8 - Il mondo è piccolo

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Demet

Sono appena arrivata in stazione.

Lavoro all' Interpol di Istanbul da pochi mesi.

Cos'è l'Interpol?

È un'organizzazione dedita alla cooperazione di polizia e al contrasto del crimine internazionale.

Cosa ci distingue dagli altri poliziotti?

Non abbiamo il potere di arrestare o detenere nessuno, in quanto dobbiamo agire attraverso le forze di polizia locali.

Prima di arrivare qui , lavoravo nella sede francese, perché ho vissuto per un breve periodo della mia vita , con mia madre.

Poi la sua vita ha preso una svolta diversa e questa l'ha portata a girare il mondo insieme al suo compagno.

I miei genitori sono separati da tanti anni.

Ero una bambina di soli nove anni quando ho visto mio padre fare le valigie e lasciare casa.

Saluto intanto i miei colleghi e raggiungo la mia scrivania.

Non ho mai smesso di pensare a Can ed a quello che è successo tra noi.

Questo non è positivo.

Mi decocentra e non va per nulla bene, soprattutto quando sono a lavoro che richiede la massima concentrazione.

<Caffè?> è la voce di Burcu, la mia collega

Allunga la mano , mostrandomi la tazza fumante.

<Sì, grazie. > sorrido e l'afferro subito

Comincio a sorseggiare.

Scambiamo qualche chiacchiera, quando il capo ci interrompe con il suo richiamo graffiante e potente.

<A me l'attenzione!> continua, guardandoci tutti, molto attentamente

<Dobbiamo festeggiare!> aggiunge, con sorriso

Un sorriso pieno d'orgoglio, è quello che ci mostra.

Divento immediatamente curiosa.

Cosa dobbiamo festeggiare?

<Dopo tanto tempo e per "fortuna" , uno dei nostri migliori agenti è tornato in pista. Ha avuto un periodo difficile, e poi quello successivo dove ha deciso di "prendersi" del tempo, ma ora lui è qui. Pronto per catturare i criminali insieme a voi. - si gira verso la grande vetrata- Agente Yaman, bentornato tra noi>  dice, mentre applaude allegramente

In tutto questo ho deglutito un paio di volte dopo aver realizzato di avere la bocca sempre più asciutta da quando ho incrociato gli occhi di... Can.

"Ti prego! Anche lui è un'agente e lavorava qui prima di me? È proprio vero quando dicono che il mondo è veramente piccolo

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"Ti prego! Anche lui è un'agente e lavorava qui prima di me? È proprio vero quando dicono che il mondo è veramente piccolo." penso

"Che imbarazzo! Sono andata a letto , forse, con il mio collega proprio ieri sera"
"O forse no"
"Non sai cos'è successo, non agitarti ".

Tra un pensiero e l'altro, praticamente risucchiata, la voce di Can irrompe come una freccia ad alta velocità.

<Agente Yaman, piacere> allunga una mano verso di me per fare conoscenza

Una conoscenza finta visto che già ci siamo conosciuti.

Il capo me l'ha presentato perché quando sono arrivata, per l'appunto, Can non era tra noi.

<Agente Özdemir ... - sorrido appena- ... Bentornato>

Che sono impacciata lo hanno capito anche i muri.

<Come ti ho già accennato, l'agente Özdemir lavora con noi da qualche mese. È la nostra new entry. Ma una di quelle "speciali". Ha fatto un buon servizio in Francia, a tal punto da sentirmi fortunato di averla nella nostra squadra.  > spiega il mio capo a Can

Peccato che nessuno sa di noi.

Sapessero la verità, sarebbe una catastrofe.

...........

Sono chiusa in bagno da svariati minuti.

Ho raccontato tutto ad Ellie, portandola a ridere per tutto il tempo.

Siamo in chiamata da un bel po' di minuti.

<Che fai ? La smetti di ridere?> dico, roteando gli occhi
<Scusami! È che immagino la tua espressione quando lo hai rivisto,ma  in altre vesti>
<Volevo mettere la testa sotto terra! Quanti ragazzi su questo pianeta, chi finisce nel mio letto? Il mio collega>
<Eddai ,Dem. Come facevi a prevedere una cosa del genere? E poi non sappiamo cos'è successo realmente in quella stanza... Per cui, non è ancora detta l'ultima>
<Dovevo non andare in quella stanza con nessuno, a prescindere! E comunque... dovevi vedere la sua espressione! >
<Com'era? Sono curiosa?>
<Con gli occhi mi trasmetteva "soddisfazione". Tipico degli uomini, no? Gli ho fatto capire chissà cosa ... Ma ho intenzione di parlargli e sistemare la situazione>
<Per dirgli cosa , esattamente?>
<Di cancellare quello che c'è stato tra noi. Qualsiasi cosa, dobbiamo dimenticare tutto e ripartire da zero>
<Sicura? Non è che vi scappa il secondo round?>
<Che fai? La smetti?>

Qualcuno bussa alla porta.

Aggrotto la fronte.

<Ellie , ci sentiamo più tardi! Qualcuno sta bussando> dico e parlando a bassa voce, saluto Ellie , rimandando la chiacchierata a più tardi

Apro la porta, pensando di ritrovarmi una delle mie colleghe e invece, chi ha bussato è...

<Can> dico, impacciata, guardandomi subito attorno

<Possiamo parlare?> mi chiede, guardandomi attentamente negli occhi
<Sei matto? Siamo in stazione e sei davanti al bagno delle donne. Che ti prende?>
<Allora usciamo fuori. Mi faccio un sigaro nel frattempo>

Annuisco.

Faccio uscire prima lui.

Poi con discrezione, lo raggiungo.

Sono curiosa di sapere che ha da dirmi.

Continua...

Squadra speciale ~Il dipinto rubato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora