Capitolo 4: crono e gea ritornano

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Pov Molly
Will, il fidanzato di Nico, domandò preoccupato a Roberta quello che aveva appena fatto ma lei svenne improvvisamente e vene sorretta da una Dea comparsa dal nulla, doveva essere Atena.
-Divina Madre, cosa succede?- disse Annabeth preoccupata.
-Ve lo spiegherà poi lei, quando si risveglierà!- disse Atena prendendo in braccio la ragazza.
 Poi spostai il mio volto su quello di mio marito e quando lo vidi capì che qualcosa non andava, era pallido e i suoi occhi guardavano il vuoto più totale, quel vuoto che mi fa pensare che prova ancora qualcosa per quella Dea.
Vorrei che la smettesse, ma so che non lo farà mai, come si dice: il primo amore o te lo sposi o lo porti per sempre nel cuore, e lui se lo sta portando nel cuore.
Quella Dea è proprio fortunata, lui non mi ama veramente come ama lei, e pensare che ha pure un figlio da me, ma a lui non importa.
La dea ci fece accomodare nella Casa Grande dove ci accolse Chirone e il Signor D.
-Quante altre volte gli è successo?- domandò mio marito molto preoccupato, non ha mai usato quel tono di voce con me.
-Non vedo perché ti dovrebbe interessare!- gli disse Nico, ed aveva ragione.
-Ero il suo ragazzo merito delle spiegazioni!- urlò furente il mio uomo.
L'ama ancora, non l'ha mai dimenticata.
-Hai detto bene, eri il suo ragazzo, ora sei sposato e hai una famiglia quindi non rompere!- gli disse sia la dea Atena sia Percy.
-Tosta la dea!- disse il Signor D.
-Taci pure tu, Jason tu che sei figlio di Giove, dagli una mano così quando si sveglia tu assorbirà la scarica elettrica che manderà, come abbiamo sempre fatto negli ultimi anni!- disse la dea.
-Non è che sarà forte come l'ultima volta?- domandò Jason.
-Non lo so, tu fallo e basta!- disse la dea e Jason annui.
Sembravamo dei telespettatori che guardavano una novella televisiva.
-Cosa significa tutto questo?- domandarono in coro i ragazzi.
-Mirko non ti intromettere, ti potresti fare molto male!- dissi a mio figlio, lui non si doveva intromettere, altrimenti me lo avrebbe portato via.
-No, non penso proprio che Roberta mi faccia del male, perché se avrebbe voluto farlo, lo avrebbe di già fatto e pure da un pezzo!- disse mio figlio con tono acido.
-Sono tua madre non pretendo che mi parli in questo modo!- gli dissi dandogli un ceffone e nello stesso momento Roberta si svegliò di colpo, facendo fuori uscire un fulmine dalla sua mano destra che Jason assorbì.
-Era forte?- domandò Atena.
-No mia signora!- gli disse Jason.
-Roberta avremo diritto ad una spiegazione!- dissi sgarbatamente, almeno ci togliamo tutti un pensiero.
-Non sono indotta a dare alcuna risposta alle vostre domande, ciò che so su di me è un segreto olimpico, solo ai pochi prescelti è concesso sapere il mio segreto!- disse lei a tono.
-Bada come parli io non sono una tua schiava, sono la moglie di un dio!- gli dissi.
-Mamma, non si risponde così ad un tuo superiore!- mi riprese mio figlio ed io gli diedi un altro ceffone, accecata dalla rabbia.
-Se questo è il tuo modo di essere madre, mi fai schifo. Tuo figlio ti ha illustrato a parole cosa sono, non ti ha ne menata ne violentata!- mi disse lei.
-Non ti intromettere nel mio operato di madre!- gli sbraitai contro.
-Credimi farò di tutto per evitare che tuo figlio rischi la vita, ma non sono sicura di poter fare lo stesso con te! Ed ora voglio tutti i discendenti nell'arena, oggi inizia il vostro primo giorno di addestramento, se vuoi Mirko, puoi venire pure tu, sai non mordo mica!- disse Roberta uscendo fuori, quella ragazza mi dava sui nervi.
-Mirko tu non andrai con Roberta, ti allenerò io!- disse Francesco dispiaciuto, sapevo che lui pensava di avere creato un mostro di quei livelli.
-Mi dispiace papà ma io ho già scelto!- disse Mirko seguendo Roberta.
-Ti avviso, sarai rinnegato da me!- gli urlai contro ma lui nulla, nemmeno si voltò per vedermi.
-Lo sarai anche da me!- disse Francesco, per una cosa almeno eravamo d'accordo.
-Chiederò aiuto ad una persona che secondo me sarà degna di avere me come figlio adottivo!- disse solamente uscendo fuori: e fu così che persi il mio unico figlio.

Pov Mirko
Andai dietro gli altri con la consapevolezza che da oggi sono ufficialmente orfano sia di madre che di padre.
-Mi dispiace, per quello che è successo con i tuo genitori!- mi disse Emily, lei era la mia ancora di salvezza.
-Hai origliato ?- gli domandai in un sussurro poco udibile.
-Sarei un imbrogliona se ti dicessi di no!- mi disse prendendomi la mano.
-Non ti preoccupare, sono cose che capitano!- gli dissi aumentando la stretta sulla sua mano.
-Puoi chiedere a Roberta se ti può adottare!- disse Emily rossa in volto.
-Non lo so, più tosto, non è che vai a fuoco!- gli dissi scherzando.
-Sei spiritoso oggi!- mi disse ancora rossa in viso, era così carina quando arrossiva per dei semplici gesti o per delle battutine su quanto fosse bella, ed era meraviglioso vedere che lo faceva solo con me e senza nessun altro uomo accanto.
-E tu più bella del solito!- gli dissi posandole la mano un po' troppo vicino al fondo schiena.
-Ci stai provando con me?- mi domandò sempre rossa in viso.
-Potrei, però mi chiedevo se una certa persona si potesse fidanzare con me?- dissi malizioso, riferendomi a lei .
-Domanda a quella persona!- disse Emily.
-Quindi ti va bene se tu ed io siamo fidanzati ufficiali?- gli domandai e lei mi rispose con un bacio.
-Lo prendo per un si!- gli dissi staccandomi da lei.
-Uomo avvisato, mezzo salvato. Stai attento a mio padre!- mi disse ed io annui.
-Allora, prendete le vostre armi ed iniziate a riscaldarvi, tu Mirko verrai un attimo con me!- mi disse Roberta ed io la seguì.
-So cosa è successo, ti ho letto nella tua mente e poi in quella dei tuoi per avere conferma. Ti volevo dire se avevi qualche proposta da farmi!- mi disse lei con un sorriso bianco stampato in volto.
-Beh, qualcosa c'è! Mi chiedevo se tu potresti prendermi come tuo figlio!- gli dissi preoccupato che lei mi dicesse di no.
-Ho capito, vuoi una guida ferma che ti mostri la strada giusta, strada che non hai mai visto con i tuoi e per questo e altro ancora accetto!- mi disse abbracciandomi e poi insieme tornammo all'allenamento.

Pov dea Roberta.
Non volevo prendere il posto di nessuno, nemmeno quello di Francesco o di Molly ma vedere un ragazzo in cerca di una guida, non ho potuto fare a meno di accettare. Ammettiamolo, nessun libro di testo antico parla mai di me perché la gente mi credeva una forza mistica leggendaria, esisto solo in qualche leggenda che è indecifrabile e non parlano mai dei mie genitori che son morti per me. Voi chiedere che c'entra tutto questo, e bene c'entra e come, io pure avevo bisogno di una guida, che non ho mai trovato e non voglio che qualcuno, per giunta un ragazzo di 14anni soffra come me.
-Forza vi voglio più svelti!- urlai hai ragazzi quando un ombra, o meglio due spuntarono sopra le nostre teste.
Alzai il volto per capire cos'era ma un grosso boato mi fece sussultare e perdere quasi l'equilibrio: Crono e Gea avevano rotto la barriera ed erano ritornati.
Due forze diverse ma se unite molto distruttive.

Percy Jackson: e la feniceTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang