11.

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Lanciammo i telecomandi per terra...
Dani: scusa, ma non posso starti lontana.
Io: eh quella brunetta di merda?
Dani: era un male inteso.
Io: ma te la sei goduto...
Dani: smettila, non è vero.
Io: comunque si, ti perdono.
Mi abbracciò forte e salii in camera mia senza il mio consenso.
Corsi su per le scale fino in camera mia.
Io: cosa fai nella mia stanza?
La mia stanza era di un blu acceso, avevo le lenzuola blu turchese, la scrivania e i mobili in legno bianco, sull'armadio avevo delle luci, come sul letto.
Avevo molte foto e coppe.
Dani: boh, sai che sono le 22:30
Io: ma che cazzo dici..
Guardai l'ora.
22:31
Ma che cazzo.. È passata velocissima la giornata.
Come le altre volte, mi stesi sotto di lui, cioè quasi, e mi sentii protetta, meglio di Logan.
Io: Dani..
Dani: dimmi
Io: non farai come ieri?
Dani: tranquilla
Mi diede in bacio sulla fronte e ci addormentammo.

*Il mattino seguente*
Mi svegliai prima io, cercai di alzarmi piano, fallimento rassicurato.
Dani: ehi
Io: ciao
Dani: fame?
Io: un pochino, tu?
Dani: si tantissimo.
Mi guardò come se volesse mangiarmi.
Iniziò a farmi il solletico sulla pancia.
Io: basta basta HAHAHA
Dani: HAHAHA
Caddi dal letto.

* 10 minuti dopo*
Avevo ancora mal di pancia per il solletico di prima.
Erano le 17:57, facciamo 18:00
Non avevamo nulla da fare e visto che era inverno, il sole calava prima.
Dani: ho passato la giornata più bella della mia vita con la persona che amo di più.
Io: idem
Dani: andiamo al parco abbandonato?
Io: non so dove si trovi. Feci spallucce.
Dani: ti ci porto io, metti dei vestiti caldi.
Andai di sopra e optai per dei jeans neri e la felpa rossa che mi aveva prestato finché l'altra non profumava di lui.
Presi il telefono e me lo misi in tasca, mi truccai pochissimo e andai di sotto
Dani: finalmente
Io: scusa
Uscimmo di casa e decidemmo di andare a piedi
Dani: tranquilla non è lontano.
Io: sono tranquilla. Risposi acida.
Dani: okay. Rispose secco.
Arrivammo a un portone verde, se si poteva definire così, era abbastanza basso da scavalcarlo.
Io: dobbiamo scavalcarlo?
Dani: nono, è aperto.
Aprii il portone e camminammo per 3-4 minuti.
Arrivammo vicino a un salice piangente.
Si sdraiò sull'erba e io feci lo stesso.
Mise il suo braccio dietro le mie spalle, io appoggiai la mia testa sul suo petto e mi abbracciò forte.
Guardammo le stelle.
Dopo molto tempo guardai l'ora.
00:50
Cazzo.
Io: Dani, dobbiamo andare, tra 10 minuti mia madre torna a casa.
Dani: ma se oggi è martedì.
Io: no caro, oggi è domenica, che sarebbe lunedì visto che è passata la mezzanotte.
Dani: va bene, andiamo a casa tua.
Io: grazie
Tornammo e la casa non c'era anima.
* drinn drinn*
Dani: TEEELEEFONOO!!
Urlava, io ero al piano superiore.
Io: AAARRIVOOO!!
Corsi di sotto e presi il telefono.
< pronto?> risposi.
< ciao amore> disse.
< ohw, ciao mamma>
< vi comportate bene?>
< certo, quando torni >
< per questo ti chiamo, resterò qua un altro mese, ho avuto un piccolo problema>
< ah> ero felicissima
< amore scusa, comportatevi bene, non fate festa>
< quando mai>
Staccai e saltai dalla gioia.
Dani: cosa succede?
Io: mia madre starà fuori un mese.
Lo abbracciai fortissimo.
Dani: sono contentissimo, ma non starò qua 1 mese.
Io: tranquillo lo so.
Dani: ma forse..
Io: zitto, chiama i tuoi e chiedi.
Dani: okay, ma domani mattina, ora dormono.
Io: va bene.

Insieme fino alla fineWhere stories live. Discover now