Capitolo 2: ti addestrerò io

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Pov Francesco
Guardavo negli occhi Roberta e li capì che ciò che provavo per lei non si era spento per niente, ma era ancora dentro di me e bruciava come un fuoco travolgente.
-Perché ci hai lasciati, noi avevamo bisogno di te!- dissi arrabbiato.
Lei mi aveva abbandonato, aveva abbandonato tutti noi ma soprattutto me che avevo proprio bisogno di lei in quel periodo della mia vita.
Volevo lei come moglie e come madre di mio figlio.
-Se apri gli occhi lo capirai!- disse lei diventando umana.
Sotto forma di umana non era più la stessa, i suoi occhi e i suoi capelli non erano più castani,erano cambiati, specialmente gli occhi che erano di due colori e i capelli erano dorati: tutto è cambiato da quel maledetto giorno in cui la credevo morta.
-Uscite tutti devo rimanere solo con Roberta!- dissi con risolutezza nella voce e tutti ubbidirono.
-Da oggi sono Fenix!- mi disse lei mentre gli altri uscivano.
Quando le porte si chiusero iniziai a parlare. -Tu non eri così, la Roberta che conoscevo non era così fredda e distaccata, aveva un cuore!- dissi.
-Il mio cuore te lo sei portato via tu, tanto tempo fa e non mi appartiene più!- disse lei.
-Tu avevi visto tutto!- dissi arrabbiato.
-Giorno per giorno. Ero perfino accanto a Molly quando stava nascendo tuo figlio, quando l'ho visto nascere, crescere, fare i primi passi ...ero sempre vicino a te!- mi disse con voce ricolma di rammarico.
-Perché non me lo hai detto!- gli domandai.
-Perché tu non avresti seguito il destino!- mi disse lei con un sorriso amaro in volto.
-Ti ha fatto male vedermi felice?- gli domandai.
-Te lo detto la Roberta di un tempo non esiste più, è morta 14 anni fa, e non rinascerà mai più?- mi disse lei: sembrava più una domanda che una affermazione, ma io non potevo crederci, la Roberta di allora non era morta per sempre, io lo so che lei, la persona che ho sempre amato, è nel profondo del suo cuore e presto sarebbe uscita.
-Ti sbagli, la Roberta di allora è morta mettitelo in testa!- disse fredda e distaccata.
-Come fai a sapere quello che ho pensato?- gli domandai.
-Sono all'ultimo stadio della mia trasformazione, sono invincibile, se volessi potrei distruggervi con un solo tocco!- disse lei guardando il suo trono.
-Tornerai al tuo posto di comando?- gli domandai.
-No, quello appartiene a mio zio Zeus, non glielo ruberò.!- disse lei avvicinandosi alla porta.
-Aspetta noi non abbiamo ancora finito!- gli dissi prendendogli il polso.
-Noi abbiamo finito con il tuo matrimonio con Molly!- disse lei uscendo e in quel momento sentì il mondo crollarmi addosso.

Pov Roberta dea
Ho vissuto 14 anni della mia vita, vedendo lo felice e non mi sono mai lamenta, e ora lui si lamenta di me, è solo uno stronzo.
-Roberta!- urlò Percy venendomi in contro e abbracciandomi.
-Quindi tu sei mia zia?- mi domandò mia nipote Roberta, era carina con i capelli rossi e quegli occhi poi erano bellissimi e letali.
-Così sembra!- gli dissi facendo spallucce e lei allora mi saltò addosso abbracciandomi.
-Volevo tanto conoscerti, lo sai che zio Francesco parlava sempre di te?- mi disse e li tutti cambiarono espressione.
-Che diceva?- gli domandai, ero curiosa.
-Che eri una traditrice, un egoista, hai pensato solo a te e non a lui, e che era stata una fortuna che tu fossi morta!- mi disse e li sentì una rabbia salire dentro il mio petto, e poi che volevo, era normale il suo risentimento nei miei confronti.
Sentivo la fenice che pretendeva di uscire così con un cenno mi allontanai da loro e mi trasformai ritornando sotto forma di fenice.
-Sali sulle miei spalle Roberta!- gli dissi e lei senza pensare due volte lo fece. Io spiccai il volo verso l'alto e mia nipote sembrava divertirsi.
-Che altro diceva?- gli domandai.
-Che tu eri solo un oggetto per lui e niente altro, solo uno stupido gioco erotico per divertirsi. Poi ne diceva di altre ancora più brutte ma non te le voglio dire- mi disse.
-Immagino!- gli dissi con un fuoco dentro che mi stava divorando dentro, io per lui ero solo un oggetto a puro scopo sessuale.
Dopo di che non potevo tenerlo più dentro, così lo rigettai fuori e gli passai in mezzo proteggendo con le piume mia nipote.
Per scendere a terra decisi per la caduta libera così mi ritrasformai in umana e presi la mano a mia nipote per incoraggiarla: doveva far uscire il fuoco celestiale che era in lei.
-Che fai?- mi domandò spaventata.
-Concentrati, visualizza il fuoco!- gli dissi.
-Non capisco!- mi disse lei.
-Visualizza il fuoco, rendilo parte di te, ordinagli di proteggerti!- gli dissi e lei lo fece, in meno che non si dica una fiammata la accolse e la portò direttamente a terra mentre io preferì continuare la mia caduta libera e fermarmi ad un passo dal terreno.
-Cosa è stato?!- mi domandò Percy ed io lo lasciai perdere.
-Tu ti allenerai con me da oggi in poi chiaro?- gli dissi a mia nipote e lei annui tutta contenta, sono felice che una delle due lo sia.

Percy Jackson: e la feniceWhere stories live. Discover now