22.

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Io e Alan abbiamo parlato molto. Dal suicidio alla pizza che è finito alla città preferita che poi è andata alla domanda " cosa fai oggi"
Beh
Posso dire che non faccio mai un cazzo di niente.
Io: bah, io nulla come al solito-
A: perfetto. Vieni con me-
Io: dove?-
A: vedrai perfezione-
Arrossi e lo seguii in macchina.
Il viaggio durò tipo 15 minuti (?)
Arrivammo su una collina, con una panchina al centro e un panorama stupendo.
Si sedette e fece cenno di avvicinarmi a lui visto che ero in piedi come una cretina.
A: avvicinati-
Io: okay-
Mi sedetti vicino a lui con i piedi sulla panchina, la testa sotto il suo collo e lui che mi toccava i capelli.
A: sai che sei bellissima?-
Io: no. Purtroppo non lo so e credo mai-
A: non dire sciocchezze-
Sorrisi e mi morsi il labbro.
A: non morderti il labbro che potrei baciarti adesso-
Io: perché non lo fai?-
Mi prese il viso e mi baciò. Diciamo meglio di Dani.
Tornati a casa andai in camera mia.
Ero distrutta.
Entrai nel mio letto, appena chiusi gli occhi qualcuno aprii la porta piano e la richiuse. Lo sentivo venire da me. Sapevo chi era. Sorridevo come un ebete.
Entrò nel mio letto e si sdraiò da parte a me.
A: ehi-
Io: ehy-
A: dormo con te, ho paura del buio-
Io: idiota-
A: dico davvero, abbracciami.-
Così feci. Ci addormentammo beatamente. Il suo odore, diocane.

Il mattino seguente

Erano le 5:40 del mattino quando sentii degli occhi su di me ed aprii gli occhi.
Io: hai dormito?-
A: per perdere questo momento?-
Io: sei serio?-
A: si. Non ho dormito-
Io: quanto sei scemo?-
A: quanto ti amo?-
Io: mi ami?-
A: cazzo si, da quando ho incrociato i tuoi occhi, sentivo un brivido su per il collo. Sapevo che saresti stata quella giusta. Il tuo odore di vaniglia. Cazzo. I tuoi capelli profumano. Mi sparerei quello shampoo nelle vene. I tuoi occhi verdi - marroni sono la cosa più bella che abbia mai visto. Non so. Sei speciale dio. Ti sei vista? Sono stato con molte persone e sono timido. Ma con te no. Mi accetti per quello che sono?-
Io: certo che si.-
A: ecco, anche per questo.-
Io: oddio. Ti amo anche io, sono troppo dolce devi amarmi per sempre ora-
A: anche oltre il " per sempre"-
Io sorridevo.
Andammo di sotto a fare colazione e dopo aver mangiato dovevamo lavare e quando Alan aprii l'acqua fece apposta a prendere il cucchiaio che acqua andò tutto in giro e soprattutto su di me.
Io: ma sei un cretino.-
A: ma sei bellissima bagnata.-
Io: daii -
A: hahah-
Si avvicinò a me e visto che lui era poco più alto di me ( foto non so se si vede bene) bagnò anche tutti i miei capelli con un bicchiere di acqua fredda.
Io: cazzo-
A: dovevo scusa HAHAH-
Io: stronzo-
A: amoreee-
Finimmo di asciugare e lavare e io mi diressi in camera per cambiarmi, non avendo nulla per l'inverno Alan entrò con una sua felpa e me la porse.
A: metti questa-
Io: ma è tua-
A: ora è tua, tieni-
La presi e me la misi, non dovevo andare in pantaloni, la felpa mi arrivata a metà ginocchio.
Scesi e mi stesi sul divano, presi l'iphone e avevo 100 messaggi di Dani.
" rispondi"
" scusa, non volevo mollarti"
" ritorna, mi manchi"
Sto cazzo. Mi aveva lasciato. Era finita.
" dani ma vaffanculo..." Risposi incazzata.
" Emily mi spiace tanto. Scusa"
"  mi hai ferita, mi hai distrutta, hai fatto il mio cuore a pezzi, mi hai abbandonata, mi hai illusa, usata, mi hai dimenticata.
Ma nonostante tutto questo,
Nonostante il male che mi hai causato o odiato più me stessa al posto di te.
Eh mi dispiace, ma uno " scusa" non incollerà tutti i pezzi che tu hai rotto.
" scusa" non basta. Non più"
Avevo le lacrime agli occhi mandando quello. Bloccai il telefono e andai a corsa fuori nel bosco.
Non mi importava nulla. Mi avviai su una diga, guardai giù che c'era il fiume pieno di sassi bagnati che venivano colpiti bruscamente dall'acqua.
Il male che mi provoca Daniele.

Insieme fino alla fineWhere stories live. Discover now