3.

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E: dimmi Dylan.
Stavo togliendo la chiave dalla serratura quando alzai gli occhi lui era seduto sul divano con un biglietto in mano e una faccia scioccata ma felicissima era insieme ai suoi migliori amici che mi fissavano in modo strano.
E: ciao ragazzi! Ehi Dylan, cosa c'è?
D: mamma e papà hanno lasciato un biglietto, staranno fuori una settimana!!
Aveva finito la frase con un tono sognante e euforico. Noi ci capivamo subito, ci guardammo negli occhi e urlammo in coro: FESTAA!!! Tutti da noi sabato sera.
Ormai finii la frase che ero già al piano sopra, entrai nella mia stanza e lanciai la borsa, presi il mio Iphone e chiamai Hellex, l'avvisai per poi invitare tutti i miei compagni e altri amici.
La festa sarebbe stata domani!! Passai la notte a pensare a come sarebbe stata, mi svegliai sabato mattina alle undici, cioè mattina tra virgolette.
Mi cambiai e pranzai con i miei fratelli. Salii le scale di corsa.
E: DYLAN, stanno per arrivare le mie amiche apri quando arrivano. Urlai dal piano di sopra.
Dylan pov's
Oddio sta arrivando Hellex e adesso come faccio?
Calmo Dylan, calmo.
Suonò il campanello e andai ad aprire.
H: ciao Dylan.
D: ciao hellex, entra.

Emily pov's
Scesi le scale e vidi Hellex con Dylan tutti imbarazzati ed Hellex era tutta rossa bah...
E: ciao Dylan.
D: ciao ragazze.
Andammo a fare shopping ma non riuscivo a trovare niente che mi piacesse..
Entrammo da Gucci e i miei occhi si illuminarono e diventavano ancora più azzurri...
Quel vestito era perfetto, quello era il mio vestito, era nero ( foto) con del pizzo, lo comprai e tornammo a casa; Letizia sarebbe arrivata dopo e entrambe avrebbero dovuto dormire da me. Ci preparammo, io mi misi il vestito nero con delle scarpe nere, arricciai i capelli...
Ormai erano arrivati tutti, mi decisi, scesi le lunghe scale di cada mia, mi fissavano tutti, anche i miei fratelli: ero davvero bella e non lo dicevo mai.
Eravamo a bordo piscina quando una bellissima Ferrati si fermò davanti al giardino di casa...
Il bellissimo ragazzo della mattina scorsa scese dalla macchina e salutò mio fratello come se fossero due grandissimi amici.
Dylan passo davanti a me e lo fermai per il braccio e gli chiesi chi era quel ragazzo, lui mi rispose che era un suo amico che aveva conosciuto al campo della scuola e si era trasferito da poco, mi fissò ma io distolsi subito lo sguardo, era davvero perfetto. Si chiama Logan, mio fratello Dylan si avvicinò a lui, gli diede una scatola e cominciarono a parlare, Logan continuava a fissarmi con quegli occhi verdi smeraldo, mi fissava e io mi imbarazzavo soltanto al suo sguardo, il mio cuore cominciò a battere forte e si calmò solo quando distolse lo sguardo. Distolse lo sguardo perché aveva sentito il " bum" del colpo che fece la portiera della Ferrari mentre di chiudeva. Il mio cuore rallentava come il suono di un motore della macchina che si allontanavo.
Una mano mi afferrò il braccio e mi trascinò via dal mondo dei sogni, in un secondo tornai alla realtà.

Insieme fino alla fineWhere stories live. Discover now