65 - A cena da Demet - parte uno

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Più tardi

Can

Guido lentamente attorno ai musei, osservando ogni angolo, ogni movimento sospetto.

La mia mente è un turbine di pensieri, e il lavoro che di solito svolgo con precisione ora sembra un compito impossibile.

Demet è costantemente nei miei pensieri, come un'ombra che non riesco a scacciare.

Ogni volta che cerco di concentrarmi, nella mia mente torna lei.

Mentre mi accosto davanti ad uno dei musei, decido di fermarmi un attimo per studiare la situazione.

Le luci del pomeriggio filtrano tra le nuvole, ma io non riesco a godermi la vista.

L'ansia di ciò che potrebbe succedere con Ferit mi attanaglia.

Non posso fare a meno di pensare a quanto sia complicato tutto questo.

Sento il telefono vibrare per via di alcuni messaggi arrivati, sul sedile accanto a me e, senza pensarci troppo, decido di prenderlo , ma per chiamare Demet.

La metto in vivavoce e attendo con il cuore in gola.

<Can>
<Dem, come va? Che stai facendo?> chiedo, cercando di mantenere un tono rilassato.

<Sto facendo qualche compera> risponde con una nota di entusiasmo.

È questo il punto.

Ho sempre paura a fidarmi di lei come 'agente'.

<E tu? Sei ancora al lavoro?> chiede

<Sì> ammetto, ma so già che non sono affatto concentrato.

<Ah, capisco> dice lei con comprensione. Poi aggiunge: <Stasera vorrei passare la serata con te. Ti va di venire da me?>

Il mio cuore salta un battito.

<Certo! Verrò> rispondo subito, sentendo una scarica di energia attraversarmi.

<Perfetto! Ti aspetto allora> dice e il suo tono è così caloroso che mi fa dimenticare per un momento le preoccupazioni del lavoro.

Chiudo la chiamata e mi rendo conto che l'idea di passare la serata con lei è esattamente ciò di cui ho bisogno.

Non importa se ci sono musei da controllare o rischi da valutare; in questo momento, il pensiero di Demet è l’unica cosa che conta.

..........

Accendo il motore e inizio a muovermi verso casa mia per prepararmi.

Ho avvisato Birand che i movimenti sono più lenti del previsto.

Secondo me si sono accorti della nostra supervisione e hanno bloccato qualsiasi cosa avessero preparato, per far calmare le acque.

Ma quello che non sanno, è che siamo così determinati che non avranno pace fino a quando la verità non verrà fuori.

............

Arrivo a casa e la prima cosa che faccio è dirigermi verso la doccia.

Mentre lavo via i pensieri pesanti, mi concentro sull'idea di passare la serata con Demet.

Quando esco, mi asciugo e mi sistemo i capelli in un codino.

Indosso un paio di pantaloni comodi e una camicia, lasciando qualche bottone aperto per un tocco di informalità.

Mi guardo allo specchio e spero di trasmettere un’aria rilassata.

Prima di uscire, però, decido di rimettere in ordine un po' il caos che ho lasciato in giro.

Riordino velocemente il soggiorno e metto in funzione la lavatrice; almeno così posso avere un ambiente più accogliente quando tornerò.

Esco dall'appartamento con una leggera ansia positiva per la serata che mi aspetta.

Decido di fermarmi in una pasticceria che adoro, pensando a quale dolce potrei portare a Demet.

La campanella della porta suona mentre entro e l'aria è piena di profumi deliziosi.

Mentre sfoglio le opzioni, il mio cuore si riempie di entusiasmo all'idea di condividerle con lei.

Ma proprio mentre sto per scegliere un dolce al cioccolato, sento una voce familiare chiamarmi.

Mi volto e vedo mia madre, con un sacchetto tra le mani, sorridente.

<Can> dice, avvicinandosi.

Mi sento sopraffatto da una sensazione di frustrazione.

Non ho voglia di ascoltarla ora.
Ho bisogno di concentrarmi su Demet e su ciò che ci aspetta stasera.

<Ciao> dico con tono neutro, senza fermarmi per approfondire la conversazione.

<Dove stai andando così in fretta?> chiede, cercando di catturare la mia attenzione.

<Sono in ritardo> rispondo brevemente, sperando che capisca il messaggio.

Ma lei continua a parlare dei dolci che ha comprato e delle sue ultime scoperte culinarie.

La sento a malapena mentre i miei pensieri vagano verso Demet.

Voglio solo scappare da questa conversazione noiosa.

<Devo davvero andare> dico infine, interrompendola.

La guardo negli occhi per un attimo; ci sono domande lì dentro che non voglio affrontare ora.

Sento il peso della sua delusione mentre mi allontano dalla pasticceria, ma non posso permettermi di fermarmi ulteriormente.

Prendo il dolce scelto.
Una torta al cioccolato.

Lascio la pasticceria con un misto di emozioni.

Mentre cammino verso l'auto, cerco di mettere da parte tutto ciò che mi distrae da Demet.

............

Parcheggio davanti al palazzo dove abita Demet.

ll cuore che batte forte per l'emozione di vederla ancora.

Prendo il dolce dal sedile di fianco e scendo.

Suono al citofono e dopo un attimo di attesa sento il rumore della serratura che si apre.

Quando finalmente arrivo al pianerottolo, la vedo davanti alla porta.

È incredibilmente bella stasera.

Indossa un vestito due pezzi che mette in risalto ogni curva.
Non posso fare a meno di pensare a quanto vorrei strapparglielo di dosso.

<Amore , benvenuto> mi dice, con sorriso luminoso.

Ci salutiamo con un bacio sulle labbra, un gesto semplice ma carico di significato.

Prende il dolce dalle mie mani.

<Non dovevi disturbarti> dice, lasciandomi una carezza sulla guancia

<Non potevo venire a trovarti senza portarti qualcosa> rispondo, cercando di essere leggero.

Mi fa entrare e chiude la porta dietro di noi.

L'atmosfera è calda e accogliente; sento già l’odore del cibo che aleggia nell'aria.

<Ho preparato tutto con le mie mani> mi dice con orgoglio.

<Non vedo l’ora di assaggiare quello che hai preparato> rispondo, ma prima di farmi accomodare, torna da me e mi bacia nuovamente.

Il suo bacio è dolce e appassionato, come un invito a lasciarci andare a questa serata insieme.

Sento il suo profumo avvolgermi mentre le mie mani si posano sui suoi fianchi.

<Vieni, ti mostro cosa ho preparato> dice infine, prendendomi per mano e conducendomi verso la cucina.

Ogni passo è un mix di eccitazione e desiderio.

Non posso fare a meno di pensare a quanto sia fortunato ad avere Demet nella mia vita.

È tutto così perfetto in questo momento che voglio solo godermelo fino in fondo.

Squadra speciale ~Il dipinto rubato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora