24.

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Un dottore esce e dice:
Dottore: salve signor Daniele, la informiamo che la sua ragazza ha molti pezzi di vetro nella schiena, uno gli è finito nel collo dietro la testa, abbiamo fatto il possibile per togliere tutti i pezzi, ce ne mancano 5. Scusi, vorrei sapere cos'è successo, ha molte lesioni sul corpo e soprattutto in faccia.-
Io: si salve Dottore, quello che è successo non è importante ora, quando posso vederla?-
Dottore: deve trovare una stanza con il numero 75, giri a destra e prosegua fino a vedere finestre gialle, è la stanza 89, arrivederci-
Io: arrivederci-
Corsi nella sua stanza, aprii la porta e la vidi con tubi nel naso, nelle vene, una scena orrenda.
Mi avvicinai a lei e le sussurrai di essere forte:
Io: Emily, so che ce la fai, quanto hai sofferto, lo so, posso capirlo, scusa. Mi spiace tanto che sei in questo ospedale e in questo letto bianco, in 4 pareti grigie. Cazzo. Sei forte, io credo in te. Credo che tu ce la fai. Ce la fai. Lo so. Me lo sento-
Piangevo a dirotto, lei non mi sentiva, non mi dava ascolto, non poteva.
Ad un certo punto sento la porta spalancarsi e vedo Alan.
A: che cazzo ci fai qui?-
Io: è la mia ragazza-
A: era, l'hai mollata-
Io: no!! Non la mollerò mai!! Almeno non ora!!
Abby: ragazzi smettetela, sembrate d-dei bambini.-
Io: abby!! Abby?!!
Si era riaddormentata, cazzo
Continuavo a litigare con Alan, ad un certo punto entra il dottore
Dottore: basta!! Finitela!! Lasciate dormire i miei pazienti!! Fuoriii, non mettete più piede in questo ospedale!!-
Ci mandò fuori e io tornai a casa, decisi di chiamare l'ospedale
<< salve, ospedale delle Maldive, desidera??>>
<< si salve, avrei bisogno del dottor Andrea Gomes>>
<< certo, 1 minuto>>
<< pronto?>>
<< salve signor Gomes, vorrei chiederle se può avvisarmi quando Emily si sveglia, non metto piede, ma mi avvisi>>
<< certo, arrivederci>>
Attaccai, quel dottore mi stava sul cazzo.

5 ore dopo

* drinn drinn*
<< pronto?>> risposi
<< buonasera signor Daniele, le informiamo che Emily si è svegliata>>
<< grazie, arrivederci>>
Corsi sotto l'ospedale, lanciai molti sassi sulla sua finestra e lei venne, la vedevo che sorridevo. Se ne andò, sapevo che sarebbe venuta da me.

Pov's Emily
Sentivo dei sassi sulla finestra, mi affacciai e Dani aveva creato con le rose la scritta " ti amo Emily".
Sorrisi e corsi di sotto per andare da lui.
Arrivai fuori e gli saltai in braccio.
D: finalmente ti sei svegliata.-
Io: già, cos'è successo?-
D: davvero non ricordi?-
Io: no.-

Insieme fino alla fineWhere stories live. Discover now