sensi di colpa e dal dolore alla ferita.
Non mi voltai nemmeno per parare il fendente che mi stava arrivando da Molly, ma qualcosa lo bloccò per me.
-Vattene, cosa aspetti?- mi disse Francesco bloccando il fendente.
Ma io non mi mossi, rimassi li atterra bloccata dai sensi di colpa, però qualcosa  o meglio qualcuno, mi portò via: era Ares.
-Roberta non è ora dei sensi di colpa!- mi disse Francesco.
-In quanto a te, noi abbiamo rinnegato nostro figlio e lui aveva bisogno di una guida e ha scelto Roberta, ma se la gelosia ti ha reso così con me hai chiuso!- disse rivolto a Molly, che prese la spada e si suicidò sotto i miei occhi facendo salire ancora di più i sensi do colpa che già mi opprimevamo.
Poi si aggiunse il pianto di Mirko e quello di Clarisse e Francesco.
-Io ho deciso, il 21 giugno io vado ad Atene da sola e non cercate di fermarmi!- dissi staccandomi dalle braccia di Ares e correndo verso il monte della fenice con la ferita che sanguinava, questa mi servirà da lezione e non la faro richiudere con i poteri ma con il tempo.

Percy Jackson: e la feniceOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz