Capitolo 13: il matrimonio.

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Pov Roberta
Finalmente il giorno del matrimonio di mia zia era arrivato ed io insieme a Emily, Bianca, Zoe, Maria, Silena e Susan siamo le damigelle insieme alle nostre madri, mio padre e Jason sono i testimoni di mia zia, mentre Nico e Frank i testimoni di mio zio.
A celebrare il matrimonio saranno Zeus, Poseidone e Ade sotto il controllo di Afrodite.
-Su, su ragazze la sposa deve uscire!- disse Era la dea della Famiglia: io la odio per quello che ha fatto a mio padre.
-Io non esco, ho paura!- disse mia zia.
-Zia esci, è solo un matrimonio!- gli dissi.
-No, tu non capisci...tacco 12...TACCO 12... Io cado prima del tempo, e poi diciamocelo tra noi, io sono sexy pure con l'armatura, no!?- disse mia zia uscendo fuori.
-Ascoltami, sei bellissima e non ti preoccupare che non cadi, per andare all'altare ci sono io e poi dopo c'è il tuo futuro marito...meglio di così si muore!- disse Perseo.
-Io muoio prima del tempo!- disse mia zia uscendo fuori.
-Su forza, e prima che lo dimentichi Afrodite ha detto di non piangere che per fare il trucco ha impiegato due ore!- gli disse Artemide.
-Sorgi e brilla stellina!- gli disse Apollo sul suo carro.
-Canterai tu per il mio matrimonio?- gli domandò mia zia salendo sulla carrozza.
-Si è non ti preoccupare, non stonerò!- gli disse Apollo facendo partire la carrozza dopo che tutti erano a bordo.

Venti minuti dopo.
-Ci siamo!- dissi scendendo dalla carrozza e vedendo che gli occhi di mio zio Francesco si illuminarono.

Pov Francesco
-Quando arrivano?- domandai stressato.
-La sposa è sempre che si fa attendere!- mi disse Percy.
-Ma Annabeth è stata puntuale con te!- mi lamentai.
-Annabeth è particolare che vuoi che ti dica!- mi disse Percy.
-Quando sposerò Emily gli dirò di non farmi aspettare un'ora sull'altare!- disse mio figlio.
-Tu non sposerai mia figlia entrò i suoi trent'anni e solo dopo di questo ci potrai fare sesso!- gli disse Leo.
-Leo Valdez, tua figlia si sposerà quando sarà il momento e non rimarrà vergine fino al matrimonio!- gli disse Calipso rassicurando mio figlio.
-Stanno arrivando!- disse Poseidone mettendosi al proprio posto.
Aspettai che Roberta scendesse dalla carrozza e quando la notai sentivo che mancava poco che la mascella mi scendesse fino all'inferno.
La vidi dirigersi verso di me, sottobraccio a suo padre, e da come gli stringeva il braccio capì che aveva la paura di cadere con il suo sedere a terra.
-Ciao!- mi disse appena arrivata all'altare.
-Sei bellissima!- gli sussurrai all'orecchio.
-Bene ragazzi siamo qui riuniti, sull'Olimpo, per celebrare il matrimonio divino tra Roberta e Francesco!- disse Zeus emozionato, ma io lo ero di più.
-Andando al sodo, siccome sappiamo che nessuno si opporrà a questo matrimonio, passiamo alle proposte!- disse Poseidone.
-Inizio io!- disse Ade prendendo un foglio, aprendolo e iniziò a leggere -Vuoi prendere, Roberta, come tuo sposo, il qui presente Francesco, per rispettarlo e onorarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, finché morte non vi separi? Cosa che prevedo impossibile!-
-Si lo voglio!- disse Roberta con le lacrime agli occhi.
-Vuoi prendere Francesco, come tua sposa, la qui presente Roberta per rispettarlo e onorarla, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, finché morte non vi separi!- mi domandò Zeus alzando gli occhi al cielo.
-Si, lo voglio!- dissi.
-Bene, prendete gli anelli e scambiateveli!- disse Poseidone e mio figlio mi passò la fede con il diamantino.
-Roberta, ti voglio promettere un sacco di cose, cose che già sai ma che dirò ugualmente: prometto di amarti come fa un ragazzo con la sua ragazza, come lo fa un fratello per una sorella o un marito con la moglie. Prometto di rispettarti e di non contraddire mai, e sottolineo il mai, ogni tua scelta e ogni tua parola. Essendo che le promesse sono tante, mi limito qui e ti dico che con questo anello tu diventò MIA!- gli dissi mettendogli l'anello.
-Il tuo turno, sentiamo le tue promesse!- disse Ade mentre la mia donna prendeva l'anello.
-Sarò breve perché sento già le lacrime uscire, prometto di amarti prima di qualsiasi altra cosa, ma se sarà necessario io uno scappellotto te lo darò ugualmente, sia chiaro. Infine prometto di non abbandonarti più come ho fatto 14 anni fa. Ti amo!- mi disse mettendosi l'anello nuziale.
-Puoi baciare la sposa!- dissero i tre pezzi grossi.
-Era ora!- dissi avventandomi sulle labbra della mia nuova e bellissima moglie.
Dopo due minuti di bacio ci stacchiamo e usciamo dal portone per andare al party che ci aspettava, e tutti ci lanciarono il riso e i petali di rose addosso.

Arrivati al nostro banchetto c'era pure un palco dove la gente doveva dire quello che pensava e così iniziarono subito con Zeus.
-Allora Roberta, sei per me come una figlia e non posso essere altro che felice per te e...non riesco a dire altro, scusate!- disse Zeus.
Poi fu il turno di Ade e Poseidone, ma hanno fatto la stessa fine di Zeus, così mi tocca subire Era e Afrodite.
-Parliamo a nome di tutti, siamo felici per voi e vi volevo dire che la sorpresa di noi dei, a parte i pezzi grossi, tarderà un po', sarà cose di mesi ma poi li avrete nelle vostre mani ed ora la parola agli altri!- disse Era e questo mi preoccupa molto.
-Per le mutande a saette di Zeus, gli ho lasciato troppo campo libero!- disse in un sussulto mia moglie.
-Che vuoi dire?- gli domandai.
-Per la prova dell'abito ha fatto delle strane domande riguardante il sesso dei bambini!- disse e li capii tutto.
-Mamma, papà sappiate che vi voglio un bene dell'anima ma vi chiedo un favore, non chiamatemi per fare il baby sitter per i miei fratelli, sono stato chiaro?- disse mio figlio.
Poi le altre cose facevano ridere tutti fino a quando Roberta non mi porta sul palco.
-Allora vorrei dire due cose piccolissime: 1) grazie a tutti per essere qui; 2) Era e Afrodite preferirei uno alla volta i pacchetti; 3) se avete fatto qualche scherzo al letto o cose del genere sappiate tutti voi che io troverò il colpevole e lo trucido chiaro per tutti?!- disse Roberta e tutti annuirono.
Dopo il nostro discorso, o meglio dire il discorso di mia moglie, portiamo le bomboniere per gli invitati e dopo averli consegnati apriamo le danze.
Io prima con mia madre e la mia donna con suo padre e poi io e Roberta insieme.
Rimanemmo per tutti i lenti attaccati stretti e a baciarci o a sussurrarci a vicenda quando ci amiamo.
-Credo che sia ora della torta!- mi disse staccandosi da me e dirigendosi verso la torta.
Insieme facciamo il taglio della torta e poi, dopo aver finito di mangiarla, era arrivato per lei il fatidico lancio del bouquet, che manco farlo a posta, finì nelle mani di Emily.
-Mirko, il prossimo anno ci sposiamo!- le sento dire a mio figlio che scappava da Leo in fiamme.
-Mamma, aiutami!- urlò mio figlio.
-Leo, quando saranno maggiorenni si sposeranno ed ora finiscila di seguire mio figlio!- urlò Roberta per poi andare a casa nostra.
-Stasera, io e te, nel letto, fuoco e fiamme!- gli dissi gettandomi addosso a lei e iniziandola a spogliare e poi lasciò tutto a voi.

Percy Jackson: e la feniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora