Capitolo 10: merito spiegazioni

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Pov Francesco.
Dopo quello che era successo non mi sono accorto che Roberta era sveglia e mi stava fissando, riuscì a risvegliarmi solo con un suo bacio a fior di labbra.
-Stai bene?- mi domandò staccandosi dalle mie labbra.
-Ora che sei sveglia si!- gli dissi aiutandola a sedersi.
-Sono contenta!- disse abbracciandomi delicatamente.
-Cosa è successo?!- disse Ade dietro di noi.
-Quando sono arrivata ad Atene o quello che è successo ora?- domandò Roberta.
-Entrambe!- dicemmo in coro.
-Allora, quando sono arrivata ad Atene, Crono e Gea hanno sfiorato un nervo scoperto e sono entrati in me prendendo pieno possesso del mio corpo e della mia mente. Mi hanno allenato per due mesi e poi mi hanno portato qui sull'Olimpo contro la mia volontà.- disse con gli occhi spenti e poi si fermò un attimo per prendere fiato.
-E poi?- domandai io.
-Tu sei venuto in contro per liberarmi ma non ci sei riuscito, o almeno era quello che credevano quei due. Qualcosa in me a scatenato una reazione a catena che mi ha permesso di riparare ai danni recati in questi mesi, ho liberato i nostri genitori, sconfitto Crono e Gea, riportato Francesco in vita e salvato tutti voi!- disse con gli occhi lucidi.
-Stai piangendo?- domandai stupito, era la prima volta che piangeva di fronte a tutti.
Lei non disse niente, si limitò ad andare via da noi, tutti noi.
Io decisi di seguirla ma qualcuno mi fermò.
-Lasciala in pace!- mi disse Perseo.
-Ci andrò io così vedo pure se è mia figlia!- disse Gaia, non ci credo dubita ancora di me e Roberta.
-No, lei è la mia ragazza, ho vissuto con lei per tutto questo tempo e si, ha sofferto un po' per colpa mia, ma non permetto ad una dea che non conosce sua figlia e a un pallone gonfiato di andare da lei!- gli urlai andando da Roberta e lasciando tutti stupiti.
Poi mi diressi da Roberta e la trovai in lacrime.
-Roberta!- gli dissi andandogli incontro.
-È tutta colpa mia, se io mi fossi sfogata non avrei mai rischiato di distruggere l'olimpo e tutti voi, compresi te e Mirko!- disse lei tra i singhiozzi.
-Ehi guardarmi!- le dissi avvicinandomi ma lei nulla.
-Ho detto guardarmi!- le dissi alzandole il volto.
-Tu hai salvato tutti noi, sei tu il nostro eroe oggi e sei tu la mia ragione di vita! Se la mia morte è servita a farti liberare da quei così, sono fiero di essere stato ucciso dalla mia donna, e poi me lo meritavo e non meritavo nemmeno una seconda possibilità. Tu me l'hai data invece!- gli dissi abbracciandola.
-Perché ti amo!- mi disse lei e poi scoppiò a piangere sulla mia spalla.
-Ti amo anch'io!- le dissi ricambiando l'abbraccio.
-Scusami, scusami tanto. È tutta colpa mia!- disse lei tra i singhiozzi.
-Basta, dai piccolina!- le dissi stringendola di più a me.
-Entriamo?- mi fa lei dopo essersi calmata ed io annuisco.
Quando entriamo tutti ci accolgono con un sorriso.
-Mi preoccupate, tutti voi!- dissi serio.
-Francesco, è arrivato il momento di sapere la verità su Mirko.- disse Zeus.
-E bene, 14anni fa, alla festa di Percy, Roberta era rimasta incinta dopo che voi avete fatto sesso. Solo che il bambino sarebbe morto dentro Roberta durante la battaglia. Così io ed Era abbiamo estratto il bambino dal grembo della madre e aspettato che tu facessi sesso con un altra per mettere il bambino in quella donna!- disse Afrodite.
-Quindi vuol dire che Mirko è figlio legittimo di Roberta?- domandai.
-Esatto. Roberta tu lo sapevi?- domandò Era.
-Ho avuto i miei dubbi quando è nato ma ne ho avuto la conferma tre mesi fa, nell'allenamento!- disse la mia donna.
Com'è possibile che tutti sanno tutto ed io non so nulla.

Percy Jackson: e la feniceUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum